CAPITOLO 19- Kendall È Un Orso Polare In Letargo

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-Quindi tu saresti la dea dell'arcobaleno?-
-Sua figlia- precisai. -Ma il concetto è quello.-
-Puoi darmene una dimostrazione?- domandó Lauren. Sembrava curiosa, ma non sconvolta, come invece mi sarei aspettata.

-Manipolando le particelle di luce posso creare delle illusioni. Non sono molto realistiche, assomigliano a degli ologrammi, ma direi che è un bel potere.-
Chiusi gli occhi, respirando profondamente.
Nella stanza regnava il silenzio, e l'unico rumore che si riusciva a malapena a sentire era quello della musica in giardino.
-Scarlett?- Fece Lauren.
-Tutto bene?-
Spalancai di colpo gli occhi, saltando in piedi.
Lauren fece per alzarsi a sua volta, ma le feci segno di rimere seduta sul bordo del letto.
-Scarlett?- Chiese ancora.
-I MIEI POTERI!- Urlai allarmata, massaggiandomi le tempie con le mani.
-Non ci riesco!- dissi, prendendo il viso fra le mani. - Non riesco a concentrarmi! Non capisco... I-io dovrei farcela, ci sono sempre riuscita!-
-Calmati!- disse Lauren, appoggiando la mano sulla mia spalla. - Io ti credo. Non c'è bisogno della dimostrazione.-
-Non capisci.- Riposi, scuotendo la testa. - Non riesco ad evocare i mei poteri! Che sta succedendo?!-
-Forse sei solo stanca.- Ipotizzó Lauren.
Annuii, senza riuscire a calmarmi.
-Già, magari hai ragione.-
Passai una mano tra i capelli, agitata.
-Quuiiiiindi....- Riprese Lauren, mettendosi davanti a me -Io di chi sarei figlia?-
-Non ti sconvolge il fatto che tu sia una semidea?!- Dissi, sorridendo. - Insomma, fino a pochi minuti fa credevi che tua madre fosse morta. E non sono riuscita nemmeno a dimostrarti che sono figlia di Iride, figuriamoci se posso riuscire a convincerti che gli dei dell'olimpo esistono davvero.-
-Ho detto che mi fido di te. Non avresti ragione di mentirmi no? Sono una semidea.- Disse, soddisfatta -E voglio andare al campo Metasangue, come hai detto tu.-

-Mezzosangue- La corressi -Ma non ti preoccupa il fatto che vivrai senza tuo padre?-
-Senza di lui?! È un mostro! Pensa solo ai soldi, è viziato ed è competitivo come nessun altro. Mi ha lasciata da sola per anni! Non so chi sia mia madre, ma probabilmente era ubriaca quella notte.-
-Okay okay!- la interruppi, ridendo.

Lauren scrolló la testa, lasciando ondulare le trecce.
-È sempre occupato per lavoro. Le poche volte che riesco a vederlo sono a cena, ma non ha molta voglia di dialogare.-
Per un momento fui tentata di rinfacciarle il fatto che almeno lei ce l'aveva un padre, ma mi trattenni.
-Mi spiace. So cosa si prova... Ad essere abbandonati.-
-Già. Quando partiamo? Non vedo l'ora!-
Wow.

La ragazzina si era bevuta la storia dei semidei senza neanche esitare.
Tutto filava liscio.
Insomma era stato semplice.
-Troppo semplice- Dissi a voce alta, sistemando il vestito.
Sotto ad uno strato di tessuto avevo nascosto un pugnale di bronzo celeste, che continuava a pungermi la gamba.
-Sicura che tuo padre non ti abbia mai parlato di questa storia?-
Lauren mi guardò attentamente.
-Forse l'ha accennato.-

Qualcosa non tornava.
Era stato facile convincere Lauren a credere che esistessero gli dei dell'olimpo.
Troppo facile.
-E quando l'ha fatto?- Balbettai, sentendo che la mia voce stava tremando.
-Un paio di giorni fa. È importante?-

