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🗺️Genova
🔸Giovedì 26 settembre

8.55

"Ehi ragazzi" dico salutando Fabio e Tom, una volta arrivata nella hall con Asia. Mentre chiacchieriamo ci raggiungono anche i calciatori del Bologna, Orsolini viene verso di me e mi saluta con un abbraccio ed un bacio sulla guancia, e poi mi tiene vicino a se, continuando a fare il carino e lo sdolcinato. Noto che Quartararo guarda qualche volta nella nostra direzione, ma poi alza gli occhi al cielo. Ti brucia avermi lasciato, eh francesino?

Andiamo a fare colazione al piano apposito e dopo decidiamo di andare a fare un giro tutti insieme.

"Vado un attimo a prendere il power bank che ho il telefono scarico, mi accompagni Bel?" Chiede Riccardo.

"Certo" dico ed entriamo in ascensore sotto lo sguardo infastidito di Fabio, ma quanto rido.

"Quindi, come sto andando?" Chiede il ragazzo avvicinandosi a me.

"Da dio, è già nervoso, continua così" dico.

"E se io facessi qualcosa del genere?" Chiede, per poi far appoggiare le sue labbra sulle mie.

"Lo faccio andare in esaurimento nervoso e dopo vengo licenziata, quindi, se non c'è puoi farlo, altrimenti no" replico sorridendo, usciamo dall'ascensore, il marchigiano va a prendere ciò che gli serve in camera, dopo torniamo dagli altri ed usciamo dall'hotel.

14.15

Mentre passeggiamo per le vie di Genova verso l'hotel, Fabio mi fa segno di avvicinarmi, vado da lui e dopo lasciamo andare avanti gli altri, per poter parlare in 'privato'.

"Perché fai così?" Chiede.

"Così come?" Chiedo, facendo finta di niente, anche se ho capito benissimo a cosa si riferisce.

"So che ti stai comportando in questo modo apposta, c'è un motivo?"

"Prova a fare due più due: mi hai esplicitamente detto che non mi ami ed ora sei geloso se passo il mio tempo con qualcun'altro" dico secca, già scocciata in principio.

"Io non sono geloso"

"Ah no? E come me lo spieghi il commento che hai fatto ieri in francese? E tutte quelle occhiate che lanci a me e Riccardo mentre parliamo tranquillamente? Per non parlare della tua espressione ogni volta che dico qualcosa su di lui" dico, ed alla terza motivazione vengo bloccata.

"E va bene, hai ragione, sono geloso, ma non perché mi piaci ancora, ma solo perché non so se lui può essere la persona adatta a te" dice, e quasi mi metto a ridere. Ma chi sei, il mio angelo custode che può dirmi con chi potrei stare bene e chi no? Perfavore.

"Ah, certo, ovvio. Senti, le persone adatte a me le trovo anche senza il tuo aiuto, perciò facciamo così, ognuno vive la sua vita senza interferire in quella dell'altro, che mi sembra la soluzione migliore" dico senza dare il tempo di controbattere al francese, per poi raggiungere Asia. Una volta arrivati in hotel vado a prendere lo zaino e dopo torno nella hall, dove tutti i ragazzi del Bologna sono pronti a partire.

"Ma quando ci rivediamo?" Chiede Poli abbracciandomi.

"Non lo so, devo stare via un mese, comunque ci sentiremo sicuramente, non preoccuparti Andre" dico sorridendo. Dopo aver salutato anche Soriano e Sansone arriva momento più difficile, salutare Riccardo.

"Mi mancherai" dico abbracciandolo.

"Anche tu Bel, tantissimo, ma non preoccuparti, ti scriverò e ti romperò le palle quasi ogni giorno" replica facendomi sorridere, gli do un bacio sulla guancia e dopo i calciatori escono dall'hotel e salgono sul bus della squadra, che dopo poco parte.

"Forse è meglio che andiamo anche noi, almeno non arriviamo in ritardo" dice Asia, prendiamo la nostra roba, chiamiamo un taxi ed andiamo alla stazione di Genova. Alle 15 e 10 il nostro treno arriva, saliamo ed un'ora più tardi, a Milano Centrale, prendiamo una coincidenza per Bologna.

19.30

"Ci vediamo la prossima settimana" dico sorridendo, saluto con un bacio sulla guancia i due francesi, Asia fa lo stesso e dopo usciamo dalla stazione ed andiamo a prendere l'auto della sorella di Bulega, per andare a casa, dove arriviamo verso le otto e quaranta. Dopo aver preso il mio zaino saluto la mia amica, scendo dalla macchina e suono il campanello di casa mia.

"Buonasera tifosa, com'è andata la partita?" Chiede Niccolò aprendo la porta.

"Sarebbe potuta andare meglio, e lei rotto, come va?" Chiedo sorridendo a mia volta e dandogli un bacio sulla guancia.

"Potrebbe andare meglio, ma non posso lamentarmi" replica, dopo vado a salutare i miei genitori, vado in camera ad appoggiare le cose e poi chiamo Franky, per raccontargli cos'è successo in questi due giorni.

Whatever it takes || MotoGP Where stories live. Discover now