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"T'ho detto che un cane non lo voglio Manu. Casa è piccola e non teniamo il giardino."
Manuel si limita a fissarlo, a guardarlo malissimo, che lo sa che Simone sta solo accampando scuse, che il suo unico scopo è convincerlo a prendersi in casa uno di quegli esseri malvagi e malefici.
" Simò, vedi che io n'so cretino- e nun me guardà così- 'o so che stai a fa così perché voi n' figlio del diavolo in casa".
"Già lo tengo, si chiama Manuel".
"Motivo in più per prende n'cane allora!"
"Ma come, nemmeno una reazione piccolina piccolina?"
Manuel scuote la testa con fermezza, i ricci che rimbalzano un po' dovunque, poi incrocia deciso le braccia al petto, "Simò, questa è na cosa seria"
"Ma perché vuoi un cane?!"
"E tu perché vuoi un gatto?"
Simone si stringe nelle spalle, " Che ti devo di', c'avró n'debole per gli esserini diffidenti e perennemente incazzati".
---- A Simone i gatti ricordano Manuel, a Manuel i labrador ricordano Simone.
