Io sarò sempre qui

68. My heart will go on

Celine Dion- My Heart Will Go On

"Uh ma guarda che piccioncini!" disse Nico, entrando in casa con Laila.

Era trascorsa una settimana da quando Alex era arrivato, e le cose tra lui e Michela stavano andando  abbastanza bene, anche se davanti agli altri non si comportassero da fidanzati.

A casa di Manu e Titto, la sera prima, Gian non si era fatto vedere. Sapeva che Michy era in compagnia di Alex, e non voleva rovinarsi la serata.

Michy e Alex, inerano andati a pattinare sul ghiaccio, al cinema, a mangiare fuori.

Nico e Laila invece erano stati tutto il giorno a casa dei genitori di lei, con i nonni e gli zii, che non fecero altro che toccare il pancino di Laila, parlare di travagli dolorosissimi e notti insonni trascorse.

"Finalmente un po' di quiete!" sbuffò, mentre aiutava Laila a togliersi la giacca.

"Shhhhhhhhhh, taci, Nico!" lo rimproverò Michy, senza guardarlo. Era accoccolata sul divano con Alex e, con la luce spenta, stavano guardando Titanic alla televisione.

"E' possibile che sto minchia di film ti faccia diventare così odiosa! Manco non lo avessi mai visto! Lo sai vero che le battute son sempre le stesse'"

"Anche le tue, coglione!" lo zittì lei.

Nico sorrise e le diede uno schiaffetto sulla testa, mentre passava. E Alex rise. Quando discutevano, quei due, erano così ridicoli che non poteva far altro che divertirsi.

Mentre Nico si diresse verso la cucina con il cellulare in mano, Laila si sedette vicino ad Alex e Michy, che le fece un po' più di posto sul divano.

Michela e Laila continuarono a guardare il film imbambolate, e ogni tanto qualche "Mio Dio!" "Porca puttana che figo!" Ora piango!" faceva da eco alle battute degli attori. Alex, invece, si addormentò.

Alex fu svegliato dalla voce di Nico.

"Minchia, meno male! Ora posso avere il telecomando?"

"Si, ora si!" rispose Michy soffiandosi il naso.

Era la centesima volta che guardava quel film, e ogni volta era uno strazio.

Sorrise ad Alex, che stava sbadigliando, e si alzò per andare in cucina.

"Chi vuole da bere?"chiese, quando aprì il frigorifero.

"Portaci due birre! Grazie!" rispose Alex.

A me niente, Michy!" urlò Laila.

Bevve un sorso di thè al limone dalla bottiglia e portò le birre ad Alex e Nico. Alex, Laila e Nico erano lì, su quel divano, che guardavano un programma di comici, e ridevano.

Tutto il suo mondo era lì, a pochi passi da lei.

Nico, Alex, Laila, e quella craturina nella sua pancia, erano la sua famiglia.

Michy sentì una morsa di sofferenza nel petto.

Sarebbe mai riuscita a stare così lontana da lui? Avrebbe accettato di lasciarla andare? Come avrebbe potuto vivere le sue giornate dall'altra parte del mondo, dopo che avevano vissuto così tante cose insieme?

E quando la piccolina sarebbe nata, avrebbe sofferto di sicuro, così distante da lui. In un momento così importante, lei sarebbe stata lontana da lui, e lui da lei.

Il suo mondo era lì.

E sarebbe andato a pezzi un'altra volta.

Ma doveva provarci.

"Ehi, trippa! Vieni con noi qui!" le propose Nico, dando dei colpetti con la mano nel posto libero tra lui e Alex.

"No, grazie, vado a letto!" rispose lei, mentre un comico faceva ridere tutta la platea raccontando la prima volta che si era innamorato.

"Certo, tu sei la signorina depressione, e se non guardi programmi strappalacrime non ti diverti!" rise Nico.

"Già!" rispose Michy.

Nel sentire pronunciare quel "Già!" Alex la guardò, e notò i suoi occhi tristi, mentre fingeva un mezzo sorriso.

"Buona notte a tutti!" continuò lei, dirigendosi verso la camera.

Alex la raggiunse poco dopo.

Appena aprì la porta, sentì un singhiozzo, seguito da alcuni istanti di silenzio.

Quando lui si sdraiò affianco a Michy, lei riprese a piangere, inconsolabile.

"Cosa c'è, Michy?" chiese Alex preoccupato.

Lei continuò a versare lacrime sul cuscino. Le faceva male la pancia da quanto stava piangendo.

"Dobbiamo parlare, Alex!" gli riuscì a dire.

"Adesso però prima calmati. Qualsiasi cosa hai da dirmi, vedrai che andrà tutto bene!"

E rimase lì, ad accarezzarle i capelli, finchè lei iniziò a dirgli ciò che aveva deciso.