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Amber rideva appoggiata sul bancone della grande cucina. Kelly la stava rimproverando perchè aveva fatto cadere il bicchiere di coca e rum in terra e vedere la faccia arrabbiata dell'amica mentre urlava, divertiva un sacco Amber.

Non le avrebbe mai riso in faccia così, ma quella sera era in preda all'euforia.

Ok, i discorsi su Michela con Alex non erano stati piacevoli, e non era stato facile per lei fingere di non essere emotivamente coinvolta da lui, ma aver passato un po' di tempo insieme ad Alex l'aveva resa felice.

"Su, su, Kelly, non prendertela !" diceva Amber tra le risate, cercando sotto il lavandino uno straccio per pulire.

"E poi, col casino che c'è in questa casa, ti preoccupi del bicchiere che ha rovesciato Amber?" rise Alex ancora più forte.

"Preferivo quando non vi cagavate. Davvero! Insieme siete insopportabili!" tuonò Kelly, uscendo dalla stanza.

Alex aiutò Amber a pulire in terra, e sorrideva ancora a ricordare quell'immagine di kelly tutta impettita.

"E' simpatica, Kelly!"

"Si- disse Amber- ma se le lega al dito, quindi penso che da oggi tu sia nella sua lista nera."

I due "Quasi-Amici" risero fino al mal di pancia. Alex si ritrovò qualche minuto dopo sul divano di Kelly ad osservare Amber che ballava con le sue amiche.

Come è strana la vita.

Se quella situazione gli si fosse presentata un paio di anni prima, Alex non avrebbe esitato a portare Amber al piano di sopra e scoparsela fino allo sfinimento.

Era molto bella, Amber. Aveva dei lunghi capelli profumati, anche lei.

E aveva un sorriso da lasciare ipnotizzati. Per non parlare delle curve al posto giusto, e del sedere bello sodo. Non l'aveva mai toccato, Alex, ma tutti lo capivano al solo guardarlo sculettare sotto la sua schiena perfetta.

Durante quella festa, Alex, aveva capito che Amber era anche molto gentile e simpatica. E forse, in un momento diverso delle loro vite, avrebbero anche potuto stare bene insieme.

Anzi, in un'altra vita avrebbero potuto stare bene insieme. Perchè la vita che stava vivendo Alex era destinata a Michela.

Qualunque cosa fosse successa, lei avrebbe riempito la sua testa.

In qualsiasi modo fosse finita tra loro, nessuna ragazza avrebbe retto il paragone.

Amber si andò a sedere affianco ad Alex.

"Mamma mia, Alex. " rideva Amber togliendosi le scarpe coi tacchi.

"Beati voi che non vi dovete mettere queste torture ai piedi!" e lasciando le scarpe luccicanti lì per terra, ed Alex da solo, tornò in mezzo alla stanza a ballare, tra le occhiate maliziose di tutti i ragazzi presenti.

In un'altra vita sarebbe stato lusingato di avere una ragazza tanto carina al suo fianco, per l'invidia di tutto il genere maschile.

Ma in quella vita c'era Michela.

C'era sempre e soltanto lei.


Io sarò sempre quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora