Hai mai visto qualcuno morire?

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Stiamo entrando in uno dei momenti più delicati di questo libro.
Ora più che mai ho la necessità di sapere se questa storia vi piace o cosa ne pensate sia dal punto di vista della trama, che dei personaggi, che sulla scrittura.
Sono una persona che accetta senza alcun problema critiche (costruttive), quindi sentitevi liberi di dirmi qualunque cosa.


"E due mondi che dovrebbero
stare distanti: quello dei piccoli
e quello dei grandi. Mischiarli
causa i peggiori danni nei
migliori anni. Rende piccole
vittime, grandi bastardi."

"Il mondo dei grandi",
Emis Killa, ft Marracash, 2012


Lauro osserva Samantha seduta sul divano della casa di Sandro con le gambe al petto e lo sguardo perso nel vuoto. Sono settimane che grava in quella condizione e il biondo non ne può di vederla ridotta così.

E non per un motivo amichevole, ma perché lavora male, non è più concentrata né attenta e si distrae in fretta.

Così, di sua volontà, ha scelto di farle un favore che non rifarà una seconda volta:

"Lauro..."

Si gira dalla sua posizione, con le mani nelle tasche e le gambe incrociate, guardando Sandro raggiungerlo con un pacchetto:

"Eccolo."

Glielo porge e il biondo lo afferra, osservandolo e facendo una smorfia di dissenso e disgusto:

"Grazie Sa', ora, per favore, lasciaci soli"

L'uomo annuisce, allontanandosi dal luogo e uscendo di casa, mentre Lauro con una spinta si stacca dal muro, raggiungendo Samantha:

"Tieni"

Samantha alza lo sguardo verso Lauro che le sta porgendo la piccola scatola:

"Cos'è?"

"Il test per vedere se sei incinta, fallo, muoviti!"

"L'hai comprato per me?"

"No, scema, l'ho rubato, non compro 'ste puttanate. Non so manco se sia quello giusto, quindi vedi di fartelo andare bene. Vai in bagno, fai questa cosa e levati 'sto pensiero che non ti fa più lavorare bene e 'sta cosa non mi sta bene"

Samantha lo prende tra le mani, alzandosi dalla sedia e dirigendosi in bagno, fermandosi quando apre la porta:

"Potresti stare qua vicino alla porta, ho paura, ho bisogno di sostegno e di qualcuno che..."

"Sì, sto lì, che palle"

Risponde Lauro infastidito, facendo comunque sorridere dolcemente Samantha, che si chiude in bagno, lavandosi le mani più volte:

"Se non mi sprechi tutta quell'acqua sarebbe meglio, le cose costano"

"Ho paura Lauro, cosa dovrei fare se fossi incinta?"

"Ci penseremo se sarai incinta, ok? Fai quel cazzo di test e muoviti per l'amor di Dio, che mi sta venendo l'ansia a me che non me ne dovrebbe fregare un cazzo, porca di quella puttana!"

Alza la voce, tirando un pungo al muro, sospirando:

"Ok, Lauro..." Parla Samantha dopo diversi minuti: "Devo aspettare una decina di minuti ora."

"Aspettiamo allora"

Lauro si siede contro la porta, appoggiando la testa contro il legno e chiudendo gli occhi, sentendo Samantha imitarlo. Apre leggermente la porta scorrevole e fa passare una mano nel bagno:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now