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🗺️Misano Adriatico
🔸Domenica 1 Settembre

8.40

Con calma mi alzo dal letto dopo aver sbadigliato per l'ennesima volta, esco dalla stanza e vado a fare colazione con la mia famiglia.

"Stai bene Isabel? Sei un po' strana" dice mia mamma guardandomi.

"Si si, ho solo dormito male" dico accennando un sorriso. La verità? Ho avuto nausea, giramenti di testa e fin troppi pensieri per la mente durante tutta la notte.
Finisco di fare colazione e poi torno in camera, dove mi lavo e mi cambio, per poi andare a fare un giro a Riccione, giusto per uscire un po' di casa.

"Mi amor, come va oggi?" Chiede Fabio dopo il mio saluto.

"Come sempre, ieri sono stata un po' meglio ma oggi è inferno di nuovo" dico, e poi gli racconto del pomeriggio a Bologna e dell'incontro con il calciatore (ovviamente non dico che mi ha dato il suo numero e che ci sta spudoratamente provando con me). Dopo un po' saluto il mio ragazzo e chiudo la chiamata, per poi andare dentro a Sephora a fare un giro.
Verso le 11 torno a casa, faccio una doccia, mi asciugo e metto l'intimo, metto le cuffiette, faccio partire la playlist di Spotify, e poi mi sdraio sul letto.

12.15

Oggi avremo a pranzo i miei zii (sia dalla parte di mia madre sia da quella di mio padre) ed anche la famiglia Bulega (ormai sono entrati a far parte della nostra parentela).
Mi alzo dal letto, per poi indossare un abito corto smanicato blu scuro, delle scarpe con il tacco del medesimo colore, faccio le boxer braids e dopo mi siedo nuovamente sul letto, in attesa che gli ospiti arrivino.
Non appena suonano il campanello scendo dal letto, e, con la nausea che continua ad accompagnarmi, scendo le scale per salutare la famiglia Bulega. Mi siedo sul divano di fianco ad Asia, e con solo uno sguardo lei riesce a capire come mi sento. Mentre chiacchieriamo arrivano anche tutti gli zii, e subito tutti ci congratuliamo con la zia da parte di mia madre, che è di diventata mamma da poco. Ci sediamo tutti insieme per fare l'aperitivo, ma io decido di non bere niente, non sono proprio in vena.

"Sara è davvero bellissima" dice mia madre guardando la piccola. A mia volta la osservo, ed inizio a sentire una strana sensazione dentro di me.

"Grazie, pensa che ci abbiamo messo quasi un anno per averla, mentre adesso ci sono ragazze che rimangono incinta per sbaglio" dice, e questa cosa mi fa sentire sempre peggio, ma non lo do a vedere. Continuando a guardare Sara e ad ascoltare i discorsi tra mia mamma e mia zia, inizio a pensare al fatto che molto probabilmente potrei avere una bambina come lei che sta crescendo dentro di me, e subito il discorso tra me e Fabio di ieri l'altro affiora nella mia mente, e per poco non riesco a trattenere le lacrime.

"Non ce la faccio" dico alzandomi e salendo le scale sotto gli occhi dei presenti. Entro in camera mia e scoppio a piangere, ed un minuto più tardi Asia mi raggiunge.

"Vedere la bimba mi fa stare malissimo, io non sono pronta per diventare madre" dico, mentre lei mi abbraccia per consolarmi.

"Per me c'è dell'altro sotto" replica lei sedendosi di fianco a me, attendo qualche secondo e poi rispondo.

"Venerdì sera io e Fabio abbiamo avuto una piccola discussione" dico, e lei mi fa segno di continuare, perciò le spiego quello che mi ha detto.

"Posso capirlo almeno un po', ti ha messo incinta senza volere ed entrambi avete vent'anni, continua a pensare positivo però, magari il test si è sbagliato" replica con un sorriso.

"Lo spero davvero, spero di aver beccato l'unico malfunzionante e di non essere incinta" dico, facendola sorridere.

"Ora vai a lavarti la faccia e dopo torniamo dagli altri, ho quasi litigato con tuo fratello per non farlo venire da te" dice.

"Grazie di esserci sempre Asia" dico con un sorriso, lei lo replica, faccio come ha detto e poi torniamo giù.

"Tutto a posto?" Chiede Nicco mentre vado a sedermi.

"Si si, tranquillo" dico accennando un sorriso.

Verso le due e mezza salutiamo i nostri ospiti, vado in camera mia, tolgo il vestito, indosso dei pantaloni neri da basket ed una maglia del fan club di Niccolò, poi mi sdraio sul letto e leggo un libro.

Una mezz'oretta più tardi mi arriva una chiamata su FaceTime, perciò chiudo il libro e rispondo.

"Ciao Isabel" dice Riccardo con un sorriso, ricambio il saluto e dopo iniziamo a chiacchierare del più e del meno.
Restiamo a parlare per circa un'ora, poi lo saluto, chiudo la chiamata e vado a fare una passeggiata con mio fratello.

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