capitolo 65

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POV'GAIA

Bussai alla porta aspettando che Nina venisse ad aprirmi.

Immediatamente la donna aprì, era più bella di quello che ricordavo, i capelli neri gli arrivavano ormai poco sopra al sedere, ma gli occhi erano rimasti gli stessi.

Appena mi vide sorrise. -Gaia- mi strinse in un caloroso abbraccio che non esitai a ricambiare.

-Nina, come stai?- gli domandai mentre mi stava invitando ad entrare in casa sua. -bene, te all'IPM come va? Novità?- -in realtà si, ma te le racconto con calma- ridemmo e poi ci dirigemmo nel salotto.

Al centro ci stava il box di Futura, la bimba era seduta al suo interno che giocava con le costruzioni di gomma.

-Futura- la chiamai con gli occhi a cuoricino, la ragazza la sollevò per poi darmela in braccio. -come sei bella, sei cresciuta molto piccola peste- la bimba rise mentre giocava con la mia collana arrotolandosela sulle dita.

-è felice di rivederti- disse lei raccogliendo il ciuccio che le era caduto. -e io sono felice di rivedere voi due- le sorrisi.

CI sedemmo sul divano mentre facevo il cavalluccio con le gambe alla dolce bambina.

-allora? Cosa ha detto Carmine appena vi ha visto?- gli domandai, era passato prima di me, aveva detto che in mattina presto sarebbe passato, poi sarebbe andato dalla sua famiglia ma il pomeriggio l'avrebbe passato con loro due.

-si è messo a piangere appena ha visto la bambina- i suoi occhi si illuminarono. Sono davvero molto innamorati tra di loro e io non posso che essere super felice per loro.

-ma tu che mi racconti sentiamo- si sedette a gambe incrociate puntandomi gli occhi addosso. 

-che dire, sai Edoardo no? Conte?- lei spalancò gli occhi. -allora è vero quello che dice Carmine- la guardai interrogativa. -mi ha detto che vi siete baciati, e non solo una volta- lei rise. -non sa farsi gli affari suoi quel ragazzo- mi sbattei la mano sulla fronte divertita.

Per il resto del tempo parlammo un sacco, amavo da impazzire Nina, era una ragazza stra dolce e gentile, un pezzo di pane. Poi era molto delicata in tutto, soprattutto a vederla maneggiare con Futura si vedeva che era molto attenta. 

La bambina poi non smetteva di ridere, giocava con i miei capelli e stringeva tra le sue piccole manine le mie dita strattonandole strappandomi solo degli enormi sorrisi.

Poco dopo arrivò pure Carmine.

-Gaia, sei qua pure tu- disse entrando. -eh si- risi. -ciao Amore- i due si salutarono con un dolce bacio sulle labbra. Il mio cuore esplose di gioia.

-dov'è la mia piccola principessina- lui prese in braccio la bimba facendola girare. Lei scoppiò nella sua bellissima risatina. Carmine era al settimo cielo.

-io vi lascio soli- mi alzai dal divano. -come torni a casa?- mi domandò Nina accompagnandomi alla porta. -passa Edoardo- glielo avevo chiesto precedentemente se avrebbe potuto portarmi a casa.

-va bene, ci vediamo presto- ci abbracciammo, poi le lasciai un bacio sulla guancia e uscì di casa mettendomi sul marciapiedi.

Pochi minuti dopo una bellissima, e dico bellissima come il sole, yamaha r1 blu e nera si fermò davanti a me, il ragazzo a bordo si tolse il casco nero. -da quante tiene chesta bellezza- risi mentre mi porgeva un altro casco. Salì dietro stringendomi a lui.

-me l'ha regalata pateme tiempe fa- rispose prima di mettere in moto e sgommare sull'asfalto con uno strido. Per poco non ci ribaltammo.

Mi lasciai trasportare dal dolce cullare della moto sotto di me e il rumore del motore che risuonava nelle orecchie come una melodia.

Il vento mi trapassava i vestiti sfiorando la pelle che rabbrividiva.

Mi strinsi di più al ragazzo non appena accelerò ancora di più sul rettilineo. Venni investita da una sensazione bellissima, di pura libertà, mentre accanto a noi scorreva il mare con le sue imponenti onde.



AMORE PROIBITO {Edoardo Conte}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora