CAPITOLO 49- Vado in Tachicardia

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-...E il lupo mi aveva afferrato per il polpaccio... Credevo fosse la fine, ma un istante dopo ero nuovamente in piedi, accanto al mostro e con la gamba sanguinante. Ho avuto a malapena il tempo di respirare, visto che sembrava intenzionato ad attaccarmi di nuovo e-
-Molto eroico Max-
-Mi stai prendendo in giro.-
-No, sul serio. È stato meraviglioso. Più o meno come le altre sessantacinque volte.-
-Vuoi dire che sono stato ripetitivo?-
-Cosa te lo fa pensare?-

Max sorrise, anche se non sembrava molto sincero. Aveva le occhiaie più evidenti del solito e un'espressione stanca, o addirittura sfinita.
Mi trovavo nella sua cabina da più di mezz'ora, eppure non aveva ancora aperto bocca sulla faccenda di Kendall, lasciandomi leggermente perplessa. Non che sentissi il bisogno di parlarne con qualcuno, eppure il fatto che non avesse nemmeno tirato fuori l'argomento un po' mi infastidiva.
Voglio dire, dopo tutto quello che avevamo passato, nemmeno una domanda?

-So a cosa stai pensando.- Mi lesse nel pensiero. -Ma nemmeno io trovo ma forza di parlarne, perciò credevo che tu...-
-No, hai ragione. Chirone e Butch mi hanno riempito la testa di domande, quindi apprezzo la tua scelta.-
Max mi passó una lattina di Pepsi, sedendosi sul letto accanto a me.
Cercai di ignorare gli altri figli di Afrodite che si fingevano impegnati per origliare e sorrisi riconoscente.
-Non sembri così convinta.-
-Lo sai che i tuoi fratelli stanno ascoltando ogni singola parola, vero?-

Improvvisamente tutti i semidei presenti avevano trovato qualcosa di molto interessante da fare.
Uno in particolare sembrava davvero concentrato nel sistemare il letto, tant'è che aveva disfatto le coperte almeno una decina di volte.
Oh, e non dimentichiamo la ragazza che si stava truccando da almeno mezz'ora.
Nah, forse lei era davvero impegnata.

-Kendall mi ha salvato la vita.- Disse Max, senza preavviso. -Mi ha protetto, dandomi il tempo di scappare. A essere sincero, mi secca ammetterlo, ma ho perso il conto di quante volte l'abbia fatto.- Mi fissò a lungo, ma i suoi occhi erano spenti, privi di alcuna emozione.
-Una parte di me lo odia ancora, e lo odierà sempre. Ma un'altra parte, molto più grande, gli è debitrice. E io pago sempre i miei debiti.-
-Come un Lannister.-
-Cosa?-
-Cosa?-

-Quello che sto cercando di dire è che... Insomma... Tutto questo si poteva evitare, se solo Kendall avesse avuto un briciolo di buon senso prima di agire. Ma alla fine aveva ragione: Chione sarebbe entrata comunque al Campo, con o senza il suo aiuto, quindi se siamo salvi è solo grazie al Puffo. Spero che si risvegli, perché ho una gran voglia di mollargli un pugno in questo preciso momento.-

-Anche lui sarebbe felice di vederti, lo sai.-
-Ma smettila, sappiamo entrambi chi vorrebbe vedere per primo. E non mi sto riferendo alla mensa del Campo.-
-Non ci giurerei. Immagino sia affamato.-
-D'accordo, hai vinto. Prima la mensa.-
Scoppiai a ridere per la prima volta dopo secoli, e lo stesso fu per Max. Sembrava cambiato dopo l'episodio di Chione.
Ma in fondo lo eravamo tutti.

-Basta parlare qui. Ci stanno ascoltando tutti.- Disse il figlio di Afrodite, lanciando occhiatacce ai fratelli. -Ti va se andiamo al Laghetto delle Canoe?-
-Non posso. Devo tornare a vedere come sta Kendall.-
-Coraggio Scar, stare all'aria aperta ti farà bene. E poi Will ha detto-
-Non mi interessa quello che ha detto Will.-
-Davvero?!- Si intromise una terza voce, proveniente dall'ingresso della cabina. -Allora forse non ti interesserà nemmeno quello che sto per dirti.-

Balzai in piedi, senza nemmeno realizzare la brutta figura che avevo appena fatto.
Provavo paura e tensione allo stesso tempo, aspettando la notizia.
Un po' come quando i professori estraggono a sorte il malcapitato che dovrà uscire per l'interrogazione, e tu senti il bisogno di vomitare anche l'anima.
-Will...- Volevo incentivarlo a parlare, ma il ragazzo fu più veloce di me:
-È sveglio.-

A Lie Can Change (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora