CAPITOLO 37- È Decisamente Più Freddo Dell'inferno

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-Tu...... Io..... Non....- Ero sconvolta.
Semplicemente sconvolta.
Kendall poteva essere anche il re delle menzogne, ma non mi sarei mai aspettata nulla di simile.

-Come?- Domandó. -Non è stato molto complicato. Chione mi aveva spedito qui con un solo incarico: trova un modo per distruggerli. Ma io non sono così in gamba da compiere un omicidio di massa, al contrario di mia madre; così ho trovato un'alternativa: farla entrare al campo. Ci sono le barriere magiche, quindi è impossibile che ci riesca con il suo esercito. Quindi... Come?-
Serrai la mascella, guardandolo con odio. Sentivo la rabbia accumularsi: Dei, quanto avrei voluto tirargli un pugno e rovinare quel suo bel faccino.

-La risposta mi è arrivata pochi giorni dopo: impara dal passato. Scava nei tuoi ricordi, Scarlett... Chi altri ha provato, anni fa, a fare irruzione nel campo per distruggerlo?-
-Luke.- Ringhiai. -Durante la battaglia del labirinto.-
-Esattamente. Ma sarebbe stato troppo pericoloso, e gli dei non sono proprio adatti ai labirinti. Eppure, Luke ci aveva già provato, ancora prima. Ricordi?-
Alzó la mano che stringeva la fiala.
E, in quel preciso istante, capii tutto.
-No....- sussurrai, con voce strozzata.

-Per farlo, ci è voluto l'aiuto di Percy Jackson. Ovviamente lui non ne era consapevole, ma non ce l'avrei mai fatta senza le informazioni che mi ha dato. Finsi di interessarmi alle sue avventure, così mi parlò di Luke Castellan, e in particolare delle sue tecniche. Appena appresi come ci era riuscito il figlio di Hermes, seguii subito il suo esempio. Geniale l'idea di rubare l' occorrente dalla casa di Atena mentre era infestata di ragni, non trovi? Certo, procurarseli non è stato affatto semplice, ma i figli di Demetra sono sempre pieni di risorse. Dopodiché, con il libro della dea Oizys tra le mani, mi mancava solo l'occorrente. Hai già capito di cosa sto parlando, non è vero?-

Sentii le dita delle mani formicolare.
-Oizys è la dea della disperazione. Ma anche dei veleni... Quindi tu...-
-Ho sfogliato le pagine, per poi trovarlo. Lo stesso veleno, lo stesso miscuglio che aveva creato Luke. Tutto comincia ad avere un senso, adesso.-
Purtroppo, aveva ragione. Anche se faticavo a stargli dietro, trovai la forza di ribattere:
-Tu l'hai ricreato! Tu hai ricreato lo stesso veleno che Luke... che Luke ha usato per....- Deglutii. -Per avvelenare l'albero di Talia.-
-E in questo modo, le barriere magiche verranno abbattute e Chione potrà entrare. Geniale, vero?-

-Il Vello.- Lo interruppi, immediatamente. -Abbiamo il Vello d'Oro. Non puoi uccidere ancora l'albero, se-
-Peccato che l'abbia nascosto molto bene. Mannaggia. Questa non ci voleva...ora il pino non è più protetto, è... Vulnerabile.-
-Sei un pazzo! - Urlai, stringendo i denti.
-Lo so, me l'hanno detto in molti.-

-Nei giorni che seguirono rubai tutto l'occorrente: qualche Spezia dalla casa di Demetra, un paio di ingredienti dalla Casa Grande... Insomma, nulla di complicato. Tranne per una certa pianta, l'Ericanto. Sì, nemmeno io l'avevo mai sentita. Così mi informai: l'Ericanto è una pianta molto particolare, ed essendo velenosa viene tenuta lontano dalla portata delle persone. Si può trovare solamente nei presi di foreste europee, quindi mi trovavo di nuovo ad un punto cieco. Chiesi consiglio a mia madre con un messaggio-Iride, e lei rispose che ci avrebbe pensato lei, mettendosi d'accordo con questo tipo, un certo Delber Hall. Sapevo della missione, quindi feci ammalare Kate e presi il suo posto.
Mia madre, nel frattempo, aveva avvertito Delbert e procurato l'ultimo ingrediente, per poi dirmi che lo aveva il signor Hall.- Alzó le spalle. -Non so quale oscuro piano ci sia dietro o il motivo per cui quei due abbiano deciso di collaborare, e francamente non mi interessa. Rubai dalla dispensa degli Hall l'Ericanto e lo unii agli altri componenti del veleno.-

-Non sono un chimico, ma sono abbastanza sicuro che l'unione di tutte queste erbe velenose non faccia di certo bene al Pino di Talia. Il problema era un altro: trovare un modo per permetterti di fuggire. Non sarei mai riuscito a vederti morire, non dopo...dopo tutto quello che avevamo passato.-
-E AGLI ALTRI?!- Urlai, facendo un passo avanti. Avrei voluto ucciderlo con le mie stesse mani, ma avrei rischiato di far cadere il veleno su qualche radice dell'albero.
-AGLI ALTRI NON CI PENSI?!-
-Certo che si!- Si difese. -Però... Per loro ormai non ci sarebbe stata alcuna speranza. Chione riesce sempre nei suoi piani, quindi sarebbero morti comunque. Ma non avrei mai permesso che ti capitasse qualcosa. Dovevi partire, Scarlett... Se solo fossi partita, ti saresti risparmiata tutto questo...-

A Lie Can Change (1)Where stories live. Discover now