66. Incanto

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Tiziano Ferro- Incanto


Era quasi l'una di notte, quando Laila e Nico decisero di tornare a casa.

"Venite con noi?" chiese Nico ad Alex e Michy, ciondolando le chiavi della macchina tra le dita.

Michy guardò Alex, poi rispose al fratello.

"Si, dai, anche Alex è stravolto."

Ma Alex si affrettò a ribattere "Non ti preoccupare, Michy. Ho dormito tutto il tempo in aereo, posso stare ancora un po'"

"Come volete, ragazzi." disse allora Nico, sapendo quanto Alex volesse stare un po' da solo con Michela.

Quando Nico e Laila scomparvero tra la folla, Alex e Michy rimasero ancora un po' in piazza. Poi lui le si avvicinò all'orecchio.

"Andiamo a fare un giro?"

"Ok!" rispose Michy con entusiasmo.

Ci impiegarono un po' a scivolare tra quei corpi alticci ed emozionati per l'anno appena iniziato. O per quello appena finito.

Camminarono per un po' l'uno affianco all'altra, senza sfiorarsi. Michy gli raccontava del lavoro al bar, di Maira, della zia- omettendo quello che successe dopo aver rotto il piatto ed essere andata a casa di Manu e Titto- e gli fece vedere il simbolo dell'infinito, con i due anelli ai lati a forma di cuore, che si era fatta tatuare appena aveva finito di leggere il quinto libro di After.

Alex sorrise "Non so perchè, ma me lo aspettavo che prima o poi te lo saresti andata a tatuare!"

Michy continuò dicendo che, mentre lei si faceva tatuare l'infinito di Hardin sotto al polso, Laila, nell'altra stanza si faceva tatuare le tartarughine sul dorso del piede e lo fece ridere quando gli raccontò la faccia sconvolta di Nico quando vide "quei due cosi" tatuati per sempre sulla pelle della sua fidanzata.

Ad un certo punto Alex prese per mano Michy, che rimase piacevolmente colpita da quel gesto.

Passarono davanti al grande teatro.

"Ti ricordi quando sono venuto a prenderti qui?" chiese Alex.

"Si, sembra passato un secolo!"

"Mi ricordo quel momento come uno dei più brutti della mia vita!" confessò Alex, guardando davanti a sè, rivedendo quelle immagini fin troppo nitide.

"Già!" rispose lei.

"Hai fatto un buon viaggio?" chiese Michy, cercando di sviare il discorso da un'altra parte. Non aveva voglia di pensare al giorno in cui aveva scoperto che Alex sarebbe andato via da lei, di nuovo.

Alex la guardò come se lei gli avesse chiesto quante galline viola avesse mai visto in vita sua.

"Visto che non te l'ho ancora chiesto...ehm diciamo...volevo sapere se il viaggio in aereo era andato bene!" spiegò lei, notando lo sguardo di Alex appena lei saltò da un discorso serio a uno molto, molto banale.

Lui le sorrise "Diciamo che qualsiasi viaggio è fatto bene, se significa tornare da te!"

Michy sorrise a sua volta, e per un po', mentre camminavano, rimasero in silenzio, con mille pensieri.

Quando arrivarono al portone, era quasi l'alba.

Alex si sedette sui gradini e Michy si sedette vicino a lui. Avrebbe voluto che quella giornata non finisse mai più. Dopo un po' Alex ruppe il silenzio.

"Anche io mi sono fatto un tatuaggio nuovo, lo sai?"

Michy lo guardò curiosa.

"Ah si- chiese ridendo- e cosa ti sei fatto tatuare, in America? Un panino del Mc Donald's? O un primo piano di Elvis?"

Alex le scompigliò un po' i capelli ridendo  e si alzò.

"vieni, che ti faccio vedere!" le disse, andando sotto la luce dell'atrio.

Si tolse il giaccone verde militare e tirò su la felpa grigia e la maglia nera che aveva sotto. Quando Michy vide il tatuaggio, spalancò gli occhi ed aprì la bocca. Gli occhi sorridevano.

Il simbolo dell'infinito, con i due anelli a forma di cuore, era tatuato d'inchiostro nero, sul lato sinistro del corpo di Alex.

"Tu sarai sempre sul lato del mio cuore!" le disse guardandola negli occhi.

Michy si gettò su Alex, e sulla sua bocca, assaporando ogni millimetro della sua lingua. Il sapore metallico del piercing, insieme a quello misto menta e tabacco, fecero sentire Michela finalmente al sicuro. Mise le sue mani calde sotto la maglia di Alex, toccando la sua pelle.

Alex sentì l'eccitazione raggiungere ogni parte del suo corpo e iniziò a toccarle il seno con una mano, mentre con l'altra spingeva il corpo di Michy verso di sè ancora di più.

Michela sentiva il respiro di Alex sul suo collo, mentre lei gli baciava il lobo dell'orecchio. Troppo tempo era passato dall'ultima volta che fecero l'amore, e ora erano lì, in un cazzo di portone, con la passione che saliva smisurata. Alex quasi non resisteva più.

"Andiamo a casa!" le disse ansimando.

Lei annuì, succhiandogli il labbro fino a fargli sentire dolore.

In ascensore le mani di Alex sfiorarono il corpo di Michela in ogni sua parte, e per un po' Alex rimase attaccato a Michy che, cercando le chiavi nella borsa a tentoni, non riusciva a staccarsi da lui.

Quando Michela aprì la porta, la casa era buia e silenziosa.

Il divano era preparato per far sì che Alex passasse la notte, o quello che ne rimaneva, il meglio possibile, ma con Michela tra le braccia, e le loro lingue attaccate, andò dritto verso quella che era stata la loro camera da letto, con il grande letto matrimoniale, e tanti ricordi bellissimi.

Michy si sdraiò sul letto, togliendosi le scarpe col tacco troppo alto, e Alex le sfilò il maglioncino rosso, scoprendo il ventre di Michela e il suo tatuaggio di luna assonnata che aveva poco sotto il seno.

Baciò la pancia di Michela, giocò col piercing che aveva sull'ombelico e, quando Alex arrivò di nuovo alle sue labbra, Michy si tolse i leggins grigi, rimanendo in slip e reggiseno.

La passione da lì a poco, raggiunse il massimo del possibile.

E come succede nei migliori film, alla fine, rimasero lì, a guardarsi negli occhi, fino ad addormentarsi.

Quando Michy si addormentò, Alex rimase un po' a guardarla, ad osservare i suoi lineamenti perfetti, i suoi occhi truccati, le ciglia lunghe, le labbra rosee, il suo naso delicato, le sopracciglia ad ali di gabbiano.

Accarezzò il suo viso bellissimo, sorridendo.

Si sentiva come se avesse la consapevolezza che tutto il tesoro del mondo fosse li, in quel letto caldo, insieme a lui.

E si sentiva felice, Alex. Si sentiva l'uomo più felice dell'universo , mentre si addormentava al ritmo del respiro di Michela..



Io sarò sempre quiWhere stories live. Discover now