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Forse è stato a causa delle gambe scoperte di Simone intrecciate con le sue.
Oppure il modo che ha di sporgersi verso di lui, quella luce furbetta che gli illumina gli occhi subito prima d'ellennesima risposta sarcastica, le fossette che decorano le sue guance, i riccioletti, il petto nudo.
Forse è stato Manuel stesso ad aver osato troppo, trasformando i pizzichi in carezze lievissime prima d'allontanare le mani dai fianchi di Simone, giusto per sentire la morbidezza di quella pelle.
Forse è il modo in cui Simone s'abbandona su di lui, come ride sul suo petto, come gli si arrossano le guance, come risulti terribilmente tenero con quello spazietto tra i denti.
Fatto sta che i pantaloni ormai sono stretti, l'evidente erezione terribilmente vicina alla coscia di Simone, che lo guarda ignaro con quegli occhioni giganti e le ciglia lunghissime.
Manuel vorrebbe tanto sprofondare, sciogliersi, dissolversi nell'aria, diventare un tutt'uno col materasso.
Ma non può, e deglutisce a forza e le guance gli si arrossano.
"Manuel?"
"Eh"
"Manuel, guardami n'attimo".
"Mh?"
E forse Simone ignaro non lo è davvero, che in quegli occhi c'è tutto fuorché innocenza, e una delle sue cosce scivola piano tra quelle di Manuel, "Sì?"
