The anon ask, tho whom I give full credits for the prompt -
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Quando Simone ha iniziato ad aver bisogno degli occhiali, Manuel ha perso la testa. Ha insistito per accompagnarlo a sceglierli, eppure s'è ritrovato ad essere il più indeciso dei due e non è stato di alcun aiuto, ma Simone ha preferito così, che vederlo così preso da una semplice montatura ha mandato ai matti anche lui.
Manuel, di contro, la chitarra la suona da anni. Ha imparato da solo, un po' per noia, un po' per divertimento, e nel mentre ha scoperto una piccola passione. Ha per Lei le cure più attente, ch'è la stessa che aveva al liceo, la stessa che s'è trovato tra le mani per caso, e che porta i segni del tempo passato- il bordo cassa scheggiato, i bordi consumati, disegni, adesivi, momenti che, in qualche modo, gli hanno scandito la vita.
È un'abitudine nuova, quella d'accompagnarsi a vicenda nelle giornate di pioggia, Manuel accorda la sua chitarra, Simone mette sù i suoi occhiali.
Mentre sfoglia le pagine assorto, la voce di Manuel gli arriva alle orecchie, graffiata quel che basta per sciogliergli il cuore:
"Sei tanto bello Che neanche tu lo sai, eh.
Vivi senza inibizioni Senza fili di padroni Gli occhi un poco lucidi Sei bello Perso dietro a quegli occhiali Grandi e grossi come due fanali Gli occhi sempre lucidi Sei bello"
E Simone sorride, arrossisce come se avessero ancora sedic'anni, come se non fossero sposati, come se Manuel non lo ricoprisse d'amore ogni giorno.
"Hai cambiato 'na canzone di Grignani solo per me?"