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Alex si era fermato a casa di Nico e Laila, mentre Alice e Chris dormivano da Titto e Manu.

Ogni giorno che passava, rendeva le speranze di vedere Michy risvegliarsi più reali.

Le due operazioni che aveva subito durante quella settimana erano andate bene e i medici erano ottimisti, sebbene ci fosse sempre una probabilità piuttosto alta che le sue condizioni peggiorassero all'improvviso.

Alex non era ancora riuscito ad entrare a vederla. Aveva paura, Alex, di vederla in un letto d'ospedale incosciente.  Aveva paura che il terrore di vederla andar via lo potesse tormentare ancora di più.

Però, Alex, tutti i giorni, accompagnava Nico in ospedale, e rimaneva nella sala d'attesa fino a sera inoltrata. Oramai conosceva tutti i turni delle infermiere, e i medici lo salutavano con cordialità.

Alice continuava a piangere, ogni volta che la vedeva. Alex non avrebbe mai pensato che una persona potesse produrre così tante lacrime. Ma in quei giorni lì capì che, invece, le lacrime possono anche ucciderti.

Alice era dimagrita molto durante quella settimana. E usciva di casa ogni giorno vestita sempre peggio. Il dolore di vedere Michy in quelle condizioni la stava logorando, e a niente servivano gli amici che aveva intorno, e le mille chiamate al giorno dei suoi genitori.

Alice voleva Michela, e niente e nessuno sarebbe riuscito a tirarla su di morale.

Per quello, Alex, quando la vedeva arrivare, non le diceva nulla. Non le diceva belle parole come "Vedrai che tutto andrà meglio!" perchè non ci credeva neppure lui.

Non le diceva "Io ci sono, Alice!" perchè in realtà non era vero. Lui era li solo per Michela, e non avrebbe potuto aiutare Alice a stare meglio, quando lui stesso era a pezzi.

Non le diceva "Lo so, ti capisco!" perchè lui non aveva mai provato la sofferenza causata dal rischio di perdere per sempre il suo migliore amico. E Alice, in cambio, non poteva capire lui, perchè lei non aveva mai provato la sofferenza causata dal rischio di perdere la persona che ami più della tua stessa vita.

Nonostante soffrissero tutti per Michela, lo facevano in modo diverso. E l'unica cosa che li accomunava era aver avuto la fortuna di conoscere una persona così speciale.

Quella sera, tornati a casa, presero tre pizze da asporto. Laila ne mangiò un quarto. Alex e Nico mezza.

Alex si fece una doccia di cinquanta minuti, e quando uscì trovò la sala deserta. Si avvicinò alla porta della camera di Nico e Laila e bussò.

"Buonanotte, ragazzi!" disse sottovoce, dall'altra parte della porta.

"Buonanotte, Alex!" le risposero Nico e Laila all'unisono.

Chiamò Chris per sentire come stava Alice, e poi preparò il divano per andare a dormire.

Quante volte Michy aveva dormito su quel divano? Quante volte lei aveva sentito quella come casa sua? E quante volte aveva percepito Laila e Nico come la sua unica famiglia?

Alex spense la luce ed accese la tv.

Mentre girava continuamente canale, senza riuscire ad addormentarsi, la porta della camera di Laila e Nico si aprì.

Nico si avvicinò al divano, e accese l'abatjour. Teneva in mano un diario blu, e glielo porse.

"Credo che quello che c'è scritto qui dentro, possa riguardare anche te!" gli disse Nico, nel silenzio della notte.

Alex si alzò a sedere, e prese quel diario tra le mani.

"Cos'e?"

"E' il diario di Michy. Ne ha sempre avuto uno fin da quando mi ricordo. E credo che tu debba leggerlo!"

"Io non potrei mai fare una cosa del genere, Nico! Sei pazzo!" fece per restituirglielo, ma Nico continuò a parlare.

"Circa un mese fa, Michy mi sorprese con questo diario in mano. La vedevo sempre scrivere, a ogni ora del giorno e della notte. Appena aveva un po' di tempo scriveva. Si incazzò molto, con me. E mi disse che l'unica persona a cui avrebbe permesso di leggere il suo diario saresti stato tu! Per questo ora mi prendo tutta la responsabilità nel dartelo."

"Nico...io...!"

"Fidati, Alex. Michy te l'avrebbe fatto leggere, solo che tu non gliel'hai mai chiesto!"

Alex guardò tra le sue mani tutto il mondo di Michy. Tutti i suoi pensieri, i suoi sentimenti erano in quelle pagine, in quelle parole.

"Grazie, Nico! Spero di non pentirmente."

"Non ti preoccupare, Alex. Vedrai che lì dentro troverai tutte le risposte che hai sempre cercato!"

Così dicendo, Nico tornò in camera e lasciò Alex solo.

Alex si sentì come se avesse Michy lì vicino a lui, pronta a raccontargli un pezzo di universo che era soltanto il loro. Per la prima volta dopo tanti giorni sorrise, ed iniziò a leggere dalla prima pagina.




Io sarò sempre quiWhere stories live. Discover now