24. Confessioni.

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//Vi consiglio di ascoltare la canzone Diamond di Rihanna o Say something mentre leggete questo capitolo.
Buona lettura, spero che vi piaccia!❤//

"Mamma, vado sulla collina." La avverto mentre apro la porta in fondo al corridoio per uscire di casa.

"Quale collina?" Intravedo il busto di Mandy -la donna che mi ha dato la vita-, posto in verticale dietro la porta della cucina. Una strana smorfia confusa le si dipinge in volto, mentre cerca di ricordare il posto da me pronunciato prima.

"Quella con cui andavamo con papà, ogni volta che venivamo a trovarlo qui ed abitavamo ancora a Londra." Le spiego velocemente e in tono scocciato.

"Oh, okay." È ancora più confusa di prima, ma acconsente. "Esiste ancora quel posto?" Domanda poi a se stessa, sottovoce.

Faccio finta di non averla ascoltata e mi chiudo la porta alle spalle, ritrovadomi in giardino. Varco il cancello e attraverso la strada per poi andare sulla collina.

Quel posto, ormai, è diventato la mia seconda casa: ci vado quasi sempre e mi sento stranamente bene e a contatto con la natura, anche se ci sono zanzare e formiche di troppo.

Accende in quella piccola parte della mia mente dei ricordi che avevo dimenticato ormai da anni e la nostalgia, in certi casi, mi piace.

Una volta arrivata mi siedo sul prato, riparandomi dal sole che rischia di bruciarmi viva sotto un albero, senza appoggiarmi.

Guardo il panorama: è magnifica la città vista di mattina. Sorrido e chiudo gli occhi mentre un filo di vento mi sfiora e scompiglia tutti i miei capelli. Non posso desiderare di meglio per una giornata così bella. Essere in totale tranquillità, godere il paesaggio e lasciarsi tutti i problemi alle spalle perchè, stando qui, ci si dimentica di tutto.

Oppure no?

In effetti, la persona a cui sto pensando in questo momento e che divide questo posto con me non è mai uscito dalla mia testa, e quel qualcuno è Brian.

E lui, essendo uno dei miei tanti problemi, no, non l'ho dimenticato. Non potrei mai.

Vorrei scoprire il perchè del suo comportamento, dei suoi cambi d'umore e, soprattutto, perchè è cambiato così. Ma come tiro in ballo questo discorso, lui diventa freddo e non mi dice nulla.

Qual è il problema che lo assale?

Sarà per colpa mia? Per la mia partenza?

O per qualcun' altra?

Ci penso su per un po', quando qualcuno mi mette le mani sugli occhi.

"Chi sono?" Sussurra una voce roca che mi fa sussultare appena avverto il piccolo e banale contatto.

Sorrido e mi mordo il labbro.

"Mh...sei per caso il ragazzo che ho visto ieri al bar e che ho invitato qui per un appuntamento?" Scherzo trattenendo una risata.

"Cosa?" Brian sposta le mani, facendomi di nuovo vedere, e mi guarda con gli occhi spalancati.

"Che c'è? Credevo fossi lui." Scrollo le spalle con un finto broncio.

"Jacklyn Robinson." Mi avverte, alzando una mano.

"Stavo scherzando." Rido.

La sua faccia sorpresa diventa più rilassata e poi si trasforma in uno sguardo omicida.

"Non osare più farmi scherzi del genere."

Continuo con la mia risata senza riuscire a fermarmi e anche lui mostra un accenno divertito, ma cerca di nasconderlo.

Ho bisogno di te. [#1]Where stories live. Discover now