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Annalisa- Vincerò


Da quella notte lì, erano trascorsi già due mesi.

Alex e Michy erano sempre più innamorati, e Alice aveva iniziato a frequentare Chris.

In palestra le sciacquette avevano smesso di guardarli, quando avevano capito che erano fidanzati con le ragazze del corso di zumba e tutto filava liscio.

Spesso Alex si era fermato a dormire da lei, e aveva un armadio pieno di suoi vestiti, un cassetto colmo di sua biancheria intima e lo spazzolino vicino a quello di Michy.

Si divertivano a fare la spesa insieme, e a guardare la televisione sotto il pile, accoccolati sul divano. Michy aveva finalmente terminato di leggere After. E rise quando vide che il finale drammatico che le aveva raccontato Alex, facendola arrabbiare, non era in realtà quello vero.

"Tu sei il mio Hardin!" le diceva ogni tanto Michy.

"Tu sei la mia Tessa, però più cazzuta!" le rispondeva lui, facendola ridere.

Stavano bene insieme, ed erano felici.

Alex a volte pensava come aveva potuto stare tutto quel tempo senza di lei. Tutte quelle ragazze avute nel letto per una sola notte, quello sballo provocato dlle serate piena di alcolici, niente valeva quanto quei momenti insieme a Michela.

Era la sua vita.

Era il suo tutto.

Era felice di stare con lei, ed era felice perché si era molto aperta con lui. Michy gli aveva raccontanto di quella volta che era andata a cavallo con i suoi genitori, e le aveva spiegato come cucinare il ragù, con la ricetta di sua mamma. Le loro domeniche a letto a fare l'amore erano un qualcosa di impagabile e  il loro svegliarsi l'uno accanto all'altra era il risveglio più dolce.

Niente poteva separarli, neppure Stefania che, all'insaputa di Michy, era tornata alla ribalta.

Alex l'aveva incontrata per caso in centro città qualche settimana prima. Si erano salutati un po' in imbarazzo e lei, la sera, gli aveva inviato un messaggio.

Alex, le rispose senza trasporto, ma gli sarebbe dispiaciuto non farlo, soprattutto per come l'aveva lasciata.

ANCHE A ME HA FATTO PIACERE RIVEDERTI le aveva risposto e, subito dopo, aveva cancellato i messaggi, per non farli vedere a Michela.

Non voleva si ingelosisse, o che pensasse male.

Michy aveva già sofferto tanto per causa sua e non voleva si facesse un'idea sbagliata. Stava andando tutto tremendamente bene tra loro, per rischiare di rovinare ogni cosa a causa di un messaggio.

Solo che Stefania iniziò a scrivergli ogni giorno, più volte al giorno e Alex aveva deciso di incontrarla, per chiarire definitivamente la situazione.

Lui era innamorato di Michela, e Stefania doveva farsene una ragione.

"Ehi amore, pranziamo insieme oggi?" chiese allegra Michela, mentre si truccava davanti allo specchio in camera.

"Mi spiace piccola. Te l'ho detto che oggi ho un appuntamento con una signora per l'ora di pranzo!"

"Ah, è vero!" gli rispose Michy, ricordandosi di ciò che gli aveva detto Alex la sera precedente.

"Va bene, allora ci vediamo stasera. Ricordati di comprarmi Cosmopolitan!" gli disse lei raggiungendolo in ingresso. Quindi, lo baciò.

"Ti amo, Alex!"

"Anche io, Michy!"


Quando Michy uscì dall'università andò al bar dove lavorava, incartò due panini col salame, prese due bibite e si avviò verso lo studio di Alex.

Quando arrivò, salutò educatamente la portinaia e salì al quarto piano.

"Ciao Sere!" disse Michy, rivolgendosi verso la segretaria di Alex. Era una bellissima ragazza e se non avesse avuto già due figli e un marito dolcissimo, ne sarebbe stata gelosa.

"Ciao Michy! Aspetti Alex?"

"Si. A che ora finisce con la signora?" chiese Michy, indicando la porta dello studio di Alex.

Serena parve un po' confusa. "In realtà Alex non aveva nessuna signora, oggi. E non è venuto nemmeno in ufficio, stamattina. Dovrebbe passare per le quattro a prendere delle cartelle."

"Ah, ok!" rispose Michela, preoccupandosi di nascondere la rabbia che la stava travolgendo.

"Non dirgli che sono passata. Mi ero dimenticata che aveva da fare oggi, scusami!"

Appena uscì dal palazzo, chiamò Alex.

"Ciao piccola!"

"Ciao amore!" rispose lei, dicendo quelle parole con finta tranquillità. Poi continuò.

"Riusciamo a pranzare insieme? Sono appena uscita dall'università!"

Alex rimase in silenzio qualche secondo "Tesoro, te l'ho detto che oggi ho tutto il giorno impegnato in studio.  Dai, ci vediamo stasera a casa, e mi farò perdonare!"

"Certo!" rispose Michy, e riagganciò, pensando a milletrecento modi per ucciderlo.

Gettò i panini e le bibite nel primo bidone e corse a casa.

Iniziò a tuonare, fuori, mentre entrò in camera con le valigie in mano, e vi infilò ogni cosa che trovasse in giro. Prese i trucchi, la piastra per i capelli, i maglioni e i leggins. Diede da mangiare a Jimmy e si voltò un'ultima volta, prima di chiudersi la porta alle spalle.

Lì, in quell'appartamento, c'erano i tre anni appena trascorsi. C'erano i momenti con Daniel,le sfuriate del suo ex e il ricordo di quando si lasciarono. C'erano le notti in cui Alice aveva dormito da lei, e le volte in cui si ubriacava per dimenticare i suoi genitori. In quella casa c'era il suo odore, c'erano le sue lacrime e i suoi sorrisi. Cera la sua stanchezza dei periodi difficili, e l'uforia dei momenti felici. C'erano anche le parole di Alex. I suoi baci. Le sue promesse.

Lacrime amare iniziarono a scendergli sulle guance, uscì chiudendo dentro quelle quattro mura tutti i ricordi.

Lasciò le chiavi all'anziana vicina di casa, ed inviò un messaggio ad Alice.

"Ehi amica, perdonami, ma io non ce la faccio proprio più. Sono stufa di Alex, dell'Università, del lavoro. Sono stufa di tutto, tranne che di te. Ma me ne devo andare. La Anna ha le mie chiavi. Passa a prenderle e prenditi cura di Jimmy. Ti chiamo io tra qualche giorno. Love you."

Come vide che il messaggio era stato inviato correttamente, spense il cellulare, e lo getto nella borsa.

Fece cenno al primo taxi che passava, di fermarsi.

"Dove deve andare, signorina?"

Lontano da qui, pensò lei.

"In aeroporto, grazie"

E quando il taxi partì, si raggomitolò sul sedile, con il cappuccio in testa, e il cuore dannatamente spezzato.







Io sarò sempre quiTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang