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E s'impone di guardarlo da lontano, di mantenere le distanze, ma bastano un paio di mesi con Simone per esserne completamente conquistato.
Simone e i suoi sorrisi,le sue camicie chiare e a maniche corte, i suoi libri di fisica e le sessioni di piano, le dita lunghe sui tasti, la pelle delicata. E la sua voce dolcissima e quel carattere che fa infuriare Manuel ma che allo stesso tempo lo fa impazzire.
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"Manuel, vieni qui, non serve che resti in piedi, siedi accanto a me", e le letture in giardino diventano pic-nic, e Simone legge per lui, e il vento gli scompiglia i ricci e Manuel s'è innamorato ma non lo sa quando è successo.
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"E inutile che mi guardi così, n'te ce posso porta', o sai".
"E pensare che quando sei arrivato mi davi del lei, adesso parli anche in dialetto".
"Che è, ce dispiace a sua maestà?"
Simone sorride, scuote la testa, "no, no. Però voglio fare un giro in moto-"
"T'ho già detto che-
" E se ti prometto che mi tengo stretto stretto? "