150. I'm Home Already.

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"Mi manchi Manu, mi manchi sempre quando non ci sei, però quando ci sono le stelle io ti penso sempre, perché noi le guardiamo assieme, e quando ci sono le stelle ti sento sempre un poco più vicino lo sai? Pure tu le guardi solo con me le stelle?"

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"Mi manchi Manu, mi manchi sempre quando non ci sei, però quando ci sono le stelle io ti penso sempre, perché noi le guardiamo assieme, e quando ci sono le stelle ti sento sempre un poco più vicino lo sai? Pure tu le guardi solo con me le stelle?"

Manco le vedo le stelle se non ci stai tu affianco a me a farmele guarda', Simo'.

Che le ha sentite rimbombargli nella testa e nel petto quelle parole, con la voce carezzevole di Simone ad avvolgergli le meningi e la schiena e il cuore, che gli fanno male eppure così bene, e che Simone ce lo deve avere immediatamente tra le braccia per saperlo al sicuro e sentirsi bene, che rischia di scoppiare in un pianto isterico perché Simone non gli risponde e continua a farlo preoccupare.

"Simone dove cazzo stai, per favore"

"Luca dice che stiamo vicino casa, ma casa mia non è qua vicino e nemmeno la tua Manu, non lo so di che casa parla".

Luca è un pezzo di merda, vorrebbe rispondergli, a Luca ci penso io quando ti trovo Simo', magari lo meno, magari lo lascio a terra, che sicuro ti sta toccando e nessuno ti può toccare.

Ma non può rispondere a quel modo, che l'attenzione di Simone continua a sfuggirgli e a lui serve quella cazzo di posizione per andarselo a prendere.

Ma Simone smette di rispondergli e il panico sale, e l'unica cosa che gli resta da fare è sperare che ci siano nuove storie sull' instagram del più piccolo.

Da quelle alla fine riesce a capire dove cazzo sta, sbattuto in culo al mondo in un localetto per fighetti con le bottiglie attaccate al soffitto e la coca che gira a palla.

Prende la moto, che potrebbe prendere l'auto e assicurare un posto comodo a Simone, ma a Roma il traffico è un bastardo e Simone sono già dieci minuti che non risponde e chi cazzo lo sa che sta succedendo e il cuore gli martella in gola e gli viene da vomitare e non gli va di rischiare di perdere tempo.

E quando arriva neanche si cura di sistemare per bene la moto,  i soldi per l'ingresso quasi li butta in faccia al povero ragazzo all'ingresso che non ha nessuna colpa se non quella di frapporsi tra lui e Simone.

E il locale è un inferno, è strabordante di gente in ogni dove, ammassata a ballare e a fumare e la musica è assordante.

E di Simone non c'è traccia da nessuna parte, e Manuel sente d'impazzire e ci mette un botto a trovarlo, seduto di sbieco addosso a uno stronzo tirato a lucido che gli stringe una coscia e gli ha pure infilato una mano sotto la maglia mentre Simone quasi dorme su di lui, che l'alcol non l' ha mai retto ma da dopo l'incidente è pure peggio.

Che Manuel si chiede come cazzo c'è finito Simone a quella festa, perché non gli ha detto niente, perché non s'è fatto accompagnare da lui.

S'avvicina a falcate, si fa largo a spallate tra la folla e Simone deve vederlo arrivare, tra le palpebre schiuse, perché gli sorride, si sporge verso di lui che quasi gli pare un angelo, ch'è pure vestito di bianco e solo a vederlo Manuel quasi si placa, ma quello stronzo che lo stringe rafforza la presa sulla sua coscia e la mano la sposta pure più in alto, più verso l'interno, e la vista di Manuel s'annebbia, che Simone le cosce le stringe.

E glielo strappa via dalle braccia e Simone segue il suo volere senza storie, gli barcolla un po' contro il petto e  Manuel ha da reggerlo allora, con un braccio attorno alla vita e l'altra mano al centro della schiena.

E mentre Luca sbraita Simone gli strofina il naso sul collo, "sei qui".

E Manuel vorrebbe tanto, tantissimo, prendere quel bastardo a pugni, ma Simone è stanco, è morbido e caldo e pure ubriaco, e gli si fa così tanto vicino che pare voglia salirgli in braccio, e Luca alla fine non conta un cazzo rispetto a quello di cui ha bisogno il più piccolo.

Allora gli bacia un sopracciglio e lascia lì le labbra a riposare, inspira il suo profumo per rassicurare entrambi e gli accarezza i ricci.

"Sono qui".

Sono sempre qui, ci sono sempre per te, non ti lascio mai più cazzo.

L'accompagna fuori che ancora lo stringe e si toglie il giubbotto, che quello di Simone non è riuscito a trovarlo, per avvolgerci dentro il più piccolo.

L' aiuta a salire in moto e stringe le mani d'entrambi sul suo stomaco, "ti devi tenere Simo', hai capito? Tieniti a me, tieniti forte".

E Simone contro la sua schiena annuisce piano, "mi tengo sempre a te Manu, io mi tengo sempre a te".

E forse Simone ha deciso di porre fine alla sua vita e alla sua sanità mentale, ha deciso di trasformarlo in zucchero sciolto e lacrime isteriche, e prima di partire Manuel non riesce a non portare una di quelle mani grandi e delicate alle labbra, che gli pare un peccato, che quella pelle è tanto morbida e le sue labbra sono ruvide e indegne.

"Perché tu sei tanto bravo, è vero Simo'? Così bravo, sei sempre bravo per me. Tieniti stretto, ti porto a casa".

E Simone si accoccola di nuovo contro di lui, mormora il colpo di grazia in dolci parole che gli si infrangono contro la  schiena, "sono già a casa Manu".

....

:)?

Comunque Simone addosso c'ha na roba tipo questa :

 Comunque Simone addosso c'ha na roba tipo questa :

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