A Lie Can Change (1)

CAPITOLO 39- Max Il Filosofo

-Il piano è questo: Chione, si spera, attaccherà dall'ingresso principale, ovvero a est, quindi sarà necessario che la maggior parte dei guerrieri si raggruppi da quelle parti.-
-E se non lo facesse?- Interruppe Will Solace. -Se decidesse di attaccare da sud, per esempio?-
-È poco probabile. Ambientarsi nel bosco a sud è praticamente impossibile, Chione non è così stupida.- Spiegó Malcom Pace, che ci stava illustrando la strategia di contrattacco.

-Potrebbe attaccare anche da ovest.- Intervenne Connor Stoll, incrociando le braccia. -La foresta di Dodona non è difficile da attraversare.-
-Vero.- Affermó Malcom, il "vice" di Annabeth quando la semidea non era al campo. -Infatti posizioneremo una pattuglia a difendere il bosco occidentale.-
-Non siamo abbastanza per poterci permettere tali divisioni.- Intervenne Chirone, che osservava la cartina del campo posizionata al centro del tavolo.
I capocabina di tutte le case erano sistemati attorno al tavolino da ping pong, come da tradizione quando si affrontavano questioni importanti.

-In quanti siamo?- Domandó allora Nico di Angelo, battendo le mani per richiamare la nostra attenzione.
-Cinquantuno, senza contare Kendall.-
Nico mi lanció un'occhiata di sfuggita, così che solo io potessi accorgermene.
-Bene. Contando il fatto che Piper e Jason sono partiti per Malibu tre giorni fa, che Annabeth e Percy non si trovano al campo e che i semidei più grandi sono già partiti per il College, direi che la probabilità di morire sovrasta quella di sopravvivere.-
-Nico!- Lo rimproveró Will.
-Sono solo realista.- Si giustificó il figlio di Ade. -Non vinceremo mai contro l'armata di Chione. Saremo almeno la metà di loro!-

-Anche se fossero di meno, non riusciremmo nemmeno a competere. Propongo di abbandonare il Campo, e salvarci finché siamo in tempo.-
A parlare era stato Jack Mason, capo della cabina di Efesto.
-NON SE NE PARLA NEANCHE!- Urló arrabbiato Damien White. -Io dico che dobbiamo vendicarci!-
-Sai che novità, figlio di Nemesi.- Ribatté Katie Gardner. -No, io concordo con Jack. Salviamo più semidei che possiamo, e li portiamo in un posto sicuro.-
-E rinunciare definitivamente al campo?!- Fece Holly Victor. -Se devo morire, allora lo farò lottando per la mia casa!-
Improvvisamente i semidei iniziarono a rimproverarsi a vicenda, generando un caos assoluto.

Chirone pestó le mani sul tavolo, ma nessuno gli diede retta: continuavano tutti a parlare infuriati, per trovare una soluzione in quel casino di voci.
-ZITTI!- Gridó il centauro, perdendo la pazienza.
Le voci si abbassarono, ma si sentirono comunque dei mormorii di di sottofondo.

-Lo metteremo ai voti. Chi preferisce abbandonare il campo alla rovina?-
Le mani di Katie Gardner, Jack Mason e Drew Tanaka si alzarono. Per il resto, nessuna delle altre cabine decise di unirsi.
-Chi vuole invece difendere il Campo Mezzosangue e subire l'attacco di Chione?-
Alzai la mano, assieme ad altre tredici persone.
-La maggioranza vince!-

-È un'idiozia!- Commentó Katie. -In questo modo moriremo tutti!-
-Chi non vuole lottare potrà benissimo rifugiarsi nella Casa Grande.- Annunció Chirone, guardando la figlia di Demetra. -Gli altri combatteranno per il nostro Campo.-
Jake Mason sbuffó, ma non osó protestare. -Allora? Qual è il piano?-

-Due terzi dei campisti si sistemeranno davanti all'ingresso del Pino di Talia, per respingere l'attacco. Con loro si unirà qualche Ninfa dei boschi, anche se non saranno molte. Dobbiamo bloccare Chione prima che entri.-
-E se Chione riuscirà a superare la difesa?- Domandai a Malcom.
-In quel caso...moriremo tutti.- Concluse. -Quindi, speriamo di trattenerla il più a lungo possibile. Gli altri semidei rimasti, invece, si divideranno in due gruppi: uno aiuterà con le armi e i rifornimenti da portare alle sentinelle, mentre l'altro cercherà di trovare il Vello. Una volta recuperato...-
-...Basterà posizionarlo al suo posto e le barriere magiche proteggeranno nuovamente il Campo. Geniale!- Commentó Lou Ellen, figlia di Ecate.