CAPITOLO 8- FBI Levati Proprio

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Credo che tutte le ragazze, quando vogliono, possano tirare fuori la stalker dentro di sé che FBI levati proprio.

Quel giorno, ho tirato fuori la stalker che c'era dentro di me.
All'alba della mattina seguente sarei partita per l'impresa assieme ai miei compagni, quindi avevo una giornata intera per prepararmi. Non avevo nessuna voglia di allenarmi e l'unica cosa che avevo intenzione di fare era rilassarmi per evitare di partire agitata per la missione.
Così, mi alzai tardi e feci colazione praticamente a mezzogiorno perché nessuno poteva dirmi niente. .
Questi sono i vantaggi di una missione suicida.

Passai il primo pomeriggio a bighellonare in giro, facendo morire d'invidia Sherman Yang e dormendo tranquillamente sul prato vicino al laghetto delle canoe.
Quella sì che era vita!
Purtroppo, però, tutte le cose belle prima o poi finiscono, e la mia giornata perfetta finì con un'invasione di ragni fuori programma.

Stavo tranquillamente passeggiando vicino alla casa di Atena quando sentii un urlo provenire dall'interno della cabina 6.
Corsi immediatamente davanti alla porta e fui travolta da un gruppo di semidei che usciva disperato dalla casa di Atena. Tra loro riconobbi Annabeth Chase, e, preoccupata, la fermai.
-Annabeth, che è successo?!-
La biondina mi guardò terrorizzata, ed indicò l'entrata, dove un'invasione di ragni mai vista prima stava uscendo dalla cabina.
Erano delle bestioline nere piccole, ma erano a migliaia.
-Rilassati Annabeth, sono solo dei ragnetti innocui...-
-Solo dei ragnetto innocui?! ARACNE ERA SOLO UN RAGNETTO INNOCUO?!- E con queste parole si allontanò correndo verso i suoi fratelli.

Seguii il suo esempio e feci per andarmene a chiamare Chirone, ma qualcun'altro ci aveva già pensato, perché stava arrivando in quel momento. Decisi di lasciare a lui la questione, ma proprio mentre mi stavo girando notai qualcosa muoversi all'interno della cabina ormai vuota e sfrecciare fuori dall'ingresso.
Anche se era di corsa, riconobbi subito Kendall Nott, dai capelli blu e la maglia bianca.
Reggeva qualcosa in mano, ma non feci in tempo a capire di cosa si trattasse che Kendall era già scomparso tra le cabine.
"questa volta non mi sfuggi" mi dissi, e tentai di rincorrerlo.
So di aver detto che tutte le ragazze possono diventare stalker se vogliono.
Ma ho dimenticato di dire che io sono proprio imbranata a pedinare le persone, quindi dopo qualche metro non riuscii più a capire da che parte fosse andato, e mi arresi.

-Grandioso- commentai.
Avrei potuto dire a Chirone che avevo visto Kendall uscire dalla cabina subito dopo l'invasione dei ragni.
Avrei potuto dire che aveva rubato sicuramente qualcosa dalla casa di Atena.
Ma non lo feci.

Nah scherzo, odiavo quel ragazzo, quindi tornai subito indietro sui miei passi.

Arrivata davanti alla cabina 6 non credetti ai miei occhi.
Indovinate chi stava parlando in quel momento con Chirone?
DAN DAN DAN DAAAAN.
Esatto. Colpo di scena.

-Non credo siano stati loro Kendall...-
Sentii parlare Chirone.
-Da chi si aspetterebbe uno scherzo, altrimenti?-
I due stavano discutendo a voce alta, e alcuni semidei lì vicino stavano origliando.
-Dici che siano stati alcuni figli di Hermes a fare questo?-
-Non mi interessa chi sia stato- li interruppe Annabeth, arrivando da dietro. -Ma io non ho intenzione di tornare finché il problema non verrà risolto!-
-Lo so Annabeth, i figli di Demetra hanno detto che semplicemente si sono schiuse delle uova di ragno e beh.. Ne sono usciti a migliaia.-
-Crede che siano coincidenze, Chirone?- rispose Annabeth, esasperata. -Proprio nella cabina di Atena?! Io non credo.-
-È quello che dico io- continuò Kendall. - uno scherzo-
-Di cattivo gusto- commentò Annabeth.

Ok, lo ammetto, mi venne da sorridere. Kendall era proprio un bravo attore. Sembrava quasi che non stesse mentendo.
-E va bene, chiamerò Connor Stoll e gli chiederò di portare anche i suoi fratelli- il centauro si massaggió le tempie. -Sarà un lungo pomeriggio.-

Galoppó verso la collina est e i figli di Atena rimasti lo seguirono.
Annabeth li guardò e scosse la testa.
-Chi mai farebbe una cosa del genere?-
E seguì i suoi fratelli.
Kendall osservò Annabeth allontanarsi, con i riccioli biondi che le rimbalzavano sulle spalle, e sul suo volto comparve un sorriso soddisfatto.
Era davvero troppo.

-KENDALL!- Gli urlai, avvicinandomi.
-Oh, guarda chi si rivede.- rispose il semidio, girandosi verso di me.
-Senti- dissi arrabbiata, e gli puntai un dito contro. -Non ho idea di come tu ci sia riuscito, ma ti ho visto mentre uscivi dalla cabina.-
Kendall non cambiò espressione, ma si spostò leggermente indietro.
-Non so di cosa tu stia parlando.-
-Oh perfavore, questa volta non mi inganni. Che hai rubato?-
-Io non ho...-
-ERA UNA SCUSA!- Improvvisamente capii tutto, e i miei occhi si illuminarono. -Era una scusa per entrare nella cabina sei. Hai usato i ragni per far scappare tutti i semidei, così ne hai approfittato per rubare quello che ti serviva!-
Kendall fece una smorfia.
-Sei molto astuta.-
-Quindi ammetti di essere stato tu!-
-Non ho detto questo- e, senza preavviso, si voltò di scatto e rincorse i figli di Atena, ormai lontani.
Ma che diavolo...?

Si, lo so, avrei dovuto dirlo a Chirone.
Dovevo parlargli della faccenda di Sherman, quando durante un duello Kendall è riuscito a vincere sul figlio di Ares perché per uno strano motivo si era bloccato tutto d'un colpo. Probabilmente avrei fatto la parte della spia, ma Kendall aveva sicuramente rubato qualcosa dalla cabina di Atena.
La curiosità, si sa, vince su tutto.
Quindi, invece di dire la verità su ciò che avevo visto, decisi che per il momento era meglio limitarsi a scoprire quali erano le intenzioni del ragazzo, ed è qui che il mio istinto da stalker professionista venne finalmente fuori.

Approfittai del fatto che i figli di Hermes erano stati convocati da Chirone per intrufolarmi nella loro cabina e scoprire cosa aveva in mente di fare Kendall.
La casa dei figli di Hermes era decisamente più spaziosa della mia: era fatta interamente di legno ed era molto più semplice della cabina quindici.
Fu difficile riconoscere quale fosse il letto di Kendall, quindi mi misi a rovistare un po' ovunque.
Sotto i letti trovai di tutto, anche cose che venivano da altre cabine. Sicuramente erano state prese in prestito.
Emh-Emh.

Mentre cercavo sotto ad uno dei tanti letti, mi imbattei in un libro.
Non sarebbe stata una cosa per nulla strana, se non per il fatto che avesse la copertina grigia e fosse stato timbrato con il simbolo di una civetta: i figli di Atena ci tenevano molto alla loro libreria privata.

Non feci in tempo ad aprirlo che sentii dei passi dietro di me.
-Cerchi qualcosa?-
Connor aveva un sopracciglio alzato e mi guardava sospettoso.
-Io stavo solo... -
-Curiosando tra le nostre cose, già-
-Senti Connor... -
-Non lo dirò a nessuno, a patto che tu te ne vada ora.-
Il figlio di Hermes mi fece un occhiolino. Lasciai cadere il libro per terra, accanto al letto.
Mi alzai velocemente e, senza nemmeno ringraziare, mi precipitai correndo fuori dalla cabina undici.
Va bene , non avevo nessuna possibilità di essere contattata dall' FBI.

~spazio autrice~
Buon salve semidei!
Scusate se il capitolo non è nulla di che, ma mi serviva per forza menzionare la storia dei ragni.
Muahhaahha.... Io sono figlia di Atena, eppure i ragni non mi fanno per niente paura🤷‍♀️
Ma che bella la fanart di Scarlett disegnata da unatiziadisagiatah
😍😍😍😍

Ipotesi sul libro? Perché mai a Kendall Nott serve, tanto che è disposto a fare quello che ha fatto?
Accetto anche idee stranissime😂
~Annabeth 💙

A Lie Can Change (1)Where stories live. Discover now