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Manuel, perché non riesce a sopportare l'idea che Simone sia arrabbiato - o peggio, triste- quando lui ha la possibilità di fare qualcosa a riguardo.
Ché Simone è il suo punto debole, e Manuel lo sa che ha preso a viziarlo, ma non riesce a farne a meno. È poi Simone quando è triste s'abbraccia da solo, e quando litigano è sempre triste, che sia per senso di colpa o perché c'è rimasto male.
S'accuccia sul letto e preme forte forte la guancia contro il cuscino, stringe le braccia attorno al suo torso e fa finta che ad abbracciarlo sia qualcun altro, che lo faceva da quando era bimbo, e a Manuel ogni volta fa tanto male il cuore, che non lo sa quante volte Simone è finito a consolarsi a quel modo per colpa sua, in passato.
Allora sguscia zitto zitto in camera, e s'affianca a Simone sul letto, e piano piano lo convince a girarsi verso di lui, a farsi abbracciare. E s'è stato Manuel a sbagliare, gli sussurra infinite scuse tra i riccioletti, alternando le parole a piccoli baci.
Simone invece, che ogni volta si trova ad affondare il naso contro il petto di Manuel, quando sa ch'è stato lui ad esagerare, stringe la maglietta del maggiore tra le dita e lì mormora piano.
"Manu, Manu, mi dispiace".
"Anche a me Simò, anche a me".
"Mi- tu non- tu resti con me, sì?"
"Sempre."
--- Ormai ogni titolo è una canzone. Certo, non pensavo tarzan, ma che je dici a masto Elton John?
