CAPITOLO 43- Mettiamo In Freezer Un Continente

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"Le corde."
"devo tagliare queste corde."
Nel punto esatto in cui ero apparsa poco prima assieme a Chione, scorsi il mio arco, circondato dalle frecce sparse per terra.
Fu allora che mi venne il lampo di genio.

Mi inginocchiai e mi trascinai lentamente vicino ad una freccia, stendendomi su di un fianco.
Con le dita tentai di raggiungere l'arma, ma le corde erano troppo strette perché potessi muovere i polsi.
Così feci forza sulle ginocchia e mi spinsi ancora più avanti, riuscendo finalmente ad incontrare con l'indice il legno della freccia.
Non potendo vedere cosa stavo facendo, sperai solo che gli dei fossero misericordiosi nei miei confronti e la impugnai, sfregando la punta sulle corde che legavano le mani.
Dopo svariati tentativi, in cui più di una volta persi la presa dalla lama, ruppi finalmente un giro di corda e, in men che non si dica, avevo già le mani libere.

Tolsi immediatamente la benda dalla bocca e respirai una boccata d'aria fresca, mentre le mie mani pensavano a liberare dalle corde anche le caviglie.
Balzai in piedi, distendendo le gambe. Dove Chione aveva stretto il nodo, si era formato un livido nerastro che mi faceva quasi venire il voltastomaco, così feci la cosa più naturale di tutte: lo tastai.
-Ahia!- Sussurrai, domandandomi per quale motivo succedesse tutte le volte.

Mi chinai e raccolsi l'arco da terra, inserendo nuovamente le frecce nella faretra.
Ne impugnai una, pronta per essere scoccata, e mi avvicinai con fare silenzioso all'Athena Parthenos.

La scena che vidi fu sorprendente: Chione lanciava lamine di vero e proprio ghiaccio contro Kendall che, agile e veloce, riusciva a schivare in anticipo.
Le lastre si conficcavano nel punto esatto in cui Kendall si trovava un attimo prima, ricoprendo il terreno di ghiaccio solido.
Il semidio saltava e si piegava per evitare di essere trafitto ma no, non come credete voi.
Vedete, quando stai rischiando la vita, non fai salti mortali all'indietro o altre acrobazie particolari in modo coraggioso come nei film d'azione: Kendall Nott ci stava dando l'esatta dimostrazione di un ragazzino terrorizzato che correva in tondo, urlando come se lo stessero squartando e chiedendosi se sfidare la dea della Neve fosse stata sul serio una buona idea.

Volevo intervenire, ma non mi sarebbe dispiaciuto ritrovare "l'esemplare di Kendall-Superfigo-Nott" Stalactictato.
-AAAAAAAAAAAAAAAH!- Gridava il semidiota, brandendo alla cieca la spada di bronzo celeste.
"Ora intervengo."
-AIUTOOO!-
"Ancora qualche secondo...."

Purtroppo, i miei saldi principi morali mi impedirono di attendere un minuto di più.
Dopotutto, la sua era una specie in via d'estinzione.
-HEY, FACCIA DI....- Mi bloccai.
Avevo usato i miei migliori insulti solo con Kendall, e ne ero rimasta a corto.
Chione si bloccó, muovendo la chioma corvina dal lato opposto per fissarmi negli occhi.
Si sentirono persino le cicale di sottofondo, nel silenzio imbarazzante che seguì la scena.

-..... ACCIDENTI, NON MI VIENE NIENTE!- Sbuffai, lasciando partire la freccia dritta verso il petto della dea...
Che peró alzó una mano, e una corrente d'aria fredda spostó la traiettoria verso Kendall.
Il ragazzo si scansó, rotolando sul terreno, e la freccia si conficcó ai piedi della collina Mezzosangue.
-Oh. Non ci voleva.- Mormorai, abbassandomi un istante prima che una serie di punteruole di ghiaccio mi investissero.

Sentii una lama sfiorarmi di qualche millimetro, tanto che portó via con sé una ciocca di capelli.
Non mi persi d'animo e frugai nella faretra, pronta per scoccare un'altra freccia, ma una nuova serie di lame ghiacciate puntó alla mia testa, così fui realmente costretta a togliermi di mezzo.
Rapida come non ero mai stata in vita mia, rotolai verso destra, prendendo in pieno una lastra di ghiaccio che ricopriva il suolo.
Scivolai sulla superficie senza riuscire a fermarmi, centrando in pieno Kendall Nott.
Questa volta sul serio.

A Lie Can Change (1)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin