47. Eravamo corrisposti fin dall'inizio.

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"Cosa!? Freddie è in ospedale? Sapevo che avrei dovuto venire a scuola, me lo sentivo che doveva succedere qualcosa. È colpa dei miei genitori se non sono venuta, avevano bisogno di aiuto. Vado a trovarlo subito." Mi grida per telefono Betty dopo averle spiegato tutto l'accaduto per telefono.

"Come mai sei così preoccupata? E in che senso 'te lo sentivi'?" Chiedo mentre un sorriso compiaciuto mi spunta sulle labbra.

"Jack, è mio amico. Ovvio che mi devo preoccupare! E poi non lo so, lo sentivo e basta." Sbotta a voce più alta.

"Come va con Kevin?" Le domando, ignorando ciò che ha appena detto.

"Beh, con lui va...abbastanza. Cioè, bene, ma non stiamo insieme." Conclude dopo troppi giri di parole, e il mio sorriso si allarga.

"Quindi ti piace." Affermo.

"Sì, che domande." Conferma a bassa voce. Oggi è troppo agitata. Non l'ho mai vista così.

"Vai a trovare Freddie ora, quindi?" Mi informo.

"Sì. Sto chiudendo la chiamata, ti faccio sapere tutto dopo. Okay?"

In realtà volevo andarci con Brian tra poco, infatti sta venendo qui, ma voglio lasciarli soli. Tanto l'abbiamo già visto questa mattina.

"Okay. A dopo." La saluto e chiudo la chiamata con uno strano sorriso in volto. Secondo me la mia amica è un po' confusa su Kevin, o è solo una mia impressione.

Magari per colpa di Freddie.

Qui gatta ci cova.

Poi ripenso a ciò che è successo questa mattina, mi copro il viso con le mani e scuoto la testa mentre ridacchio da sola. Fortuna che non c'è mia madre: potrebbe prendermi per una pazza.

Andiamo un attimo indietro: non vi ho detto che è successo quando siamo ritornati in classe, vero?

Che sbadata.

Quando siamo rientrati nel padiglione della scuola, il mio ragazzo è andato nella sua classe che si trovava dall'altra parte e ci auguriamo buona fortuna per le possibili sgridate dei professori.

Io e Julie ci siamo fatte forza e siamo entrate. Il professore di scienze, appena ci ha viste, ci ha fulminato con lo sguardo e ci ha chiesto come mai abbiamo fatto tanto ritardo.

Gli abbiamo detto la verità, perché dire una bugia se non siamo entrate per una buona causa?

A quel punto si è arrabbiato e ha iniziato a sclerare dicendo che se era arrivata l'ambulanza e i dottori per prelevarlo non aveva senso andare con lui. Gli ho risposto che è amico mio e di Julie e che eravamo preoccupate, ma lui -secondo me nervoso per conto suo,- ha iniziato a gridare.

E non vi dico le risate.

Quando quel professore grida ci fa morire. Anche perché deve avere una cinquantina d'anni o più, ha una voce stranissima e quando grida sembra...non so cosa sembri, ma fa molto ridere. Ve lo giuro.

A distrarmi dai miei pensieri è qualcuno che bussa alla porta. Corro ad aprire e trovo Brian che si guarda intorno. Poi fissa me e sorride.

"Ehi, entra." Mi sposto per farlo passare e mi supera, trovandosi in corridoio. Dopo essermi chiusa la porta alle spalle lo raggiungo e ci dirigiamo nel salotto.

"Allora, ci andiamo a trovare Freddie?" Chiede, dandomi un bacio sulla guancia.

"Cambio di programma." Affermo, alzando le spalle.

"Eh? Che vuoi dire?" Chiede in tono confuso.

"Ci è andata Betty."

"E quindi?"

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