-LO SANNO.- Esclamai, afferrando Lauren per un braccio e trascinandola via di forza.
-Non serve che mi fai male! Ho detto che sarei venuta!-
-PERCHÉ NON ME LO HAI DETTO PRIMA?! CHE ALTRO TI HA ACCENNATO TUO PADRE?!-
Lauren aveva il fiatone, ma cercava di starmi dietro.
-Mi..... Aveva detto degli dei. Che... Tutte le storie sono vere.-
-Stai solo citando Shadowhunters.-
-E va bene- rise lei -Ma dovevi vedere la tua espressione!-

Trascinai Lauren fuori dalla camera e giù per le scale, incrociando a metà tragitto Max che saliva.
-Hey- fece, guardandomi allegro. Appena incroció i miei occhi, la sua espressione cambiò completamente.
-Che succede?- domandó il semidio, preoccupato.
-LO SANNO! SANNO CHE SIAMO QUI!-
-Chi lo sa?!- Domandó Max, senza capire.
Avevo il fiatone, ma mi sforzai di scandire bene le parole.
-Delbert. Il padre di Lauren- Spiegai, indicando la semidea -sa che siamo qui. Ha avvertito la figlia dell'esistenza degli dei greci qualche giorno fa, quindi sapeva che saremmo arrivati. Attorno ai dodici anni i semidei vengono riconosciuti no?-
-E quindi... - Disse Max, mettendo insieme i pezzi - Questo cosa significa?-
-Che siamo in trappola.-

-Ma come... Come ha fatto a scoprirlo? Insomma doveva essere un'impresa segreta, io non... -
-Qualcuno deve aver fatto la spia Max. Ci stavano aspettando, sapevano che saremmo arrivati a prenderla proprio questa sera.-
-E come?-
-Se lo avessi saputo lo avrei già impedito, non credi?-

-Beh... Sei stata molto intelligente a capirlo.- Commentó Max, prendendo per mano Lauren. La poverina probabilmente si stava domandando cosa stesse succedendo, e come darle torto.
-E questo mi spaventa non poco. Che facciamo ora?-
-Non lo so.- Dissi, cercando qualche segno che mi aiutasse a capire se Kendall avesse finito di svuotare la cucina.

-Ma se questa è davvero una trappola e Delbert sa del nostro arrivo, cercherà in tutti i modi di fermarci.-
-Prima deve trovarci.-
-Sul serio?! Sarebbe in grado di riconoscermi anche se fosse daltonico, per quanto riguarda Kendall, sembra un orso polare in letargo che non mangia da sei mesi. Direi che fin qui ci è arrivato.-

-Magari a noi si. Kendy... Beh... Se ne renderà conto appena la cucina sarà vuota.-
-Il che è sicuramente già successo.-
Buttai un'occhiata giù dalle scale, notando dei movimenti sospetti. Un uomo in giacca e cravatta ci fissó per qualche secondo, dopodiché afferró il telefono e si allontanó.

Riassumendo:
È facile la vita da semidei?
No, non lo è per niente.
Potresti infiltrati in una festa e scoprire che in padre ipperprotettivo vuole ucciderti.
E senza aver nemmeno avuto l'occasione di parlare.
Che scortese.

Quindi, sperate di non essere Mezzosangue, non è così bello come credete.
Anche se so benissimo che non mi darete ascolto e che avrete già fatto quegli stupidissimi test online scopri chi è il tuo genitore divino!
No. Non funziona così.
Detto questo, continuate a farvi tutti i film mentali che volete.

-Scarlett. Che si fa ora?- Domandó Max.
Rimasi a guardare l'uomo al telefono fino a quando non scomparve dalla mia vista.
La musica, in giardino, si era abbassata, e dalla vetrata riuscivo a scorgere un continuo via vai di gente.
-Troviamo Kendall e andiamocene dalla festa, prima che una banda inferocita di modelle vip riesca a raggiungerci.-

~spazio autrice~
Hola semidei!
Chi va a scuola il sabato?
Meeee😖😭

Ci ho messo più tempo per aggiornare solo perché non avevo mai voglia di correggere il capitolo RIP😀

Non so che domanda fare....
Mh...
Visto che molti di voi adorano Sam, rimane ancora il vostro personaggio preferito? 😉❤️
~Annabeth 💙



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