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Il volto delicato di Simone è accaldato tra le sue mani.
Manuel gli accarezza le guance con entrambi i palmi; Simone è in affanno, a metà tra la ragione e l'esser perso nella sua testa mentre cerca di farsi il più vicino possibile a Manuel.
Le ginocchia gli scivolano sui cuscini del materasso e Simone si lamenta, allora Manuel gli afferra i fianchi e l'accompagna con lentezza su di lui- "Amore, ti ricordi che non ti devi muovere, sì? Devi stare fermo, te lo ricordi? Ce la fai?"
Simone annuisce e respira velocemente, le sopracciglia contratte nello sforzo d'accogliere Manuel dentro di sé.
"Simone", Manuel gli accarezza la schiena ancora coperta dalla felpa, gli bacia una spalla, "Simone, mi servono le parole. Ce la fai? Che colore?"
"Ce la faccio, ce la faccio Manu- verde".
"Va bene amore, bravissimo, sei bravissimo. Adesso restiamo un po' così, mh? Stai buono buono qui, e se qualcosa non va me lo dici subito".
Simone l'ascolta distrattamente, troppo occupato a godersi la sensazione di Manuel così a fondo dentro di sé. Gli rivolge un lieve cenno d'assenso e cerca la posizione più comoda, accoccolandosi contro il petto del più grande che intanto gli accarezza i capelli, "va bene così? Stai comodo così Simo'?"
Simone annuisce e il naso sfrega contro il petto di Manuel. Il suo profumo lo stordisce, Manuel lo stordisce, le sue braccia e il suo cazzo affondato nello stomaco. Chiude gli occhi e si lascia andare completamente contro di lui.
" Bravo amore, lasciati andare, ci sto io qua".
Ti sento, vorrebbe dirgli, ti sento ovunque.
Ma non riesce già più a parlare, allora si stringe attorno a Manuel e riceve in cambio un gemito roco che gli scalda il petto.
E dovrebbe essere disarmante, quanto si sente al sicuro, quanto si sente protetto invece che a disagio, ma le braccia di Manuel sono caldissime e Simone non riesce proprio a interrogarsi su problemi del genere quando il benessere l'avvolge.
Il tempo scorre libero e Simone neanche se ne accorge, il profumo e il battito del cuore di Manuel lo cullano assieme alle sue carezze sulle cosce, e quando la sua voce lo richiama Simone si sente stordito, "andiamo a letto amore?"
