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"Due chucchiai..." Era da un po' di tempo ormai che sentivi un borbottio provenire dalla tua cucina . Ti eri svegliata non molto tempo prima, il corpo caldo sotto le lenzuola non voleva saperne di muoversi quella sensazione era troppo bella, però sarebbe stata ancora più bella se il lato destro del letto non fosse stato vuoto, Kazutora doveva essersi già alzato. All'inizio pensasti che si fosse alzato per usare il bagno o era in soggiorno a leggere, ma il rumore sordo di una padella e un'imprecazione sommessa aveva suscitato la tua curiosità.
Hai provato a farti gli affari tuoi, l'hai fatto davvero. Sei sicuro che un assassino non ti avrebbe preparato un pasto di cinque portate, quindi sai, logicamente, non hai motivo di preoccuparti per il rumore nella tua cucina. E sai, che se Kazutora avesse voluto dirti cosa stava facendo, l'avrebbe fatto. Quindi, hai il rispetto come sua devota fidanzata di restare a letto e fingere che di là non stia accadendo nulla .
"Figlio di puttana ". Un altra imprecazione. Di sicuro hai sete, però. E sai che un assassino non ti ucciderà, ma la disidratazione potrebbe. Che male c'è a bere qualcosa, giusto? E se ti capita di incontrarlo in cucina, beh potrai dire che avevi sete, facile no?.
I tuoi piedi arrancano lungo il legno del pavimento era freddo, in contrasto con il tepore con cui ti eri svegliata. Camminasti lentamente, bilanciandoti sulle punte dei piedi il meglio che potevi, cercando di evitare qualsiasi scricchiolio delle assi del pavimento. La tua testa sbirciò da dietro l'angolo che portava in cucina, e devi aver confuso le vacanze perché giuri che il tuo cuore è cresciuto tre volte alla vista di fronte a te.
In tutto il suo splendore, il tuo ragazzo era curvo su una ciotola, il braccio nudo con una manica arrotolata mentre frusta qualcosa con la mano. Ha i capelli tirati come piacciono a lui, come piacciono anche a te, e indossa uno dei tuoi grembiuli di casa. Sembra che faccia parte della cucina, a parte il terribile disordine intorno a lui e l'evidente lotta sul suo viso.
"Cosa stai facendo, Tora?" Sobbalza per la sorpresa e nel processo versa della farina sul piano d'appoggio.
"Tu... non stai dormendo."
"Stavo dormendo."
"Stavi dormendo." Si spegne di nuovo, annuendo lentamente con la testa. "Aspetta, merda, ti ho svegliata?"
"No, non preoccuparti." Ti avvicini di un passo a lui, distinguendo più chiaramente i prodotti da forno che aveva sparso intorno a lui. "Bisogno di aiuto?"
"No! Ebbene, allora no.» Sospira, una risatina leggermente sconfitta lo lascia. "Volevo cucinarti i biscotti per Halloween, quindi se li fai tu non li farai davvero per te." Il suo sorriso era leggermente imbarazzato, guardando la sua espressione hai pensato che si sentisse leggermente a disagio per non essere riuscito a preparare quei biscotti . Poi il forno suona.
"Oh, Dio, non guardare quelli." Mise giù la ciotola con l'impasto, i allunga la mano verso un guanto da forno mentre ti avvicini a lui, inclinando la testa per guardarlo mentre mette la teglia sul fornello. Calde e fumante e un po' bruciate ci sono tre file di biscotti di zucchero a forma di zucca leggermente deformati. "Sì, sono un disastro." Geme nel guanto da forno, il calore del forno e il semi-imbarazzo gli scaldano le guance.
"Non peggio del piano di lavoro." I tuoi occhi rimangono fissi sui prodotti da forno davanti a te, la battuta sarcastica manca di ogni energia. Ci sono un paio di ciotole sulla destra, che onestamente non sei sicura di non aver notato prima, piene di glassa e un assortimento di colori.
"Fai anche questo?" Ti avvicini, il corpo vicino al bancone quando lo senti prendere posto dietro di te, sbirciando la glassa dietro il tuo collo.
"Mhm, è crema di formaggio però, non crema di burro." Immergi un dito nella crema, portandolo alle labbra e succhiandolo dalla mano. Canticchi dopo, al gusto e alla sua testa che cade sulla tua spalla.
"Va bene. Vuoi guardare qualcosa e poi glassarli insieme quando si sono raffreddati?"
"Ma voglio farcela..."
"Per me ce l'hai già fatta. Decoriamoli insieme, ok?" Per un secondo calò il silenzio.
"Possiamo guardare The Nightmare Before Christmas?" Sorridesti alla sua domanda, sollevandolo temporaneamente da te solo per voltarti verso di lui. Le tue mani armeggiano per slegare il grembiule da dietro la sua schiena, facendo segno di toglierglielo dal collo.
"Certo, ma quello è un film di Natale." Raccogli un'altra cucchiaiata di glassa, mettendola in bocca mentre passi davanti a lui per dirigerti in soggiorno.
"Si tratta letteralmente di Halloween Town." Si siede quello che potrebbe essere considerato troppo vicino a te, appoggiandosi a te dopo aver afferrato il telecomando.
"Il film è ambientato durante il Natale, Kazutora." I biscotti hanno un buon profumo, e lui è ancora un disastro e ora potresti esserlo per associazione. I tuoi occhi si fanno pesanti quando accende la TV, ma ti assicuri di mantenerli concentrati.
"Ma certo, se ti rende felice, ti mentirò e farò finta che sia un film di Halloween."
Beh non c'è molto da dire, alla fine dopo dieci minuti di film entrambi vi addormentaste.
