capitolo 10

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Oggi è Domenica, e insieme al Giovedì è il mio "giorno libero".

Mi svegliai con accanto Roberta spiaggiata come una balena.

La scuotei bruscamente. -Roby, Roby che ore sono- chiesi con voce rauca. -cazzo ne so, saranno le 10- disse lei.

Presi il telefono e insieme alla notifica della direttrice avevo 3 chiamate perse da mamma e 5 suoi messaggi.

vita mij❤️‍🩹🫰

Ho lasciato le chiavi in casa

Gaia mi aprì?

Dormi ancora?

fanniente ho chiamato Franci

pigrona mia haahaha

Dopo all'incirca mezz'ora decidemmo di alzarci.

-buongiorno- dissi barcollando con gli occhi a panda. -ciao ragazze- ci salutò lei. -ciao Mary- la salutò Roberta prima di andare a sbattere contro la porta. -che ore avete fatto sta notte? Sembrate zombie- scherzò servendoci dei pankake. -forse le 3, massimo le 4- dissi appoggiandomi al tavolo. -Gaia, erano le 7 quando ci siamo addormentate- spuntò Roberta. -grazie a dio oggi è domenica o per andare al IPM se no non stavi in piedi- disse lei pulendo la cucina.

-comunque scusa per sta mattina- dissi riferendomi alla porta. -tranquilla, almeno tuo fratello ha sempre la suoneria- disse lanciando la spugna nel lavandino. -lebron james spostati proprio- il biondo spuntò dal salotto. -almeno io so fare canestro- lo prese in giro mia mamma.

-Roby, noi oggi andiamo al centro commerciale per prendere delle cose, vieni con noi?- gli propose mia mamma e lei accettò subito.

-resta pure a pranzo- disse lei. 

Per il resto della mattina parlammo tantissimo tutti e cinque mentre preparavamo il pollo e patate per pranzo.

-Gaia! Cosa stra cazzo avete fatto in camera vostra!- Sentì urlare RIccardo dalla mia camera. -I termini!- lo rimproverò mia mamma. -abbiamo mangiato MC!- risposi io. -si ma ci sta la merda sul letto, pure la salsa avete rovesciato!- disse lui e intravidi le lenzuola volare fuori dalla mia stanza. -ops- risi io. -Gaia la prossima volta usa una tovaglia- disse mia mamma -si va bene- risi di nuovo io.

Finito di mangiare io e Roberta decidemmo di salire per prepararci. 

-Io metto questi e questa- dissi lanciando sul letto un paio di ciclisti neri e una maglia over size bianca con un immagine del mare davanti. Ci abbinai il cappello della New York nera e le af1 con le calze alte.

Roberta invece mi prese dei jeans neri corti e una maglietta over size anche lei ma nera e le vans basse.

-andiamo?- dissi mettendo il guinzaglio ad Anya. Mia mamma prese le chiavi della macchina e andammo tutti e 5 al centro commerciale.

-noi tre andiamo in giro ai negozi, voi fate quello che vi pare- disse ironica mia mamma ai fratelli ma loro se ne andarono seriamente.

-io direi, passiamo a prendere qualche vestito, sta arrivando l'estate e non ho vestiti- dissi io.

Girovagammo diversi negozi fino a trovarne uno di soli vestiti.

Io ne presi 3:

Un tubino rosso fuoco fino a metà coscia con la gonna incrociata e le spalline strette

Un altro tubino blu acceso con una sola manica poco più corto di quello rosso. Dietro aveva tutta la schiena scoperta.

Infine un ultimo nero, con uno spacchetto piccolo a sinistra che si chiude al collo.

-che ne pensate?- chiesi facendo una piroette davanti alle due donne con addosso il tubino nero.

-adoro, comprali tutti e tre- disse Roby.

Lei aveva preso 4 vestiti:

Uno lungo fino a terra boreux, un lungo spacco a sinistra, uno scollo a cuore e una specie di cintura in vita.

Un tubino bianco semplice con a schiena scoperta.

Un altro tubino corto verde militare che faceva vedere metà tetta.

E infine uno con la gonna morbida fino alle ginocchia color pesca.

-Sei una favola tesoro- disse mia madre.

Lei invece aveva preso solo un vestito bianco lungo con gli spacchi su entrambe le gambe, molto stretto in vita che abbinò a dei tacchi a spillo argentati.

Facemmo altri giri per diversi negozi prendendo pure il gelato come delle bambine.

Ero davvero felice di quella giornata, con le mie donne preferite.


AMORE PROIBITO {Edoardo Conte}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora