Erano circa le 2 del mattino quando hai sentito il rumore di scarpe eleganti che scattavano verso la tua camera da letto. Di solito hai il sonno pesante, nemmeno il suono odioso delle sirene che passano vicino alla tua finestra riuscivano a svegliarti. L'unico suono che ti fa alzare le orecchie come un cucciolo che aspetta che il suo proprietario torni a casa sono le sue scarpe. Tac , tac, tac, si avvicina finché non senti un tuffo nel tuo letto.
"Stai dormendo angelo?" farfuglia la voce, toccandoti la testa prima di allontanarsi.
L'odore dell'erba ti colpisce il naso. Il tuo viso si accartoccia al forte odore che si avvicina a te. Non volevi affrontarlo, non stasera ma lui deve abituarsi a queste regole.
"S-"
"Sanzu sanzu! vai a cambiarti prima di venire qui, lo so piccola, lo so" prende in giro i tuoi precedenti rimproveri.
Con la coda degli occhi, vedi i vestiti volare attraverso la stanza sul pavimento. Sanzu si tuffa sotto le coperte, muovendo il tuo corpo in modo da sdraiarti sulla schiena con le gambe distese. I tuoi occhi si spalancano alla ruvidezza del suo pollice che gira intorno al tuo clitoride. Sorprendendoti, tira un po' su la coperta così fa capolino con un sorriso. I suoi occhi sono rossi iniettati di sangue, con le pupille che quasi riprendono il bel colore delle sue iridi.
"Sdraiati lì, okay? continua a fare quello che stai facendo"
Con un cenno, Sanzu spinge via le coperte, dandogli più spazio per piegarsi. Spinge le tue mutandine di lato, emettendo un grugnito udibile prima di schioccare la lingua contro di te. È sempre il primo piccolo sussulto che emetti che lo fa impazzire. I tuoi lamenti sono la sua cosa preferita al mondo, accanto alla tua fica bisognosa sulla sua bocca.
È ovvio che la sua lingua bagnata stuzzicante da sola non è abbastanza per il tuo buco avido. Un guaito esce dalla tua gola quando Sanzu spinge tre dita, facendoti affondare le nocche dentro di te.
"Dici che sei arrabbiata con me ma guarda come la tua fica sta sbavando sulle mie dita"
Le lacrime scorrono sul tuo viso per la frustrazione per le sue parole. Ha ragione, sei arrabbiato con lui per essere tornato a casa alle 2 del mattino di nuovo fuori di testa ma il modo in cui le sue dita lavorano dentro di te? Il modo in cui sfiorano il tuo punto g con il pollice che gira intorno al tuo clitoride? mentiresti se dicessi che sei ancora arrabbiata.
Batti la testa da un lato all'altro, quella sensazione di gorgogliamento che si forma nel tuo stomaco. I muscoli si contraggono ogni volta che preme un po' più forte sul tuo bottone gonfio.
"S-sazu, non più!"
I tuoi fianchi cercano di allontanarsi ma il tuo amorevole ragazzo li tira indietro con un cipiglio. "Faccia d'angelo, sei scortese in questo momento," tuba, accelerando il passo contro il tuo posto speciale.
"Almeno lasciami finire di scusarmi" ti fa un sorriso a trentadue denti, le sue cicatrici che si arricciano verso l'alto con esso. Sembrano così carini, lui sembra così carino. Dovresti essere più gentile perché ha una sorpresa per te.
Sanzu tira fuori un giocattolo da dietro di lui e dal piccolo rumore vibrante sai cos'è. Prima che tu possa allontanarti, ti blocca i fianchi con il braccio. Sei già nervosa, la tua fica sta stringendo le sue dita proprio come farebbero con il suo cazzo. È un peccato per lui perché questo non è per lui, è una scusa per te. Con un'ultima spinta del dito, ti tira fuori lasciandoti a piagnucolare. I lamenti si trasformano in piagnucolii quando preme il vibratore direttamente sul tuo clitoride gonfio.
"Ecco, tesoro, guarda i tuoi fianchi come tremano"
Ti appoggi sui gomiti per un maggiore controllo, sollevando i fianchi verso il giocattolo. Sanzu osserva con ammirazione quanto sembri disperata di fronte a lui. La sua mano rimane ferma mentre i tuoi fianchi fanno tutto il lavoro.
"Più per favore Sanzu! di più" balbetti, guardandolo finalmente negli occhi.
È più che lieto di ascoltare la tua richiesta. Le stesse dita sottili di prima allargano le labbra, spingendo il vibratore in piccoli cerchi. Sanzu preme due volte sul giocattolo, ridacchiando ai tuoi movimenti frenetici. Un grido viene tirato dalle tue labbra per l'asprezza delle vibrazioni ora aumentate di velocità. I tuoi occhi ruotano verso la parte posteriore della testa segnalando che il tuo orgasmo sta arrivando.
"No"
Al culmine del tuo rilascio, ti tira via il giocattolo, semplicemente picchiettandolo contro la tua fica. Avvicina i fianchi a ogni tocco, trattenendo quell'orgasmo il più a lungo possibile. "Dimmi che mi perdoni, allora ti lascio venire" sussurra, trascinando il vibratore lungo la tua fica fino al tuo ingresso.
Il tuo orgoglio ti brucia in gola, le parole non riescono a capirlo. Per un attimo c'è tristezza che ti annebbia la mente, lui torna sempre a casa così tardi lasciandoti ad aspettare come un cucciolo patetico.
Sanzu nota il ritardo nella tua risposta. Sa che probabilmente ci stai pensando troppo. Sospirando, preme di nuovo il vibratore sul tuo clitoride questa volta facendolo scorrere su e giù. "Non c'è bisogno di pensare, farò tutto per te"
Il tuo orgasmo ti travolge rapidamente. I fianchi si allontanano dalla stimolazione travolgente. Sanzu spegne il giocattolo, lanciandolo da qualche parte attraverso il letto con un sorriso.
"Mi perdoni?"
Gli fai un piccolo cenno con la testa, guardando le sue mani che stanno scherzando con la cerniera dei suoi pantaloni. Perdonalo era qualcosa che non avresti dovuto fare ma farlo comunque perché è troppo convincente.
"Bene, ora sii un angelo e restituisci il favore, va bene?"
