82. Ti sento

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Luciano Ligabue Ti Sento

POV ALEX

Arrivo a casa di mamma che è quasi sera. Il viaggio è stato estenuante e ho bisogno di una doccia e un bel letto comodo. Stanotte dormiro' nel letto di Martina, mia sorella, perché è in gita con la scuola. Da domani, invece, dormiro' in salotto, finché non troverò un altra sistemazione.
Mamma mi fa mille domande, e quasi non mi lascia neppure il tempo di risponderle.
Mi chiede dell'America, del Master, dei miei amici, della mia casetta, del clima di Boston, di eventuali fidanzate e di Michela.
Io cerco di essere abbastanza vago nello spiegarle del perché ci siamo lasciati, e lei sembra capire il mio disagio.
"Sul calorifero hai l'accappatoio pulito, e nell'armadio in camera una coperta di lana nel caso non ti bastasse la trapunta sul letto."
La ringrazio, e saluto lei e Enrico, il padre dei miei fratelli, prima di entrare in bagno degli ospiti e starci più' di un'ora.

Non posso credere che siano passati già due anni e mezzo da quando ho iniziato la mia vita in America. Sembra ieri, quando sono salito su quell'aereo pieno di paure e ripensamenti.
Un attimo prima di entrare nella doccia, mi squilla il telefono.
"Ehi, bastardo.Sei arrivato?" Mi chiede Chris.
"Che accoglienza!_rido_comunque si, e stavo per entrare in doccia rompicoglioni."
Lui continua "domani allora lo sai, alle otto e mezza nel locale di Luca."
"Si, si, me l'hai ricordato già' otto miliardi di volte!"
"Sara' un bentornato con i fiocchi!" Mi comunica entusiasta.
Mentre mi dice così, sento in sottofondo una risata.
Inconfondibile.
Splendida.
Micidiale.
Senza far trasparire nulla dal mio tono di voce chiedo a Chris "lei ci sara'?"
Chris capisce subito di chi sto parlando e mi risponde subito. "Si, fratello, ci sarà. E anche se non volesse penso che Alice la trascinerebbe a forza!"
"Come sta Alice?" Cambio discorso.
"Bene, bene. Ora è di là con Michy che le sta facendo la tinta, e da come ride Michela penso che non sia venuta molto bene!" Ride Chris.
Io non riesco più a stare al telefono con quel sottofondo così dolce, ma allo stesso tempo, per me' tanto amaro.
"Vado fratello, sennò mi si congela il culo!"
"Uddio,Alex. Che schifo. Non pensavo fossi nudo. Ciao ciao, a domani. Che schifo di immagine"brontola tra sé e sé, mentre riagganciamo.
Per un attimo rido, poi mi piombo sotto la doccia per far scivolare via un po' di quella maledetta ansia che mi sta salendo.
Domani rivedro' Michy.
Domani, dopo tanto troppo tempo, la rivedro'.
Quando è andata via da me, con quel cazzo di taxi, ho sofferto talmente tanto che a volte avrei mandato il master a puttane e sarei tornato da lei.
Ho provato a chiamarla mille volte, il primo mese, ma il secondo mese l'ho lasciata stare, seguendo il consiglio di Alice.
"Vedrai che ti cerca lei" mi aveva rassicurato.
Ma in realtà, Michy non l'ha mai fatto.

Non avrei mai avuto sue notizie se non fosse stato per Chris e Nico.
In questi mesi non ho più frequentato Amber e sono uscito un paio di volte con una mia compagna di master. Ma ogni volta che ero con lei mi assillava il ricordo di Michy, quindi, dopo un po' ho preferito lasciar perdere.
So che neppure Michela ha avuto altre storie serie, nel frattempo.
Ma ciò non mi rincuora. Avesse un ragazzo col quale sta bene, me Ne farei una ragione, ma così siamo sempre in bilico in qualcosa più grande di noi. O meglio, io così sono sempre in bilico.
Lei, in realtà, non lo so.
ESCO dal bagno e mi infilò direttamente a letto. Solo dopo aver guardato le foto che le ho scattato a Boston sul cellulare, riesco ad addormentarmi.

Il giorno dopo arriva troppo in fretta. Mi sveglia la luce del sole che entra aggressiva  dalla finestra. Apro gli occhi e la luce mi da tanto fastidio che devo coprirli col braccio.
Oggi è il giorno che ho tanto aspettato.
Oggi è il classico giorno che passi tutta una vita ad aspettare e quando arriva, be, vorresti fosse già finito.
Ci sarà un sacco di gente, da quanto ho capito.
Gente di cui non mi frega un cazzo e non ho mai più sentito che sarà li fingendo sorrisi e mi dirà parole finte su quanto sia felice per me, e tutto il resto.
Poi ci saranno gli Amici veri. Quelli che per tutti questi anni mi sono stati vicini, mi hanno cercato, chiamato, e hanno risposto quando ero io a chiamarli.
E poi ci sarà lei.
La ragazza del parco. La ragazza che mi ha fatto letteralmente perdere la testa. Quella che ho ferito e allontanato da me. Colei intorno alla quale ha ruotato la mia vita. E intorno alla quale la mia vita, forse, continua ancora a ruotare.
Dio quanto è complicato.
Sono euforico, ma allo stesso tempo terrorizzato..
Cosa le dirò? come la salutero'?
E se deciderà di non venire? O se, seppur venendo, decida di fare l'indifferente?

Mentre mi faccio tutte queste seghe mentali sento bussare alla porta della camera in cui ho dormito.
Senza aspettare alcuna mia risposta, Diego entra raggiante.
"O Alex -urla sedendosi ai miei piedi - come sono felice di vedertiii!"
Diego è mio fratello di mezzo. Non mi è mai stato particolarmente simpatico, ma in questo istante non posso fare altro che essere felice che mi abbia allontanato dai miei pensieri persecutori.
"Ciao Diego!"
"Cosa mi hai portato dall'America, eh, eh?!"
È per quello che non mi è mai stato particolarmente simpatico.lui ha la cattiva abitudine di prendere sempre dagli altri, e mai dare.

Rido quando vedo la sua faccia quando gli rispondo "Niente!"
Lui rimane qualche secondo con la bocca spalancata e gli occhi fissi sui miei.
"Sono già io il tuo regalo! Un bel fratello figo come me!"

Il pensiero torna un attimo a Michy, ma mi faccio violenza da solo, e cerco di metterla per un po' in un angolino, mentre continuo a chiacchierare con Diego.
Stasera Michela si prenderà ogni millimetro della mia anima, e tutto il locale sarà pieno di lei.
La amo?forse si, ancora si.
Ma lo capiro' solo nel momento in cui la rivedrò.
Lo capiro' tra meno di dieci ore.

Io sarò sempre quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora