CAPITOLO 11- Sam Affronta Il Grifone Con Lo Scovolino Del Water

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Sam affrontó il grifone con lo scovolino del water.
Letteralmente.

Appena Kendall ed io uscimmo dall'autogrill, Samantha Morgan comparve dietro di noi agitando lo scovolino e con ancora un pezzo di cartaigenica attaccato sotto lo stivale.
-CHE È SUCCESSO?!-
Urlò preoccupata, puntandoci lo scovolino contro.

-SAM C'È UN GRIFONE, DOBBIAMO ANDARCENE IMMEDIATAM-
Tentai di spiegare, ma mi interruppi quando vidi il mostro partire alla carica e sbattere lentamente le ali con l'intenzione di saltarci addosso.
-GIÙ!- urlai con tutto il fiato che avevo in gola e piegandomi, poco prima che il Grifone ci sorpassasse finendo dritto contro il furgone.
-MAX!- Dissi preoccupata, ricordando che il semidio non era mai uscito dall'auto.
-IL MIO FURGONE! - Rispose invece Sam, girandosi verso il Grifone, che nel frattempo si era rialzato, pronto a riattaccare.
-ADESSO ME LA PAGHI! -Strilló Sam furiosa, sfoderando il mitico scovolino del water.

La ignorai e corsi verso il furgoncino nero, per accertarmi che Max stesse bene.
Il semidio si era tolto le cuffiette e aveva sulla faccia un'espressione terrorizzata.
-Che diavolo era quella cosa?!- Urlò impaurito.
Mi girai, assistendo al ridicolo combattimento tra Sam e il Grifone.
-Devi uscire!- Gli risposi, aprendo la portiera.
Max non ci pensò due volte e si scaraventó giù dall'auto il più in fretta possibile, tirando fuori dallo zaino che teneva sotto al sedile una spada di bronzo celeste, non molto grande ma piuttosto affilata.
-SAM!- Urlò il semidio, raggiungendo la compagna e brandendo la spada contro la creatura.
Non potevo stare a guardare.
Aprii il bagagliaio e iniziai a rovistare furiosamente.
-Scarlett... - disse Sam, schivando una sgraffiata del Grifone -Qualunque cosa tu stia facendo, falla più velocemente!-

Non le risposi e continuai a cercare, fino a quando non mi punsi il dito con qualcosa di affilato.
-Ahia- sussultiai, tirando fuori l'arco di legno di betulla che mi aveva regalato mio padre prima di morir-ANDARSENE, prima di andarsene.
Feci un cenno a Max, che annuì e si scansó con un salto proprio mentre la freccia che avevo appena scoccato partiva nella direzione del mostro.
Purtroppo, il Grifone aveva degli ottimi riflessi e si coprì il muso con un'ala. La freccia di conficcó tra le piume, senza ferirlo gravemente.
Sam imprecó esausta, abbassandosi per evitare una zampa del Grifone.
-TIRA UN'ALTRA DANNATA FRECCIA!-
Mi ordinò.
Feci per aprire nuovamente il bagagliaio quando il mostro si mosse agitato, colpendomi in pieno con la coda di serpente.
Il colpo fu talmente forte da scaraventarmi vicino alla tanica di benzina, battendo la testa.
Il dolore fu lancinante: avevo male dappertutto, e fu solo grazie alla paura di essere colpita nuovamente che mi costrinsi ad aprire gli occhi:
Max mi stava correndo incontro preoccupato, lasciando Sam da sola contro il Grifone.
Un momento...
Ma non eravamo partiti in quattro?

E poi lo vidi: Kendall si era posizionato silenziosamente dietro il mostro e stava aspettando il momento buono per saltargli addosso.
Era pura follia:
-No Kendall! CHE STAI Facendo RAZZA DI IDIOTA PALESTRATO?!- Gli urlai contro, mettendomi in piedi nonostante il dolore lancinante alla testa.
Kendall non si accorse nemmeno di quello che gli stavo dicendo, o meglio, se ne fregó altamente.

Con un balzo, si aggrappó alla pelliccia dell'animale e si arrampicó senza problemi fino in cima alla testa, sempre tenendosi stretto.
Il Grifone se ne accorse e iniziò a barcollare, cercando inutilmente di far cadere Kendall.
Con un ultimo tentativo disperato, il mostro provó ad alzarsi in volo, sbattendo furiosamente le ali e prendendo in pieno il furgone di Sam, che rotoló su un fianco.
La figlia di Ares sussultó, ma non tolse gli occhi di dosso a Kendall, urlandogli qualcosa tipo "Cretino" o "ma che ti è saltato in mente razza di deficiente" e altri complimenti carini.

Max nel frattempo mi aveva raggiunto e mi stava tenendo per un braccio, controllando se stessi bene.
-Tutto ok.. - avevo detto, con un filo di voce, afferrando l'arco che aveva recuperato per terra.
Il mio vestito rosa pallido si era praticamente distrutto e puzzava di benzina, ma al momento non era quella la nostra priorità.
Il Grifone si dimenava come un pazzo, non riuscendo a spiccare il volo con Kendall sul dorso.
Il semidio intanto aveva allungato una mano verso la freccia conficcata nell'ala destra, e mi aveva fatto un cenno con gli occhi.
Io scossi la testa, ma Kendall continuò imperterrito alzando la mano e tenendo l'altra stretta attorno alla pelliccia del Grifone.
In men che non si dica, piegó il braccio e lanciò la freccia nella mia direzione, che cadde a pochi metri da me.
Le corsi subito incontro e la afferrai, con le mani tremanti.
-NON POSSO!- Urlai -Rischierei di colpirti!-
Kendall si tenne ancora più forte al mostro.
-Non ti aspettare un discorso incoraggiante da me Scarlett, tipo quelli nei film in cui dicono "puoi farcela" o "sono sicuro che ci riuscirai". Hai due alternative: o uccidi il grifone o mi trasformi in uno spiedino, a te la scelta.-

A Lie Can Change (1)Where stories live. Discover now