Capitolo 26- Justin

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Facendo appello a tutta la nonchalance che mi scorre nel sangue, appoggio pigramente una mano sulla gamba di Whitney mentre con l'altra picchietto continuamente la mia gamba sinistra, cercando un modo che mi porti ad astenermi dal passarmi la mano tra i capelli. Ci ho messo un quarto d'ora a convincere i miei capelli che questa sia proprio una di quelle sere in cui ho bisogno che abbiano una direzione ben precisa, e non diano sempre l'impressione di essermi appena svegliato. Perciò, non posso davvero rovinare i miei stessi forzi.

Inizialmente ho come l'impressione che Whitney non abbia nemmeno notato il fatto che io mi sia appena preso una piccola libertà, ma presto la mia ipotesi viene smentita.
Continuando a guardare la passerella, Whitney mi sfiora lievemente la mano, per poi abbozzare un piccolo sorriso- mentre le sue guance si tingono di un vivido rosso.

Posso ammirarla più di così? Personalmente, tendo a credere che non sia affatto possibile. Sono già arrivato al punto in cui non riesco a staccarle gli occhi di dosso nemmeno sotto minaccia. E ciò dovrebbe preoccuparmi, perché non sono abituato a sentirmi così incatenato ad un'altra persona.
Eppure, contro ogni mia aspettativa, non sento niente di tutto ciò. Anzi, mi sento come se finalmente mi stessi avviando nella direzione più giusta per me stesso.

"Eccola." Mi sussurra, avvicinandosi un po' di più a me. Una ventata di profumo alla fragola mi investe, inebriandomi i sensi a tal punto che mi ci vogliono un paio di secondi prima di capire che dovrei guardare nella direzione di Hana, che ha appena preso a sfilare sulla passarella.

Ad ogni modo, quando finalmente punto lo sguardo sulla ragazza, che si muove con sicurezza sotto la luce dei riflettori, devo far appello alla mia miglior espressione "poker face" per non lasciar trasparire niente di ciò che penso sul vestito che sta indossando.

Hana è bella, come al solito. La sua pelle liscia color cioccolato e il fisico slanciato non passerebbero inosservati nemmeno se la costringessero ad indossare un sacco della spazzatura. Ma, diciamoci la verità, quel vestito nero in lattice, adornato da qualche piccola decorazione dorata, è la cosa più orribile che io abbia mai avuto la sfortuna di vedere. Sembra letteralmente tirato fuori dalla vetrina di un qualsiasi squallido Sexy Shop, perfetto per soddisfare le fantasie di qualche maniaco amante del lattice.

Ma, naturalmente, le mie riflessioni rimangono chiuse a chiave nella mia testa. Whitney non sembra averci fatto caso a quanto questo vestito somigli ad un costume per i giochi di ruolo erotici. E chi sono io per aprirle gli occhi?
Per non parlare del fatto che la metterei terribilmente in imbarazzo.

"Non era meravigliosa?" Si interessa, una volta che la sua amica ritorna dietro le quinte.
"Era...interessante." Riesco a proferire, soffocando una risata. Ecco, interessante è decisamente la parola giusta per descrivere quanto appena visto.

Personalmente preferisco il tubino nero indossato da lei, che io stesso ho scelto questo pomeriggio. E penso l'abbia capito dal modo in cui la mia bocca si è spalancata non appena è entrata nella mia visuale.

Ho davvero rischiato di slogarmi la mandibola mentre, mentalmente, la stavo spogliando con lo sguardo. E mi sono sentito un po' un idiota nel guardarla esattamente come fanno gli altri, cercando di indovinare che lingerie avesse sotto. Ma è stata questione di qualche secondo perché, prima di tutto, ho capito che, nonostante la timidezza, a Whiteny piace essere guardata da me in quel modo, e, secondo cosa, io non sono tutti gli altri.
Non mi voglio soltanto infilare nei suoi pantaloni. Voglio anche svegliarmi la mattina accanto a lei, essere lì quando apre gli occhi e perdermi in quelle iridi d'ebano. Voglio iniziare la giornata con un suo sorriso e chiudere gli occhi con la stessa immagine.

Al diavolo, ho proprio perso la testa. Non c'è più speranza per me.

Io ci provo a tornare con i piedi per terra, tant'è che mi impongo di accordare la mia totale attenzione al resto di questa strana sfilata. Durante la prima parte sono stato troppo impegnato a guardare Whitney di sottecchi per capire che, in realtà, tutti i vestiti sono molto simili a quello indossato da Hana. Lo stilista ha davvero una certa ossessione per il lattice, in tutti i colori e in tutte le forme. Raccapricciante.

Il cielo nei tuoi occhi d'ebanoWhere stories live. Discover now