capitolo 9

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Ormai è passato un mese da quando ho cominciato la mia avventura.

Ho lavorato con Pino, siamo diventati stra amici. Aveva solamente bisogno di rivedere il suo cane per poche ore. Dopo di lui ho chiesto di fare quasi tutti i giorni, sentivo che ne avevano bisogno.

Ho lavorato con Naditza, una ragazza che si è fatta arrestare pur di sfuggire al matrimonio con suo cugino. Non è per niente una criminale, voleva ribellarsi a un ordine ridicolo della propria madre. Ho lavorato molto sulla parte morale con lei, ha l'ansia di uscire dal carcere perché non vuole sposarsi con suo cugino solo per soldi.

Ho lavorato con Gemma, il suo fidanzato la violentava e lei ne è rimasta quasi traumatizzata. Gli ha sparato e secondo me ha fatto bene. Abbiamo lavorato molto su questo aspetto, lei da quella volta non voleva più innamorarsi, aveva paura di ogni relazione ma pian piano siamo riuscite a migliorare.

Infine con Silvia, aveva la cocaina per inganno del ragazzo che frequentava. Da quel momento non si è più fidata di nessuno. Inizialmente ho iniziato a farla fidare di Anya, facendole fare delle cose bendata. Col il tempo ha imparato a fidarsi pure di me e ora quasi di tutte le ragazze.

Ogni ragazzo ha i propri problemi e io sono qua apposta.



-Bene Cà, oggi mi hai stupito davvero tanto. Spero che tu abbia capito il motivo di questo "gioco" di oggi- dissi mentre rientravamo dal campetto. -ci ho messo a capirlo ma si, grazie, non vedo l'ora di raccontare tutto a Nina- disse. Appena la nominò i suoi occhi si illuminarono.

-mi piacerebbe fartela conoscere un giorno- mi disse mentre ci sedevamo e Anya si sedeva accanto a lui. -e io non vedo l'ora- dissi.

-Sai... amo tantissimo Nina, sento che è la donna della mia vita-.

Abbiamo parlato tanto di lei, ogni volta lui aveva il sorriso e gli occhi brillanti. Deve essere proprio innamorato.

-ma tu Gaia invece? Sei fidanzata?- mi chiese di punto in bianco. -si, da quasi 1 anno e mezzo- dissi e pensai ad Ale. Automaticamente il sorriso si creò sul mio viso. -sei proprio innamorata- mi prese in giro. -mi sa proprio di si-.

Scherzammo un po' e poi mi alzai.

-io ora devo andare, ci vediamo Cà- lo abbracciai -ciao belle- uscì dalla sala e andai dritta dalla direttrice.

-allora, un altro cervellino messo a posto?- mi domando scherzosa mentre mi sedevo. -si dai- -racconta un po' cosa avete fatto- disse porgendomi una tazza di caffè che accettai volentieri. -abbiamo parlato tantissimo di Nina, questa cosa è stata fondamentale. Poi abbiamo fatto delle specie di giochi per fargli capire bene il motivo del perché fosse qua. Non riesce a metabolizzare la situazione ancora e quindi anche su questo aspetto abbiamo lavorato- raccontai tutto quello che avevamo fatto con il sorriso. -poi adoro il fatto di legarmi ogni volta, mi fa sentire bene- -ti capisco, è bellissimo poi il rapporto che stai creando, soprattutto con Pino, siete bellissimi- sorrisi alla sua affermazione.

-Visto che hai concluso il percorso con Carmine, con chi vorresti cominciare Lunedì?- mi domandò, riflettei a lungo... ne ero sicura che volevo farlo? O forse meglio aspettare?

-so a cosa stai pensando, è difficile scegliere se farlo o meno. Ti averto, con lui c'è me sarà da lavorare, forse molto più di una settimana- mi disse rassicurante. -non serve che mi rispondi ora, puoi farlo anche domani, ok?- mi disse -va bene grazie mille- lei mi sorrise. Quel sorriso che ti tranquillizza.

Uscì e visto che i ragazzi erano nella piazza andai a salutarli.

-ue Gaia- mi salutò Pino con un abbraccio. -ciao bello- ricambiai senza esitare.

Guardò alle mie spalle prima di allontanarsi. MI girai  e li ritrovai alle mie spalle. -buon pomerigge piccrè- mi salutò lui con il suo tono fastidioso -Edoa te aggio ritte e smetterla e chiamarmi cosi- sbuffai -pecche' è accussi' belle comme nome?- si intromise Ciro. -tu staij zitto coglione- dissi di botto. 

Edoardo guardò Ciro che aveva assunto uno sguardo abbastanza arrabbiato.

Mi si avvicinò ma decisi che non mi sarei spostata. Era letteralmente a 5 centimetri da me. Solo ora notai che era abbastanza più alto di me. Mi mise due dita sotto al mento sollevandomelo leggermente. Incastrò i suoi occhi nei miei.

-comme te permetti e darmi del cogione eh?- mi sussurrò toccandomi quasi le labbra -me permetto- dissi con lo stesso tono di voce. -putesse sbatterti contro chillu cazzo e muro annanze a tutte, staij attenta gajarella- gli presi il polso della mano che mi toccava -e tuoi giochetti nun funzionano cummico me spiace- gliela spostai di scatto facendolo rimanere di sasso.

Si allontanò di qualche passo -seje testarda gajarella- un sorrisino spuntò sul suo volto. -so' nata accussi' Ricci- i due si scambiarono uno sguardo prima di sorpassarli per andarmene. -ce se' vere lunedi piccrè!- mi urlò Edoardo.

Tornai a casa ancora scossa dall'ultima scena.

-oi Gaia, tutto ok?- mi chiese Riccardo vedendomi strana. -si, sono molto stanca, oggi abbiamo lavorato molto io e Carmine- dissi buttandomi sul divano.

-noi andiamo, torniamo domani mattina tardi- disse Francesco uscendo. -dove andate- chiesi -a dormire da Tommy, notte bellissima- mi lasciò un bacio sulla guancia prima di uscire.

Mandai un messaggio veloce a Roberta di dirle di venire a dormire da me in pochi minuti fu a casa mia.

-ciao bellissima- mi saltò addosso -ehy, oh ordinato MC- dissi mentre la facevo sedere sul divano.

Fino all'arrivo della cena ci preparammo per la sera.

-oh gaia, tutto bene? Sei strana- di domandò -no, devo dirti una cosa- dissi -spar..- Suonò il campanello. -vado io, tu aspettami in camera. -

Andai in camera mettendo su una serie qualsiasi per intrattenimento mentre aspettavo Roby.

-eccomi- disse entrando con le buste del MC. Ci servimmo.

-ok, vai dimmi sono a tutto orecchie- disse accomodandosi. -allora... tu sai che io ho questo lavoretto all'IPM- dissi -eh si, nulla di male giusto?- mi disse lei prendendo una patatina. -il problema non ve l'ho mai detto in realtà- dissi -cioè?- stava morendo d'ansia.

-dentro ci sta Ciro Roby- lei quasi si strozzò con una patatina. -Ricci!? Ciro Ricci?- io annuì lievemente -ma sei pazza? Quello potrebbe ammazzarti da un secondo all'altro- sbottò in piedi. -no Roby per favore non dirlo a nessuno, soprattutto a Franci e Riki- lei si risedette -ma perché non vuoi?- mi domandò -Sto creando un bel rapporto con tutti, non voglio lasciare ora. E poi voglio aiutarlo Roby, non è cattivo, così come Conte- dissi accidentalmente il cognome. -Gaia ma sei fuori? Dentro quel carcere ci stanno i figli dei peggio Boss e tu voi stare lì?- mi domandò impanicata. -si Roby, stai zitta però- la supplicai.  -va bene sto zitta-.

Per tutta la sera scherzammo e ridemmo.


Direttì💕

Lo farò

AMORE PROIBITO {Edoardo Conte}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora