7. Litigare, migliorare, litigare ancora.

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Driin-driin-driin.

"No, ancora cinque minuti..."

Driin-driin-driin.

"Uffa!" Brontolo con la voce impastata dal sonno, girandomi dall'altra parte del letto, il cuscino sulle orecchie.

Driin-driin-driin. Il suono si fa sempre più forte.

"Argh!" Tiro un pugno alla mia nuova sveglia più fastidiosa dell'altra e la faccio smettere, infuriata. Iniziamo proprio bene, la giornata.

Oggi non ho nessuna intenzione di andare a scuola. Sapere che rincontrerò quell'idiota mi fa sentire malissimo, sicuramente lo vedrò baciarsi con qualche altra ragazza. E questo mi farà sentire ancora più male...
Ma che dico? Perchè devo stare male? La vita è sua, a me non importa nulla.

"Ehi, Jacklyn, ti svegli oppure no?" Grida mia madre dalla cucina. "Menomale che la nuova sveglia che ho comprato è ancora più rumorosa di prima, l'ho presa apposta per farti svegliare, invece non serve a nulla. Devo venire io?"

"NO," Grido, con un tono di voce fin troppo alto. "mi alzo, mi alzo..." Borbotto poi, alzandomi di scatto.

Cosa c'è di tanto grave per non volere il suo arrivo?

Le sue grida.

Ho detto abbastanza.

Mi vesto, mi trucco, preparo lo zaino che avrei dovuto preparare la sera prima ma che non ho fatto perché non ne avevo voglia e mi precipito a scuola. Appena arrivo, concludo che quello che avevo pensato questa mattina era vero: Brian sta baciando un'altra ragazza diversa dalla mattina scorsa. Devo iniziare ad abituarmi.

Purtroppo devo passare davanti a loro perchè si trovano vicino alla porta del corridoio. Ma mentre mi trovo proprio di fronte a quei due che continuano a baciarsi come se nulla fosse, qualcuno mi ferma.

No, non qui.

"Ehi, Jack!" Urla il mio amico Mike.

"Ehi." Dico con un sorriso più che finto. È un po' più alto di me, molto carino in viso, devo essere sincera.

Ci conosciamo da qualche anno e siamo diventati subito amici. È gentile, molto buono. Solo che non voglio che parliamo qui, non di fronte a loro, di fronte a lui.

"Ascolta, stavo pensando se questa sera potremmo uscire." Chiede, visibilmente in imbarazzo.

"Solo noi due?" Rispondo gesticolando.

Non mi stupisco se mi chieda di uscire insieme: dopotutto è mio amico.

"Sì." Risponde, guardandomi negli occhi.

"Okay, è perfetto." Alzo un po' la voce per farmi sentire da Brian. Okay, sono ridicola, ma se gli importa di me dovrà pur fare qualcosa, no? E poi faccio così perché mi illudo che venga verso di noi e mi porti via.

Ma non succede.

Noto invece con la coda nell'occhio che Brian bacia con più foga la ragazza. Mi dispiace per lei, perché domani la tradirà sicuramente con un'altra. Non vorrei essere al suo posto.

"A che ora?" Chiedo poi, delusa. Devo smetterla di pensare che lui ci tenga ancora a me come un tempo. 

"Ti va bene per le diciannove?" Mi domanda, dondolandosi sui talloni.

"Okay, va più che bene." Rispondo, accompagnata da un sorriso tiratissimo.

"D'accordo, quindi a stasera. Passo a prenderti io, va bene?"

"Sì, a stasera. Ciao." Mi da un bacio sulla guancia e se ne va. Sbuffo e guardo per terra, poi il mio sguardo si posa su quei due che si baciano ancora, e scioccata li passo davanti.

Ho bisogno di te. [#1]Where stories live. Discover now