CAPITOLO 26- Dixie La Pixie (lunga Storia)

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-Che ti ha chiesto?-
-Niente-
-Ti ha obbligato a dire qualcosa?-
-No-
-Ti ha fatto del male?-
-Per l'ultima volta- Dissi esasperata, guardando Kendall -Non è successo niente. Abbiamo semplicemente parlato, tutto qui.-

Kendall si morse un labbro, dispiaciuto.
-E poi- Continuai, più tranquilla -Max non sarebbe capace nemmeno di fare male ad una mosca.-
-Una volta ho avuto una brutta storia con uno di quegli esseri...-
-Interessante- dissi, ironica.
-Il finale può sorprenderti-
-Immagino.-

-Che state dicendo voi due?!- Urló Max, da davanti: era arrivato il suo turno di guidare.
Ora ero ufficialmente l'unica senza patente.
Escludendo Lauren, ovvio, anche se probabilmente aveva più possibilità di prenderla rispetto a quante ne avevo io di vestirmi in modo sobrio.

-E questo è...?- Chiese Lauren, indicando un pedale.
-Il freno- sbuffó Max, tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
-E serve per?-
Max ruotó appena la testa, con un'espressione simile a quella avevo io durante le conversazioni con Kendall: al limite della sopportazione.

-Io più delle volte per frenare- rispose, snervato.
-Anche se in alcune occasioni potrebbe paracadutarti dell'altra parte di New York.- Aggiunse Kendall.
-Era davvero necessario?- domandai, premendo il naso contro il finestrino del furgone.
-Mi ricordo che una volta, tanti anni fa- Riprese Kendy, ininterrottamente, -Mio padre mi chiese se mi piacesse la frutta secca. Io risposi di sì, ovviamente.-
Alzai la testa, allibita.
-E allora?!-
-Beh... Stava andando a fuoco il giardino.-

-Se non ti conoscessi, ti consiglierei di passare dallo psicologo.- Risposi, tornando con gli occhi verso la strada.
-Ma tu non mi conosci per niente- rise Kendall, scompigliandomi I capelli con una mano.
-Abbastanza da dirti che una sola visita non ti basterebbe, e che sarebbe meglio uno psichiatra-

Kendall sorrise in quel modo che solo lui sapeva fare, inclinando leggermente l'angolo della bocca.
-Scherzi a parte- ripresi, abbassando la voce mentre Max e Lauren continuavano il loro discorso sulle funzionalità dell'automobile, -Grazie per l'altra sera. Avevi ragione, con qualcuno dovevo pur parlare e beh... Per una volta, sei stato d'aiuto.-
Il ragazzo inció le braccia, come se stesse aspettando altro.

-Cioè, più di una volta sei stato d'aiuto. Senza di te, sarei morta alla villa degli Hall. Mi hai salvato la vita. Non potrò mai sdebitarmi con te.-
-Troveremo un modo, vedrai- Rispose con un ghigno, per poi affacciarsi verso i sedili anteriori:
-Quanto manca?-
-Quindici minuti- rispose Max, girando il volante.
-Dipende- Risposi, sorridendo -Quindici minuti alla Max di solito equivalgono ad almeno mezz'ora.-
-Non è vero- protestó lui, ridendo.
-La scorsa volta avevi detto che mancavano solo dieci minuti per arrivare a Boston.-
-E quindi?- Fece lui, fingendo di non ricordare.
-Se non sbaglio- ci interruppe Kendall -Dopo venti minuti ne mancavano ancora quindici.-
-Va bene, va bene, manca mezz'ora.-

Appoggiai la testa sullo schienale e la lasciai cadere di lato, guardando dal vetro appannato i grattacieli che si allontanavano sempre di più.
Si tornava al Campo Mezzosangue.
Ma con un compagno in meno.

***

Due alte colonne di marmo bianco sorreggevano una lastra di pietra con la scritta "Camp Half-Blood".
La radura era interamente circondata da alberi, fatta eccezione appunto per l'ingresso al campo, dietro al quale si riuscivano a scorgere le immense colline verdi e i campi di fragole.
Era pomeriggio, quindi gran parte dei semidei si godeva il sole giocando nel campo di pallavolo oppure passeggiava lungo il laghetto delle canoe.

Avevamo lasciato la macchina nascosta prima dell'entrata al campo, non sapendo dove altro lasciarla, e ora ci guardavamo attorno, senza avere la minima idea di cosa fare.
Era calato uno strano silenzio, imbarazzante, e nessuno sembrava voler fare un passo di più.
Grazie agli dei, un semidio che era di sentinella si accorse della nostra presenza:
-SONO TORNATI!- Urló il ragazzo, iniziando a correre verso la Casa Grande.

A Lie Can Change (1)Where stories live. Discover now