CAPITOLO 44- Almeno A Due Metri Di Distanza

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-Tu non hai capito una cosa: non mi interessa se ti sei pentito e hai deciso di passare dalla nostra parte. Me ne infischio del fatto che tu mi abbia appena salvato la vita. Per me rimani comqunque un traditore, Nott.-

-Hai tutto il diritto di essere arrabbiata, dico davvero.- Kendall mi rincorse, ma senza osare avvicinarsi di un millimetro in più. -Però ho appena affrontato mia madre davanti ai tuoi occhi per salvarti.-
-E quindi?! Cosa ti aspetti, un grazie forse?! Grazie Kendall per avermi risparmiato, dopo la tua miracolosa conversione!-
-Di niente.- Fece lui, inidetreggiando appena. Stava quasi per superare la distanza di sicurezza dal mio pugno.

-Ascolta. Tu-
-Lo so, lo so. Non mi perdonerai mai e bla bla bla. E concordo con te. Una volta che tutto questo sarà finito, verrò esiliato e Chione mi ucciderà. So a cosa sono andato in contro, Scarlett... Però prima di morire, vorrei sentirti dire una sola frase.-
Ero consapevole del fatto che Kendall aveva deciso di sacrificarsi?
Sì.
Ero d'accordo?
No.
Avrei voluto squartarlo?
Assolutamente.

-E sarebbe?-
-Che nel profondo del tuo cuore mi hai perdonato.-
-AH!-
-Le persone sbagliano Scarlett, lo hai detto tu stessa...-
-MA NON QUANDO SI TRATTA DI TRADIRE LE PERSONE CHE AMI!-

-Tutti fanno degli errori! Io sto cercando di rimediare...- Si contrappose tra me e la strada, impedendomi di fare un passo di più.
-sto realmente cercando di correggere il mio sbaglio. Ho scelto il Campo anziché la mia famiglia, e sai anche tu che ripagheró con la vita. Ma il mio sacrificio non sarà vano... Se solo ti sentissi mormorare quelle parole.-

Incrociai le braccia.
Una parte di me voleva accettare le sue scuse.
Ma una parte molto, mooolto più grande voleva trasformare la sua testa in una palla da booling.

Kendall assunse l'aria da cane bastonato, che gli riusciva piuttosto bene, visto che bastonato lo era, effettivamente.
-Due metri. - Risposi, sorpassandolo. -Devi stare a due metri di distanza da me, ricordi?-
Rassegnato, il ragazzo fece quanto ordinato.

Senza badare al semidio, rigirai tra le mani il Vello d'oro che gli avevo preso poco prima.
Come potevo riportarlo al Pino, se era sorvegliato da Chione?
La risposta era scontata: mi serviva un esercito. Non potevo certo affrontarla da sola, quindi mi augurai che fossero rimasti abbastanza ragazzi per una spedizione sulla collina.
-Scarlett?- Kendall aveva la voce strozzata.
Alzai gli occhi, preoccupata di trovarmi davanti ad un massacro.
Ma, fortunatamente, vidi solo dei stanchi, abbattuti ed esausti vincitori.

I mostri erano stati decimati, se non quasi abbattuti.
Un' empusa solitaria si dimenava come una pazza, mentre un gruppo di semidei la sventrava spazientito.
Ai piedi del bosco la situazione si era calmata: tranne che per un paio di Segugi Infernali agitati, i campisti sembravano avere la situazione sotto controllo, cacciando indietro anche gli ultimi mostri.

-FUOOOCO!- Gridó Jake Mason, dando un segnale agli altri figli di Efesto, che fecero scattare le catapulte.
Una serie di massi piombó dal cielo, colpendo in pieno petto l'ultima Chimera rimasta.
-DOPO DI QUESTA, MANCA SOLO L'ULTIMA ORDA!- Annunció May, librando in aria la sua spada, poco prima di conficcarla nella spessa pelliccia di un lupo bianco.

Una squadra di campisti esultó soddisfatta, prima di partire alla carica di cinque Dracene a piede libero, abbattendole senza pietà.
E, poco dopo, non era rimasto nessuno.
Niente più mostri da distruggere, o semidei da salvare: solo sopravvissuti che si fasciavano le ferite, constatando se fossero ancora tutti interi.

Chirone galoppava tra le squadre, domandando se ci fossero feriti gravi o... Peggio.
I figli di Apollo correvano come dei matti da una parte all'altra della collina, trasportando i guerrieri in barella fino all'infermeria, mentre altri ragazzi si occupavano di sistemare un telo bianco sopra ai caduti.

A Lie Can Change (1)Where stories live. Discover now