Capitolo 45- Justin

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"Non sai cosa dire?" Cerco di decifrare quella che sembra un'espressione di puro terrore. Whitney conferma con un cenno della testa e distoglie lo sguardo, nel mentre che si accinge ad indietreggiare di qualche passo. Forse ho esagerato nel servirle su un piatto più emozioni di quanto sia in grado si processare? Eppure io mi sento più leggero che mai, come se fosse letteralmente la cosa più giusta del mondo. E lo è. Ne sono pienamente convinto.

Sono tanto inesperto quanto lei quando si parla di mettere in ballo i propri sentimenti. Ma c'è un ragionamento alquanto accurato dietro a tutto ciò: sono arrivato al punto in cui so che semmai dovessi uscirne bruciato, sarà soltanto colpa mia; a dispetto di come andrà a finire tra di noi, Whitney non giocherà mai con i miei sentimenti; è arrivato il momento di comportarmi da vero idiota innamorato quale sono e smettere di nascondermi dietro ad un dito, perché l'unico a perderci sono io, privandomi dell'unica cosa che mi fa sentire migliore di quanto io non lo sia veramente.

"Ascolta, Whitney, non sentirti costretta a dire niente di ciò che non provi." La rassicura, afferrandola delicatamente per i polso, in modo da fermare il suo progressivo allontanamento. "Probabilmente non sentiamo nemmeno le stesse cose perché io non ho potuto fare a meno di comportarmi come un vero idiota un paio di volte. Ma va bene così, abbiamo un sacco di tempo davanti a noi. E lo userò per convincerti che siamo fatti l'uno per l'altra."

Come risposta, Whitney scoppia a ridere fragorosamente, mentre io resto a guardarla contrariato- senza avere la più pallida idea di cosa abbia trovato così divertente nel mio discorso. E i punti interrogativi si moltiplicano quando, dopo una buona dose di risate, mi lancia uno sguardo quasi compassionevole per poi accarezzarmi la guancia con fare rassicurante.

"Ma cosa ne sai tu di cosa vuol dire avere occhi soltanto per un a ragazzo che passa le giornate al Cofee Shop, senza degnarti nemmeno di uno sguardo." Asserisce, infine, prendendomi alla sprovvista.
"Non ci credo." Ribatto stupidamente dopo aver processato velocemente il pensiero che sia impossibile il fatto che abbia sviluppato un qualche interesse nei miei confronti prima ancora che io l'abbia notata.
"Potresti chiedere conferma ad Hana." Mi suggerisce, per poi ritirare velocemente le parole appena dette. "Anzi, non chiederglielo perché ti racconterebbe un sacco di storie imbarazzanti."

Ridacchiando per l'espressione terrificata che si impadronisce dei suoi tratti delicati al pensiero di ciò che potrebbe raccontarmi la sua amica, l'attiro verso di me e mi fiondo letteralmente sulle sue labbra. E realizzo, quasi fosse una rivelazione, quanto mi sia entrata sotto pelle in così poco tempo.
Questa deve essere l'unica spiegazione di fronte al fatto che mi ritrovo a tirare un respiro di sollievo, come se finora fossi stato in apnea e avessi aspettato il momento in cui avrei potuto dichiararmi fuori dai guai.

"E' Hana." Mi informa Whitney, quando sentiamo il rumore della chiave che viene girata nella serratura. Il pensiero di un nuovo scontro e della sua lingua biforcuta che si impegna ad infierire sui miei punti più deboli, mi porta a stare sull'attenti. So cosa si dice sulle migliori amiche: o piaci o sei fuori. E ho come la vaga impressione che Hana non veda l'ora di farmi fuori.

"Vi prego, non vi accoppiate sul mio divano." Asserisce quest'ultima in tutta tranquillità, facendo il suo trionfale ingresso in casa.
"È Caleb che provoca tutto questo buon umore?" Chiedo a Whitney, abbassando leggermente la voce, per far sembrare il tono confidenziale. Whitney, in tutta risposta annuisce e appoggia la testa sulla mia spalla, invitandomi tacitamente ad abbracciarla. E io, naturalmente, sono più che felice di accontentarla, notando di sfuggita le sue guance che si tingono di un vivido rosso.

"In questo caso, possiamo dire che Caleb potrebbe addirittura servire a qualcosa." Proseguo, tirando fuori il mio lato masochista.
"Più di quanto tu sia mai servito." Ribatte Hana, passandoci accanto.
"Ouch!" Esclamo divertito, incassando il colpo.
"Te la sei cercata." Osserva Whitney, nascondendo un lieve sbadiglio. "Vuoi restare?"

Il cielo nei tuoi occhi d'ebanoWhere stories live. Discover now