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Alex fu svegliato da una suoneria in lontananza.

Subito non capì dov'era, ma quando riconobbe la stanza nella penombra si ricordò tutto.

Tolse delicatamente il braccio di Michy intorno a sè e, senza far rumore, si diresse in sala.

Prese il telefonino e richiamò Chris.

"Ehi, amico, tutto bene?" chiese Christian preoccupato.

"Si, diciamo di sì. Non so perchè Michy sia sclerata così stanotte, ma ora dorme. Aly?"

"Alice è qui da me, ce ne siamo andati qualche minuto dopo di voi e vi abbiamo visti che camminavate. Ma non mi sembrava il momento giusto per darvi un passaggio!"

"Tranquillo, Chris. Hai fatto bene."

"Senti, Alex. Alice mi ha un po' raccontato. Magari domani quando vai via di lì chiamami, che ci raggiungi da me, così ti dice tutto. Ok?"

"Ehm! Ok" rispose Alex, poco convinto di voler andare via da Michy.

Quando agganciò, Alex diede da mangiare a Jimmy e si sdraiò sul divano, con la luce spenta.

Cos è che Chris e Alice sapevano?

Cosa aveva sconvolto così tanto Michela da farla stare così male?

Alex si alzò e, dopo aver acceso la luce, tolse i resti di vetro ancora dentro il lavandino. Mise la bottiglia di Vodka a posto e portò le scarpe di Michela, ancora nell'entrata, nella scarpiera. In quel momento si accorse che il telefonino di Michy stava lampeggiando, sul mobiletto affianco alla porta d'ingresso. Era in modalità silenziosa.

E quando Alex guardò, trovò 72 chiamate senza risposta e un messaggio.

Le chiamate erano quasi tutte del fratello di Michela, a parte una, che era di Alice.

Pensando a quanto il fratello di Michy potesse essere preoccupato dopo così tante chiamate senza risposta, decise di richiamarlo e, nel momento stesso in cui stette per premere "Chiama", qualcuno citofonò bruscamente.

Alex si affacciò alla finestra, e vide un ragazzo che camminava avanti e indietro nervoso.

Poi, il citofono suonò ancora, con più insistenza.

Alex aprì il portone, e attese che l'ascensore giungesse al pianerottolo, prima di aprire la porta.

"Dove cazzo è mia sorella?" Chiese il ragazzo, appena usci dall'ascensore, scaraventandosi in casa.

"Sta dormendo." rispose Alex, confuso.

"Porca puttana! Stavo morendo di paura! Che razza di cogliona!" disse il ragazzo, stropicciandosi nervosamente i capelli con le mani e gettandosi a peso morto sul divano.

"Abbi pazienza, ma ieri non è stata una bella serata!"

"Lo so, ho sentito Alice, e mi ha raccontato tutto!" disse il ragazzo, leggermente più calmo.

Alice si era sentita con il fratello di Michy e le aveva raccontato tutto. E lui, che aveva passato tutta la notte al fianco di Michela, non sapeva nulla di ciò che stava succedendo.

Cercò le parole adatte per iniziare una conversazione con quel ragazzo tanto somigliante a Michela, ma non le trovò.

Rimasero in silenzio qualche secondo, quando la porta della camera si aprì.

Michy squadrò Nicola, poi Alex, e poi di nuovo Nicola.

Poi, si precipitò tra le braccia del fratello, iniziando di nuovo a piangere.

Alex si sentiva di troppo, in quel momento, e decise di lasciarli da soli.

Gli disse che sarebbe andato al bar a prendere la colazione per tutti.

"Grazie amico!"disse Nicola dandogli una pacca sulla spalla.

Michy lo guardò negli occhi e gli regalò un timido sorriso, riconoscente per tutto ciò che Alex stava facendo per lei.

Appena Alex uscì dal portone, si tirò su il cappuccio della giacca, per ripararsi dal vento gelido, e aspettò che Christian rispondesse al cellulare.

"Ehi, cosa c'è?" chiese Chiris allarmato.

"E' arrivato il fratello d Michela, e sono uscito un po'."

"Cazzo, Alex! Sono le 5 di mattina!"

"Lo so,Chris, lo so. Ma... posso venire lì mezz'oretta? Ho bisogno di capire che cazzo sta succedendo!"

"Certo amico. Intanto ti sveglio Alice!"

"Ok, grazie, dieci minuti e sono lì"






Io sarò sempre quiWhere stories live. Discover now