CAPITOLO 46- Kendall È Un Idiota Pt... Ho Perso Il Conto

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Il piano di Kendall era così folle, così stupido e così pieno di punti mancanti, che lo mettemmo subito in atto.

-È una pessima, pessima idea.- Disse Malcom, mentre calciava nervosamente un sasso impiantato nel terreno.
-Non è che se continui a ripeterlo diventerà improvvisamente più intelligente.- Gli dissi, mordicchiando l'interno della guancia.
Il figlio di Atena pestó i piedi per terra talmente forte che fece tremare l'intero dosso. -Si può sapere quanto ci mettono?!-
"Perché proprio lui?" Pensai, invidiando Kayla, alla quale invece era toccato Nico.

-Beh, dovevano fare il giro della collina, quindi...-
-Ohhh!- Malcom prese la testa fra le mani, disperandosi: -Non ce la faremo mai! È una pessima, pessima idea!-
-Questo è pessimismo o realismo?-
-Ottimismo, visto che sto pensando ai modi migliori per essere uccisi.-

Dopo ben dieci minuti, ricevemmo il primo segnale: la freccia di Kayla si libró alta nel cielo, attirando probabilmente anche l'attenzione di Chione.
Afferrai la spada e intimai a Malcom di fare altrettanto, dopodiché ci dirigemmo con passo felpato lungo il dorsante meridionale, aggirando la Grotta dell'Oracolo e ritrovandoci praticamente sotto l'Athena Parthenos: Chione si era spostata di fronte al Pino, quindi utilizzammo a nostro vantaggio l'enorme statua per nasconderci.
-Grandioso.- Disse Malcom, divorato dalla sua stessa ansia. -E adesso?-
-Aspettiamo che Kendall faccia il suo dovere.- Provai una fitta di rimorso, nel sentire pronunciare quelle parole.

E se gli fosse capitato qualcosa?
Non che avesse importanza, d'altronde se lo sarebbe meritato.
Eppure... Sentivo un nodo alla gola inspiegabile, come se non gli avessi detto tutta la verità.
Per la prima volta dall'inizio della battaglia, sentii un senso di insicurezza pervadermi: e se il piano di Kendall non avesse funzionato?
Se davvero Chione fosse riuscita a uccidere tutti i Mezzosangue del campo?

-Scarlett?-
Annuii appena, sudando disperatamente. -Si, si sto bene, è solo che...-
-No, non mi riferivo a quello.- Malcom era bianco come un cadavere, e con il dito tremante stava indicando la frazione del colle opposta alla nostra.
-È iniziata.-
-Cosa?- Domandai, sporgendomi dalla statua per visualizzare meglio.
Malcom sussultó.
-L'ultima battaglia.-

***

Kate correva.
Kate correva inferocita, senza bloccarsi nemmeno per un istante.
Sembrava stesse volando sui suoi sandali, dalla velocità in cui si muovevano i piedi;
Teneva la spada all'altezza del petto, pronta a fiondarsi sul primo lupo: questi la caricó spalancando le fauci, quasi volesse inghiottirla, ma la ragazza fu più veloce e, con un abile fendente, divise il mostro in due parti.
La scena fu così disgustosa che rischiai di vomitare il pranzo di Natale del 2009.

-BLEAH!- Disse Malcom, distogliendo lo sguardo dalle budella del lupo.
-È stato...-
-Tremendamente nauseabondo.-
-Già.-
Kate scostó infastidita la treccia dal viso, per rialzare gli occhi verso l'avversario successivo.
Ma nessuno si avventó su di lei.

-SEI QUI... DA SOLA?!- Tuonó Chione, mentre avanzava affiancata da due lupi bianchi.
Io e Malcom la vedevamo di spalle, ma non fu difficile decifrare la sua espressione, anche da quella distanza.
Kate non esitó, reggendo il gioco.
-A quanto pare.-
-Credi che sia così stupida da crederti?!-
Kate scrolló le spalle. -Ci speravo.-

La dea non la fulminó all'istante solo perché, dietro Kate, comparve Kendall, che si rigirava tra le mani la sua spada di bronzo celeste. Camminava imperterrito, senza nemmeno guardare la madre negli occhi.
Tutti i lupi, compresi quelli che sorvegliavano Max, balzarono in avanti, avventandosi verso Ice-Man.
Un attimo prima che lo azzannassero, Chione alzó la mano, fermandoli giusto in tempo. E in tutto questo, Kendall non si era nemmeno scomposto.

A Lie Can Change (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora