Souta non aveva neanche capito come le cose fossero andate a finire così. Era un ragazzo timido per non dire altro, quando si trattava di sesso, non aveva nemmeno avuto la sua prima volta! Ma eccolo lì, spinto contro il muro di casa della sua ragazza con il suo 'amico' pulsante per l'eccitazione. Era di fronte al muro, le mani strette a pugno contro il cemento, la testa floscia tra le scapole, i pantaloni e la biancheria intima sulle ginocchia, mordendosi il labbro mentre le lacrime cadevano sul suo bel viso arrossato.
"Sei così carino così, Souya-chan!" Disse (T/n) raggiante, mentre aggiungeva un altro dito al suo foro lubrificato.
Le sue gambe tremavano di piacere, il suo buco si stringeva sulle lunghe dita che lo stavano penetrando.
"Ugh-per favore-m-più~" gridò, stringendo i denti mentre chiudeva il suo sì quando sentì le sue dita muoversi dentro di lui.
"Certo, tesoro" lei mise un altro dito dentro, mentre lui iniziava a macinarle la mano.
Sembrava un cucciolo, mendicante per il cibo, poteva quasi vedere la sua coda dimenarsi.
Gemette sentendo all'improvviso l'assenza del calore della ragazza.
Provò a girare la testa per guardarla in faccia per protestare, ma la sensazione tornò subito quando sentì la punta di una cosa spessa e lunga entrare di nuovo nel suo buco.
"(T/n) ah-AH!"
Ha spinto l'intero dildo dentro di lui, facendolo piangere.
(T/n) spinse i suoi fianchi con colpi veloci, piegandosi e premendogli il petto con la schiena, le sue mani erano impegnate a vagare sul corpo muscoloso del ragazzo, gli prese i capezzoli tra le dita iniziando a stuzzicarli.
"Ughhh~" gemette, la saliva che gocciolava lungo la sua bocca spalancata, mentre i suoi occhi roteavano all'indietro, le guance agitate.
"So che ami questo, Souya-chan~
"S-sì! Oh dio sì!" disse tra un gemito e l'altro. ''P-più forte è così bello-ah-...''
"(T/n), io-io..."
Inarcò la schiena e schizzò su tutto il pavimento e nelle sue mani, il suo sperma che gocciolava lungo le sue gambe mentre il suo culo tremava violentemente.
"Bravo ragazzo" sussurrasti, girandolo e beccandogli le labbra.
Ti afferrò per le spalle e si chinò di nuovo, baciandoti disperatamente mentre il cazzo di plastica gli strofinava la pancia. La sua lingua cercava di combattere con la tua, ma fallì miseramente quando tu prendesti il controllo, afferrando il suo cazzo tra un bacio e l'altro e pompandolo un paio di volte.
Si appoggiò allo schienale e accarezzò la sua guancia rossa macchiata di lacrime.
"Ok, sei pronto per il secondo round?"
Dall'espressione eccitata sul suo viso, lei sapeva che lo era.
