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🗺️Genova
🔸Giovedì 26 settembre

03.10

"Nessuno dei due ha sonno, potremmo fare qualcosa, non so, qualche gioco stupido oppure con le carte" dico mentre io e Riccardo aspettiamo l'ascensore.

"Tu ubriaca come sei vorresti giocare a carte? Ma se non riusciresti a riconoscerne neanche una" replica a sua volta il ragazzo ridendo.

"E allora se le carte non vanno bene proponi qualcosa tu, mister 'le mie idee sono le migliori'" dico con sguardo di sfida entrando in ascensore per prima. Lui replica l'occhiata, mette le mani sui miei fianchi, si abbassa un po' e poi appoggia le labbra sulle mie, lasciandomi momentaneamente stupita, ma non mi tiro indietro. Grazie alcool di farmi fare certe cose. Mentre le porte dell'ascensore iniziano a chiudersi il ragazzo mi fa andare contro alla parete laterale, senza staccarsi da me e mettendo una mano sotto al mio abito, passando dallo spacco laterale. Quanto mi sta piacendo questa situazione.

"Ora ammetti che le mie idee sono migliori?" Chiede il ragazzo staccandosi da me.

"Se ti dico di sì, dopo possiamo ricominciare?" domando a mia volta. Il mio livello di sobrietà si inizia a sentire, grazie ancora Soria per avermi dato quel maledetto cocktail.

"Certo, ma prima dobbiamo arrivare in camera" dice. Una volta al terzo piano il calciatore mi prende per mano, e mi conduce verso la sua stanza. Apre la porta con la tessera apposita, entro, chiudo quest'ultima e raggiungo il marchigiano vicino al letto.

"Bella la vista da qui" dico notando il panorama visibile dalla finestra ed avvicinandomi a quest'ultima.

"Già, ma il panorama più bello ce l'ho davanti a me" dice Riccardo alzandosi dal letto, si avvicina, ed io mi giro verso di lui, che mi inizia nuovamente a baciare con foga, tentando di abbassare la zip dell'abito.

"Orso, se gli fai solo un graffio ti faccio fuori" dico avvertendolo.

"Se te lo rompo te ne compro altri venti, non preoccuparti" dice sorridendo, abbassa le spalline del mio vestito e sorride nel vedere l'assenza del reggiseno. Mentre lui continua ad abbassare l'abito, gli slaccio i bottoni della camicia, e di seguito anche quello dei jeans.

"Sai Bel, così sei ancora più bella del solito" dice il ragazzo tra un bacio e l'altro, passando le mani su ogni singolo millimetro del mio corpo. Sono nuda e tu al momento hai gli ormoni a mille, grazie ar cazzo che me dici così.
Mi prende in braccio e mi fa sdraiare sul letto, per poi mettersi sopra di me e lasciarmi baci ovunque.

"Il tuo ciuffo è troppo corto per questi momenti" dico lamentandomi a Riccardo, mentre la sua lingua va a contatto con il mio punto debole.

"La prossima volta mi metto una parrucca, va bene?" Chiede guardandomi, mentre io inizio a ridere senza un preciso motivo.

"Cretino" dico scompigliando i suoi capelli. Dopo un po' Riccardo mi chiede di aprire il cassetto del comodino e di passargli un durex, perciò faccio come ha detto, gli apro la bustina con i denti, mentre il ragazzo mi guarda quasi sbavando.
Gli passo quest'ultima, lui ne indossa il contenuto e poi entra in me, senza darmi alcun preavviso.

"Sai Ricky, non pensavo fossi bravo a scopare quanto a giocare a calcio" dico cercando di trattenermi il più possibile, per non svegliare l'intero hotel.

"Infatti, a giocare a calcio infondo non sono poi così bravo" replica iniziando ad aumentare la frequenza dei movimenti e rendendo difficile il non ansimare. Quando siamo entrambi quasi al limite, mi raccoglie i capelli in una mano, poi li tira leggermente, per potermi comandare al meglio. Si ma stai sereno che non devi diventare il Ronaldo del sesso.
Una volta arrivati al culmine mi sdraio, stanca e sudata, e Riccardo fa lo stesso.

"Cazzo, non ti credevo così" commento girandomi su un fianco, per poter guardare il ragazzo.

"Così come?" Chiede.

"Così carico, infoiato" dico, e lui sorride soddisfatto per ciò che gli ho detto.

"Lo so, non sembra all'apparenza" dice lui, mentre io annuisco sorridendo.

03.40

"Allora, sei pronta per il secondo round?" Chiede il marchigiano dopo un po'.

"Io sì, ma il mio ginocchio deve ancora riprendersi dal primo" dico sorridendo e guardando quest'ultimo, che non è gonfio ma che comunque fa male.

"Se vuoi posso chiedere ai nostri fisioterapisti, loro hanno sicuramente qualcosa per diminuire il dolore" dice il ragazzo prendendo in mano il telefono.

"Sono quasi le 4 di mattina e staranno dormendo, non mi sembra il caso di svegliarli"

"Se vuoi ho del Lasonil, può bastare?" Chiede, accenno un sì con la testa, lui si alza, prende la crema dal suo zaino e me la porge.

Whatever it takes || MotoGP Where stories live. Discover now