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🗺️Motul Grand Prix of Japan
🔸Sabato 19 ottobre

15.40

Ultimi 5 minuti di Q2 di MotoGP, e ciò significa solo una cosa: ANSIA.
Continuo a passare nervosamente lo sguardo dallo schermo dei tempi a quello con le immagini della regia internazionale, dando un leggero colpo sul braccio ad Asia ogni volta che vedo un settore rosso di qualsiasi pilota. Ad un minuto dalla fine Franco fa il secondo tempo, ma tutto il suo box non fiata, visto che in sessanta secondi può succedere di tutto. Viene esposta la bandiera a scacchi, tutti i piloti la passano e solo alcuni migliorano, ma sostanzialmente la classifica non cambia molto, ed è in quel momento che il box inizia a festeggiare. Marquez primo, Morbidelli secondo e Quartararo terzo, i nostri due piloti sono in prima fila, e per noi del team è già un buon risultato. Tutti insieme ci dirigiamo abbastanza velocemente al parco chiuso, dove Franco arriva senza benzina con l'aiuto di McPhee, che gli ha spinto la moto lungo la pit lane aiutato da un meccanico del team. Il romano scende dalla moto, va ad abbracciare il suo team e dopo fa lo stesso con me, per poi andare a rispondere alle domande dei primi giornalisti.

Verso le quattro e un quarto, alla fine delle interviste post-qualifiche, accompagno Franky al suo camion, entriamo e dopo chiudo la porta.

"Sei stato bravissimo" dico andando da lui (che sembrava sapesse già le mosse che avrei fatto) e lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra. Lui continua a tenermi vicino a sé, trasformando il mio semplice gesto in un vero e proprio bacio alla francese.

"Adesso cambiati, che ho detto ai ragazzi che saremmo andati in hospitality prima della conferenza" dico appoggiando le mani sul petto di Franco per farlo staccare. Questo quando inizia è peggio di una sanguisuga, però mi tocca ammettere che questa cosa mi piace, mi piace tantissimo.
Il ragazzo toglie la tuta e si veste normalmente, insieme usciamo dal camion e poi ci dirigiamo all'hospitality Sky Racing Team, dove appena entriamo, tutti i piloti gli fanno i complimenti per il Q2.
Alle 16 e 45 io, Morbidelli, Marini e Niccolò andiamo in sala conferenza, io mi siedo nella platea vicino a Tom, e dopo ascolto ciò che i piloti dichiarano.

18.50

"Ci troviamo alle otto giù" dice Asia, tutti diamo il nostro ok e dopo io e Morbido entriamo in camera. Vado per prima a fare una doccia, dopodiché mi asciugo, metto l'intimo e mi vado a sdraiare sul letto, per poi guardare un po' Instagram. Dopo una decina di minuti il pilota esce dal bagno, si sdraia a sua volta sul letto, mi avvicino a lui, e dopo appoggio la testa sulla sua spalla, gesto che lo fa sorridere. Mentre chiacchieriamo di qualcosa che non c'entri con le moto, mi arriva la notifica di una chiamata su FaceTime da parte di Orsolini, alla quale rispondo volentieri.

"Comunque grazie Bel di avermi detto della vostra storia, meno male che c'è Franco, altrimenti io non saprei mai niente" dice il calciatore dopo un po' che chiacchieriamo.

"Storia? Noi non stiamo insieme... Ceh, ancora no" dico abbastanza confusa e guardando Morbidelli, che sta vedendo qualche post sulla home di instagram.

"Direi che è più scopamicizia per ora" replica sorridendo, ed alzando la testa per guardarmi.

"Beh, quando vi metterete insieme, e spero accada presto, prenderemo spunto da Élite e faremo come Carla, Polo e Christian" dice Riccardo accennando un occhiolino, e subito porto una mano alla fronte disperata.

"Ehi ehi ehi, rallenta gli ormoni, va bene che siamo tutti amici e che sono andata a letto con entrambi, ma stiamo calmi" dico, facendo ridere sia il ragazzo in chiamata sia Franky. Chiacchieriamo fino alle sette e mezza, e poi io ed il pilota salutiamo Orsolini, chiudo la chiamata e dopo mi inizio a preparare. Indosso un paio di jeans neri, una felpa bianca dell'Alpinestars (che mi sta abbastanza larga), metto le Nike, raccolgo i capelli in una treccia laterale, metto la giacca di pelle ed alle otto esco dalla stanza insieme a Franco. Strano ma vero siamo i primi ad arrivare nel punto d'incontro, qualche minuto più tardi ci raggiungono anche gli altri ed andiamo a cenare in un ristorante del posto.

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