24 L'universo tranne noi

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Max Pezzali- L'universo tranne noi


Alex era in macchina, nel traffico cittadino che imprecava, per il ritardo in cui già era. Era da quando era rientrato delle vacanze che faceva sempre tardi, la mattina, e questo era dovuto alle seratacce che aveva preso il vizio di trascorrere.

Donne, fumo, alcool.

Stava ripensando alla sera prima, quando quella moretta tanto carina aveva approffittato del suo aver bevuto qualche birra in più per baciarlo.

Non si ricordava molto, Alex, a dire il vero.

Si ricordava solo di essersi staccato da lei e di averle detto che le dispiaceva, ma era impegnato.

In realtà non era impegnato, ma il pensiero che lo tormentava da mesi era sempre li, fisso, e ogni volta che era stato con qualche ragazza, non si era sentito completamente soddisfatto.

Tornava a casa, e cercava di non pensare. Non aveva più visto Stefania, ma ciò che gli faceva davvero male era non avere più rivisto Michy.

Non era tornato al bar perché pensava che solo non vedendola più l'avrebbe presto scordata.

Non era andato sotto casa sua, perché non voleva farsi vedere ubriaco. Spesso, durante le sue serate trasgressive, gli amici l'avevano convinto a non presentarsi a Michela ridotto in quello stato.

Non l'aveva più chiamata, perchè sapeva che la sua voce l'avrebbe ferito, come una lama.

Ognuna di quelle ragazze che in quei mesi aveva baciato, che si era portato a letto, che aveva richiamato per poi scomparire come un bastardo, aveva qualcosa di sbagliato.

Ognuna di quelle ragazze, non era Michy.

Il tipo in motorino affianco suonò il clacson due volte, per attirare l'attenzione su un'auto che passava nella strada libera affianco, procedendo in senso contrario al loro.

E quando Alex si voltò, vide Alice e Michy che salutavano il ragazzo divertite.

Il cuore di Alex mancò un battito, e poi un altro.

Michy era bella come una dea.

Le fossette, quando rideva, erano tanto dolci da farlo impazzire.

I suoi occhi erano la cosa più profonda che avesse mai guardato.

E il suo corpo la cosa più magnetica a cui era stato vicino.

Come un'apparizione divina, Michy svanì, insieme ad Alice, troppo presto, prendendo la strada che portava nel centro storico.

"Questo è un cazzo di scherzo del destino!" pensò Alex, appena alla radio iniziò "L'universo tranne noi"

E rimase li, nel traffico, solo, a pensare a colei che aveva appena visto, e a come quella ragazza lo stava facendo impazzire, senza neppure saperlo.

Nella pausa pranzo era ancora sconvolto.

Telefonò a Christian, per chiedergli il numero di Michy.

L'aveva cancellato quando, dopo esser tornato in città, le aveva inviato una richiesta d'amicizia su Facebook, ma lei l'aveva rifiutata.

Cancellare il suo numero, gli avrebbe impedito di chiamarla in piena notte e di tormentarla di messaggi struggenti.

"Cazzo, amico! Ti sei rincoglionito tutto d'un tratto?"

"Minchia Chris, ora metto giù per non mandarti a fanculo. Mandamelo con Whatsapp!"

Dopo qualche secondo, il cellulare trillò.

E dopo aver guardato quel numero di telefono, ci pensò molto, prima di eliminarlo definitivamente.

Di nuovo.


Io sarò sempre quiWhere stories live. Discover now