CAPITOLO 41- La Speranza È L'ultima A Morire

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Dracene.
Empuse.
Chimere.
Segugi infernali.
E dei lupi assassini.
Questo era più o meno il quadro completo dell'armata di Chione, sufficiente da far sentire tutti i presenti delle minuscole e insignificanti formiche.

-Quanti sono?!- Esclamó Katie, esasperata.
-Troppi.- Risposi, sentendo la mano che stringeva l'arco tremare.
I mostri saranno stati una sessantina, forse. Cinquanta semidei contro sessanta mostri.
Non aveva importanza: eravamo spacciati.
-La speranza è l'ultima a morire.- Sussurrai, senza staccare gli occhi dall'esercito della dea.
-La mia è morta più o meno quando sono nata.- Commentó Katie, ridendo come se fosse isterica. -Il suo posto l'ha preso l'ansia. Non mi molla mai, neanche per un giorno.-

Più i mostri si avvicinavano, e più mi sorgeva spontanea la domanda di come Chione fosse riuscita a radunarli.
-Come avrà fatto a reclutare tutti questi mostri?!-
-Se ti vuoi mettere contro gli dei, non dev'essere molto complicato.-
-Già. È stato bello conoscerti.-
-Altrettanto.-

Le Dracene, conosciute come le donne-serpente, si trovavano in prima fila: sfoderavano il loro sorriso a 32 denti cariati, agitando le gambe da rettile con entusiasmo.
Le Empuse, invece, ricordavano dei cadaveri, con la loro pelle pallida e gli occhi inniettati di sangue; per non parlare dei lunghi artigli, o delle zanne così affilate che potevano essere scambiate per due lame. Insomma, avevano un'aria tutt'altro che amichevole.
E un assoluto bisogno di prendere un appuntamento dall'estetista.

Subito dietro queste, una decina di Chimere erano affiancate da Segugi Infernali e lupi con il pelo di un bianco sporco, grandi quanto una tigre.
Ed ecco che al centro del corteo, avvolta da una candida veste che metteva in risalto i capelli ebano, c'era Chione in persona.
La dea sorrideva, gelida, fluttuando in una nube di vento e neve.
-Ma guarda chi si vede!- Rise, incrociando le braccia. -Oh, sapevate già del nostro arrivo? Devo dire che sono colpita. Mi avete rovinato la sorpresa.-

Chione avanzó da sola, facendosi largo tra i mostri dell'esercito.
-Che peccato, odio gli spoiler. Pazienza, vorrà dire che mi accontenterò di uccidervi uno ad uno.-

Subito i semidei in prima riga corsero nella sua direzione, fiondandosi sulla dea.
-Oh, non così in fretta.- Disse lei e, con un gesto della mano, li immobilizzó prima che potessero anche solo varcare il limite del bosco.
-Dove ero rimasta? Ah, giusto, alla vostra morte imminente.-

-CHONE.- Chiamó una voce profonda, dal centro di una squadra.
Chirone si fece avanti, e gli altri ragazzi si spostarono per lasciarlo passare. -Non deve finire così.-
Chione finse di divertirsi, schioccando le dita per lasciar andare i semidei bloccati. -Sono stanca di essere ignorata dagli Dei, Chirone. Ne ho avuto abbastanza! Sono secoli che progetto un modo per rovesciare l'Olimpo. E ora, grazie a lui, ne avrò finalmente la possibilità.-
Lui.

Lui, quella persona a cui si stava riferendo Delber Hall, alla Villa.
Lui, la persona che avevo visto in sogno.
Lui, lui aveva intenzione di rovesciare l'Olimpo.
Ma in che modo?!

-Di chi stai parlando?- Fece il centauro, confuso.
Chione alzó le sopracciglia.
-È ancora troppo presto per rendere nota la sua identità. No, è meglio se, al momento, rimanga ancora un segreto. Ma posso dirti una cosa, vecchio mio: non sono la sola. Non sono la sola, che ha deciso di reclutare.- La dea della neve sorrise, allargando le braccia. -NOI DEI MINORI SIAMO STANCHI DI ESSERE IGNORATI! È FINALMENTE GIUNTO IL MOMENTO DI PRENDERECI CIÒ CHE MERITIAMO DAVVERO! Fama.... Gloria e... Potere. L'OLIMPO SARÀ NOSTRO!-
I mostri si unirono alle urla, dimenandosi con foga.
-Per me Chione è proprio fatta.- Commentó educatamente Katie.

-Gli dei ti fermeranno.- Continuó il centauro, tenendosi di proposito a debita distanza dalla psicopatica.
-Ed è qui che ti sbagli. Non si sono mai accorti di noi, e hanno fatto molto male. Ci hanno sottovalutato. Magari potranno fermare me, il mio esercito. Ma ce ne sono altri, Chirone. Molti altri, che non aspettano altro.-
-Di fare cosa?-
-Di ribellarsi. Una volta distrutto il Campo Mezzosangue, sarà semplice passare alla fase successiva: ovvero, come la definisce lui, l'eliminazione di tutti gli errori degli Dei. Uccideremo fino all'ultimo semidio che riusciremo a trovare, dopodiché sarà una passeggiata conquistare l'Olimpo... Gli dei non possono sopravvivere senza gli eroi.-

A Lie Can Change (1)Where stories live. Discover now