CAPITOLO 48- Consigli Anti-depressione

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-Scarlett?-
-mh....nn llho uccciso io...-
-SCARLETT!-
Spalancai gli occhi, piegandomi subito in avanti. -Che succede?!-
-Stavi dormendo.-
Chiusi di nuovo gli occhi, sbadigliando davanti a Will. Scommetto che non vedeva l'ora di scoprire come era fatto il mio palato. -Ma non mi dire...-
-Sei qui da tre giorni.-
-Non è vero.-

-Ah no?!- Will afferró le cartacce di merendine che avevo lasciato sul comodino, aprendo il palmo della mano per mostrarmele. -Sei arrivata qui sabato, domenica non hai praticamente toccato cibo e oggi hai dormito quasi tutto il giorno.-
Sbadigliai di nuovo, grattandomi la massa riccia che mi ritrovavo in testa.

-E con questo?-
-Non ti sei cambiata, ti alzi da quella sedia solo per andare in bagno e non fai altro che respingere chi cerca di aiutarti.-
-Analisi corretta, dottore.-
Il figlio di Apollo sbuffó irritato, mettendoci tutto sé stesso per non strozzarmi.

-Ho detto che sarei rimasta fino a quando Kendall non si sarebbe ripreso. Ed è quello che intendo fare.-
-Dannazione, Scarlett! Potrebbe non guarire mai, lo sai benissimo! Per l'amor del cielo, torna nella tua cabina. Butch è molto preoccupato.-
Il mio sguardó si posò sulla mano fredda di Kendall. Era fragile, tanto che si riuscivano ad intravedere le vene scure sotto la pelle bianca cadavere. Non che il ragazzo stesse affatto meglio: il viso era contratto in una smorfia di dolore, mentre i capelli erano così secchi da sembrare quasi grigi, anziché blu elettrico.
E gli occhi erano serrati.
Da tre lunghissimi giorni.

-Sono serio, Scarlett.- Will si massaggió le tempie, esausto. Sembrava essersi ripreso facilmente dalla ferita, visto che ormai si intravedeva solo una fascia che spuntava fuori dalla maglia arancione. -Torna a casa. Non ti farà bene stare senza mangiare o evitare le doccie. Mi hai salvato la vita, e ora io salvo la tua: datti una ripulita, riposati e cerca di rilassarti. Ti avviserò personalmente se ci saranno cambiamenti.-
Sospirai desolata, socchiudendo le palpebre per la stanchezza. -E va bene, hai vinto. Ma se sta per riprendersi...-
-Sarai la prima a saperlo.-

Annuii poco convinta, usando i braccioli della sedia per rimettermi in piedi. Avanzai verso la porta, facendo un cenno di saluto a Will. Prima di scomparire definitivamente, però, sentii il ragazzo chiamami: -Se...se dovesse succedere... Sarai avvisata subito.-
-Se dovesse succedere cosa?-
Will si morse un labbro, sistemando il lettino di Kendall. -È in coma da tre giorni. La ferita è molto grave, e anche se è sotto anestetico il suo corpo reagisce al taglio un maniera differente. Quello che cerco di dirti è che... Se non riuscisse a farcela...-
-Lui ci riuscirà.-Lo Interruppi, senza dargli il tempo di continuare. -Deve farcela.- E uscii dall'infermeria prima che Will potesse controbattere.

***

-È stata in infermeria per tre giorni di seguito. NON STA BENE.-
-Beh prova a metterti nei suoi panni!-
-Non fanno proprio al caso mio.-
-Abbassa la voce Butch, non è sorda.-
-Zitta May, nemmeno tu sei d'aiuto.-
-Finitela tutti e tre! Scarlett non sta bene, mi sembra evidente. Anzi, credo che nessuno di noi stia affatto bene. Vuole essere lasciata da sola.-
-NON LA AIUTEREMO SE FINIRÀ PER DEPRIMERSI!-
-VI SENTOOO!- Urlai dall'altro lato della stanza, zittendoli di colpo.

-Dite che ci ha sentito?- Domandó Connor, beccandosi una sberla da parte di Katie Gardner.
-USCITE DALLA MIA CABINA!- Ordinai, vedendoli sfilare uno ad uno.
In testa al corteo c'era Connor, seguito da May, Kate, Katie... E mio fratello.
-Credevate davvero che mettendovi nella stanza accanto non avrei origliato?!-
-Le pareti sono spesse.- Si giustificó Kate, alzando il braccio fasciato. Il morso del lupo era davvero grave: da quello che aveva detto Will, forse Kate avrebbe perso per sempre il controllo del braccio sinistro.
-Sto bene.- Chiarii, più a me stessa che a loro. -Non serve che creiate il club "donate un dollaro per salvare quest'anima in pena."-

-Oh, non ci penseremmo neanche. Suona troppo male, non credi? Ecco perché sono stato nominato ufficialmente il capogruppo del fanclub "Mai fidarsi dei BED BOI."-
-Un altro commento del genere e ti strappo i capelli uno ad uno, Stoll.- Fece Katie, agguantandolo per un orecchio e trasciandolo fuori dalla cabina.

Kate li seguì a ruota, richiudendosi la porta della cabina alle spalle.
Eravamo rimasti solo io e Butch.
E nessuno dei due proferì alcuna parola.
Ci limitammo a ignorarci, rendendo l'atmosfera ancora più tesa di quello che era già...

