38. Ho bisogno di te.

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//Leggete mentre ascoltate Mirrors di Justin Timberlake! Buona lettura😘//

"Brian." Lo chiamo ad un tratto.

"Mh?" Risponde, girandosi verso di me.

"Tu hai la ragazza?" Chiedo.

"Eh?" Domanda, stupito.

"Ecco, tempo fa Mike mi ha detto che tu hai avuto problemi con la tua ragazza." Gli spiego, passandomi una mano sulla testa. "È vero?"

"Più o meno." Risponde. Non ci posso credere. Stava con un'altra e non me l'ha detto? Fino ad ora si è sempre comportato come se avesse interesse solo per me, e ora vengo a sapere che era la verità, quella che mi ha detto Mike?

"Cosa? Più o meno? Perchè non me l'hai mai detto?" Lo guardo, disgustata. So che non siamo mai stati insieme, però lui mi ha detto che mi ama, e...non ci capisco più nulla. Mi allontano da Brian; quello che provo è solo rabbia, mica gelosia, vero?

"No, non fraintendere." Sussurra con un piccolo sorriso, unendo le mie mani con le sue. "Ricordi quando Brown ha iniziato a minacciarmi, vero?" Annuisco, "Ecco, siccome non potevo stare con te, anche se alla fine ci trovavamo sempre insieme, ho provato a dimenticarti. Non volevo ti facessero del male, e volevo scordarmi di te." Abbassa lo sguardo sulle nostre mani unite.

La parola 'dimenticare' fa così paura pronunciata da lui: non voglio che mi dimentichi, non vorrei mai.

"Va' avanti." Lo incito, e un brivido mi percorre lungo la schiena quando mi guarda negli occhi.

"Ho provato ad uscire con una ragazza, e-"

"Come si chiama?" Lo blocco con una mano alzata.

"Amy. Si chiama Amy." Risponde, roteando gli occhi. "Dicevo: l'ho frequentata e mi ci sono messo insieme, per vedere se riuscivo a-"

"Dimenticarmi, ho capito." Lo fermo ancora.

"Ecco. Ma non ci sono riuscito. Jacklyn, ti pensavo sempre, giorno e notte, e avevo così bisogno di te...e poi l'ho lasciata qualche giorno fa. Non ce la facevo più a fare finta, volevo solo te." Ammette, e gli sorrido.

"Anche io ho bisogno di te. Sempre." Gli tocco la guancia e a quel piccolo contatto lo sento gemere.

"Volevo farti un'altra domanda." Dico poi, guardando da un'altra parte, ma il mio sguardo ritorna sul suo. Mi guarda come per incitarmi, e continuo a parlare. "Anche le prime volte che ci siamo visti -quando sei tornato-, ti comportavi in modo strano, non erano solo le minacce, vero? Prima di quello, nascondevi qualcos'altro." Affermo, guardandolo negli occhi.

"Di questo preferisco non parlarne." Sbuffa, improvvisamente duro.

"Non ti fidi di me?" La delusione domina il suo volto e abbasso il capo, senza guardarlo. Sono così patetica!

"No, Jack, non volevo dire questo." Si passa una mano nei capelli e sospira, cercando di rilassarsi.  

"E perchè, allora? Tu sai tutto di me, non ti ho mai nascosto niente."

"Ho capito, ma noi non stiamo insieme." Puntualizza.

"Sì, hai ragione. Devo darti spazio. Noi non stiamo insieme e puoi tenerti tutti i segreti celati nel tuo cuore, nella tua testa o ovunque vogliano stare. Scusami." Faccio per alzarmi ma lui mi blocca per il polso.

"Perchè devi fare sempre così? Perchè finiamo sempre per litigare?" Chiede, ripetendo le parole che un tempo gli avevo detto io.

Mi fermo ma non lo guardo. "Forse perché ci tengo, e tu ci tieni, credo." Alzo le spalle e finalmente lo guardo negli occhi, aspettando una risposta da parte sua.

Ho bisogno di te. [#1]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt