17 Eppure sentire

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Elisa- Eppure sentire (Un senso di te)


Giò e Michela erano sedute fuori quando videro la luce della camera di Alex spegnersi.

Avevano trascorso la serata in compagnia di due ragazzi carini e simpatici, e, dopo aver bevuto qualche cocktail in loro compagnia, li salutarono e tornarono al bungalow.

Michy non aveva voglia di andare a dormire, per paura di venir posseduta dai suoi pensieri su Alex e il resto, quindi decise di stare ancora un po' sveglia.

Giò, che capiva lo stato d'animo di Michela, in quanto c'era passata anche lei l'estate precedente con quel ragazzo spagnolo che l'aveva illusa per poi usarla come un calzino, decise di farle ancora un po' di compagnia. "Mi dispiace Michy" le disse, sincera, Giò.

"Lo so, Giò, ma non ci possiamo fare niente. E' tutta colpa mia"

Giorgia sobbalzo' "che cazzo dici Micky. E' colpa di Alex, e di nessun altro!" Michela non osava guardarla

"Se io non glielo avessi permesso, ora non saremo qui a parlarne."

Prese il cellulare ed entrò su Facebook. Aveva una richiesta di amicizia da Stefania. Non aveva alcuna voglia di accettarla, ma per curiosità morbosa, lo fece. Tra le prime notizie in bacheca c'era un'immagine in cui era taggato Alex, di lui che sorrideva all'obiettivo. Stefania aveva postato la foto, scrivendo "IO E TE SEMPRE".

Scorrendo nei post di Michela arrivò al giorno in cui Alex l'aveva baciata nel parco. "Sei unica!" le aveva detto ad un certo punto.

C'era una foto di un peluche a forma di orsetto con un bigliettino. La calligrafia era di Alex, Michy la riconobbe subito. "Sei unica" c'era scritto.

Michela chiuse il cellulare e lo lanciò in terra, affianco al pacchetto di caramelle e all'accendino.

Si sdraiò sull'amaca a guardare le migliaia di stelle che immobili la fissavano. "Sono davvero una cogliona" non ricevendo risposta da Giò, si voltò verso di lei e notò che si era addormentata sulla sdraio affianco all'ingresso.

Continuando a dondolare sull'amaca, Michela chiuse gli occhi, e senza pensare più a nulla, si addormentò.

Giò e Michela furono svegliate da una voce di ragazza che urlava da dentro il bungalow dei ragazzi. Subito la porta si aprì e ne uscirono Christian, Matteo,Davide e Alessandro.

Quando le videro fecero un gesto di saluto e Christian si avvicinò. "Che pazza fottuta!" sbottò. Giò, che si era messa a sedere sulla sdraio, lo guardò stranita. "Ma che cazzo sta succedendo li dentro?"

Christian alzò le spalle "Siamo arrivati dalla festa in disco, ci siamo bevuti un paio di birre. E lei all'improvviso è sclerata"

"ragazzi, ma fatela curare!" rispose Giò, guardando il cielo.

Le urla continuarono per una decina di minuti buoni. Non si capiva molto di quello che Stefania sbraitava, ma per un istante, Michela pensò di aver sentito pronunciare il suo nome.

Chris la guardò "Mi sa che ora la discussione si è spostata su di te!"

Michela abbassò lo sguardo.

Non aveva proprio idea del motivo per cui dovessero litigare per lei.

Quando non si sentì più niente provenire dal bungalow, si aprì la porta dalla quale uscì Alex, piuttosto alterato.

Appena vide che i suoi amici erano seduti fuori che lo guardavano, insieme a Giorgia e Michela, li salutò con la mano, facendo un sorrisino imbarazzato. Michy spense la sigaretta che aveva appena acceso ed entrò.

Le faceva male vederlo, e le faceva male pensare che per lui non era stata altro che un divertimento di alcuni giorni.

Lo odiava con tutta sé stessa, ma allo stesso tempo sapeva che non era vero.

"Minchia Da, possiamo entrare o dici che Stefania insulti anche noi?" Chiese scocciato Matteo, che non smetteva di sbadigliare.

"Si, si. Tanto penso che ora come ora provi una vergogna matta di uscire dalla stanza e anche solo guardarvi"

I ragazzi allora si avviarono per andare finalmente a letto.

Anche Giorgia voleva andare a riposare un po' "Buonanotte Daniel"

"Ti prego, dille che le devo parlare!"

La scongiurò Alex.


Giò fu presa alla sprovvista e rimase li ad ascoltarlo.

Cerco' in mille modi di convincerlo che oramai tutto quello che Michela doveva sapere l'aveva visto coi suoi occhi.

Alex allora la prese per le mani, si inginocchiò quasi piangendo e le disse "Ti prego Giò. Ci devo provare."

Giorgia lo guardò esasperata "Va bene Alex, ma sappi che qualsiasi cosa le dirai, lei non ti crederà mai più!"

Giò si era convinta sulla sincerità di Alex, l'aveva visto quasi piangere, inginocchiato davanti a lei. "Ti giuro che io ci tengo davvero a Michela, non faccio altro che pensare a lei." Giorgia si inginocchio davanti a lui e lo guardò, mentre lui abbassava lo sguardo "E io ti giuro che le parlerò".

Lo baciò sulla fronte e rientrò nel bungalow.

Quando Giò entro' nel bungalow, trovò Michy sveglia sul divano con la musica a palla nelle cuffie. Stava ascoltando Elisa. Michy aveva ascoltato migliaia di volte "Eppure sentire", ma non l'aveva mai sentita veramente nello stomaco come in quel momento. Era triste, delusa, sola, ma anche incazzata nera. E quando le lacrime cominciarono a uscire senza controllo, non sapeva quale di quei sentimenti stesse sfogando.

Sobbalzò quando Giò si sedette ai suoi piedi. "Cazzo Giò, mi hai fatto cagare addosso!"

"Devi dargli un momento per parlare!" disse subito Giò. Se ci avesse pensato troppo, sarebbe finita che non glielo avrebbe detto.

Michela scattò su, e la guardò sbigottita, mentre Giò continuava "Mi ha parlato fin'ora e quasi piangeva."

"ah si, e che cosa ti avrebbe detto di così importante da farti cambiare idea sul suo conto Giò?!"
"Quello che mi ha detto, è giusto che te lo dica lui!" disse giorgia alzandosi dal divano.

Prima di aprire la porta del bagno, si girò verso Michela "Se vuoi parlargli ora, credo che sia ancora qui fuori!"

"Vaffanculo, Giò. Andatevene a fanculo te ed Alex".

Quando Giò uscì dal bagno, trovò tutto spento.

Guardò fuori dalla finestra senza fare rumore, e vide Alex che stava fumando l'ennesima sigaretta, seduto sui gradini, da solo.

"Che si arrangino" pensò tra sé e sé Giò, prendendo la via per il letto.


Io sarò sempre quiWhere stories live. Discover now