...Fino a quando Butch non si decise ad aprire bocca, forse perché continuare così non aveva senso: -Senti, che ti piaccia o meno, quei ragazzi sono venuti per aiutati.-
Risposi con uno strano muogolio, che Butch non prese bene. -Dico davvero, sorellina. Connor, Katie, May... Tutti loro ti vogliono bene. E soffrono vedendoti in questo stato.-
-IN QUESTO STATO?!- Sbraitai, drizzando improvvisamente la schiena. -E dimmi, come mi dovrei sentire, secondo te?!-
-Non lo so. Non so se provi tristezza, rabbia o totale indifferenza. Ma vedo dolore nei tuoi occhi, e non posso permetterti di continuare così.-

-Ah no? Ti prego, grande intenditore, perché mai è sbagliato il mio comportamento?-
Butch serró la mascella. Lo conoscevo da una vita, ma non l'avevo mai visto così serio. -Perché non è ignorandolo, che si affronta il problema.-
-Beh- Spalancai le braccia, prendendomela ingiustamente con lui. -Forse non voglio affrontare il problema. FORSE, e dico forse, non mi interessa superarlo.-

-Ma non starai meglio, Scarlett...-
-Basta Butch, non sono mica morta.-
-Ma io tuo ragazzo sì.-
-Lui-non-é-morto.-
-E correggi solo questo?-Butch tornó il ragazzo che avevo sempre amato. -Sto solo cercando di sdrammatizzare. Perché prima ti farai una ragione che la vita non va sempre a rose fiori, e prima lo supererai.-

-Mi stai suggerendo di lasciar perdere?- Balzai sul letto, presa da una strana ira frenetica. -Vuoi che sorrida per caso?!-
Butch mi fissava sgomento, non avendomi mai vista in quello stato. -Scar, mi hai frainteso. Dicevo solo che...-
-OH MA CERTO! Tu mi suggerirvi di smetterla con la depressione! LA VITA VA AFFRONTATA CON POSITIVITÀ!-
-Non è che ti sta salendo la febbre?-
-Sono sana Butch!-
-Ne sei sicura?-

Forse fu per merito dei suoi commenti fuori luogo che mi accasciai sulla coperta, tornando a pensare lucidamente. -Sì. Cioè non lo so... No.-
Ripresi a singhiozzare come avevo fatto tre giorni prima, affondando la faccia dentro il cuscino.
Sentii Butch muoversi sul posto, probabilmente in imbarazzo.
-Scar...-
-No!- Alzai la testa, con gli occhi gonfi e rossi per il pianto. -No Butch, non sto bene. Non sto per niente bene!-
Forse voleva dire qualcosa per consolarmi, qualcosa che potesse tirarmi su di morale. Invece, si limitò a guardarmi con più interesse.
-Sfogati pure.-

-Sfogarmi?- Partii con una risata isterica incontrollata. -Cosa ti aspetti che dica?! Che in sette anni non mi sono mai ambientata in questo dannatissimo Campo?! Oh, non fare quella faccia, sai che è vero. E proprio quando sto per andarmene, l'unica persona di cui mi sia mai fidata ciecamente ci ha traditi! E ora- Mi sforzai di non crollare nuovamente -E ora sta morendo. Sta morendo, Butch. Kendall sta morendo. Sta morendo, e io non sono riuscita a dirgli che...-
-...che lo avevi perdonato? Ma Connor vi ha sentiti mentre-
-No, Butch. Io... Io non sono mai stata arrabbiata con lui.-

Butch scosse la testa, confuso. -Che vuoi dire?-
-Ha passato di tutto e io... Io riuscivo a capirlo, in un certo senso. Ovviamente ha reagito in modo sbagliato, ma...ma Max aveva ragione.-
-A che proposito?-
-Non mi ha dato fastidio che abbia mentito agli altri. Ma che abbia mentito a me. E adesso è in un lettino dell'infermeria a lottare tra la vita e la morte, convinto che lo odi ancora...-

-Scarlett...- Butch mi avvolse tra le sue braccia, questa volta stando attento a non soffocarmi -Sa benissimo che non lo odi. Le parole che hai usato tre giorni fa lasciavano intendere ben altro.-
-Lo so, lo so. Ma avrei voluto dirgli...insomma...-
Butch mi lasciò andare, convinto che la mia esitazione fosse per l'imbarazzo. -Che?-
-Hai capito benissimo.-
-Se non riesci a dirlo nemmeno a me, come puoi pensare di dire ciò che provi a lui?-
Mi mordicchiai il labbro inferiore.
-Max saprebbe cosa fare...MAX!-

L'ultima volta che l'avevo visto era stato dopo il suo salvataggio. Sapevo che era stato dimesso dell'infermeria, eppure non ero ancora andata a verificare che stesse bene.
-Devo andare...- Blaterai, precipitandomi fuori dalla cabina di Iride.

~spazio autrice~
WE ARE MOLTO VICINI ALLA FINE DELLA STORIA, BUT LA COSA PIÙ PREOCCUPANTE È CHE DOMANI ESCE ENDGAME E IO NON SONO PSICOLOGICAMENTE PRONTA.

Scherzo, è molto più preoccupante il mio livello di inglese.

Chi andrà a vedere il film domani?
IOOOOOOOOOOOOO.
~Annabeth 💙

A Lie Can Change (1)Where stories live. Discover now