4. Inciso sulla pelle.

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Driin-driin-driin.

Stupida, crudele, distruggi sogni! Mi sveglio spazientita e tiro un pugno alla sveglia cercando di farla spegnere, ma non ci riesco perchè, con gli occhi pieni di sonno, il mio pugno non localizza il punto dove c'è la sveglia e finisco per colpire una foto sul comodino che cade a terra.

Mi sveglio di scatto e mi metto le mani sui capelli. Il vetro si sarà rotto! In realtà non so neanche che foto è, l'avrà messa mia madre...Quella fastidiosa sveglia intanto continua a rompermi i timpani, così le tiro un pugno e questa volta di rompe. Rimango in silenzio per un po'.

"Aaah. Niente sveglia." Dico ad alta voce, soddisfatta della mia epica impresa. Guardo per terra e osservo la foto. La prendo, e quel che vedo rappresentato mi stringe il cuore...Mi scende una lacrima.

Tanti anni prima...

"Ragazzi, il vostro spettacolo di maghi è stato meraviglioso." La donna che mi aveva dato la vita mi venne incontro con un sorriso grande quanto una casa, il che mi fece rendere più fiera di quello che ero prima.

"Grazie, mamma." Dissi, sorridendole.
Tutti ci fecero i complimenti per lo spettacolo che non era andato maluccio, ma qualcosa l'avevamo sbagliata. Dopotutto io avevo solo sei anni, non ero esperta. Mentre i nostri genitori parlavano, Brian mi mise da parte e iniziammo a parlare.

"Siamo stati bravissimi." Si complimentò, tutto contento.

"Già. Sei un mago eccezionale." Gli feci anche io i complimenti, stringendogli le mani e annuendo.

"E tu sei un'assistente eccezionale." Ci abbracciammo.

"Guarda che teneri." Disse la madre di Brian, seguita dalla mia.

"Già. Facciamoli una foto." Propose mia madre venendoci incontro. Ci staccammo e scompigliai i capelli a Brian che sorrise contento.

"Sembrate due fidanzatini!" Intervenne il fratello di Brian, Jerry. Io arrossii per l'imbarazzo e Brian disse: "Lasciaci in pace, siamo solo amici."

"Dovresti vedere la tua faccia in questo momento." Disse il rompi-scatole. Dio, com'era insopportabile.

Aveva i capelli castani e gli occhi marroni, ed era due anni più grande di Brian.

"Su, finitela di litigare.Che ne dite se vi fate una foto tutti e due?" Chiese mia madre.

"...tutti e tre!" Intervenne Jerry presentandosi e mettendosi in mezzo, tra me e Brian.

"Dopo anche con te, prima loro due." Disse lei gentilmente, sorridendogli. Jerry sbuffò e si allontanò. Io e Brian ci mettemmo in posa, lui mi dava un bacio sulla guancia e io lo stringevo tra le mie braccia.

"Siete perfetti!" Disse la mamma di Brian, Jennifer. Noi due ci guardammo e ci sorridemmo.

|fine.

Guardo la foto sorridendo come un'ebete, ma con uno sguardo assente, quasi triste. Ad un certo punto entra mia madre.

"Tesoro, ti devi svegliare oppure ti sveg- Ehi, cos'hai?" Mi dice preoccupata, vedendomi in questo stato.

Le mostro la foto. "Ah," fa come per ricordare sorridendo, "l'ho trovata stamattina in un vecchio scatolone e ho deciso di metterla sul tuo comodino. Ho sbagliato?"

"No, non preoccuparti."

, questa volta hai sbagliato proprio tutto, mamma.

"Credo che non dovremmo più parlarci." Le sue parole rimbombano nella mia mente.

"Ti manca, vero?" Mi domanda, risvegliandomi.

Ho bisogno di te. [#1]Where stories live. Discover now