Dentro quella stanza soli e in testa il finimondo

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Purtroppo le notifiche ricominciano a non andare, però l'aggiornamento non cambia e ogni settimana esce un nuovo capitolo. Così è stato sia per questa, che per la scorsa settimana, quindi, se lo avete perso, recuperatevi il capitolo precedente!

Buona lettura


"Se vuoi guido io."

Samantha allontana, per l'ennesima volta, la mano che Daniele tenta di appoggiare al volante:

"No, è macchina mia, faccio io. Tu pensa a tenere controllato Lauro."

Il ragazzo sbuffa, girandosi verso i posti posteriori e aiutando il ragazzo a tenere fermo e sveglio Lauro, anche con leggeri schiaffi:

"Vi porto a casa tua Dani? Sennò possiamo andare a casa mia che è più vicina"

"Non esiste!" L'ammonisce subito il più grande, stringendo il braccio di Lauro, ridandole attenzioni: "Portala assolutamente da me. Dorme a casa mia, da te dovrei restarci pure io e qualcuno dal momento che non so come potrebbe reagire."

"Ma che cazzo ha assunto?"

"Potrebbe essere qualunque cosa..."

"È ecstasy..." Commenta l'altro ragazzo, portando indietro i capelli a Lauro, la cui fronte è imperlata di sudore e il suo respiro poco stabilizzato:

"Fermati, Sam, accosta se riesci." Le sussurra Daniele e lei annuisce, ubbidendo e fermando la macchina in un angolo.
Daniele si gira mettendosi meglio e appoggiando una mano sulla spalla di Lauro, guardandolo negli occhi: "Io spero non ci siano di mezzo droghe peggiori come lo speed, girava di tutto in quella casa." E resta in silenzio per un attimo, analizzando il viso di Lauro, per poi agitarsi di colpo: "Apri la portiera e fallo scendere, veloce!"

Ordina all'altro che, prontamente, lo ascolta, trascinando con lui Lauro e venendo aiutato da Daniele, facendolo sedere sul ciglio della strada.
Samantha osserva il tutto dal finestrino, incapace di reagire o di muovere qualunque arto, non riconoscendo più Lauro in quel corpo semi cosciente che ha di fronte.
Apre la portiera, ma Daniele la ferma con la mano:

"Resta lì. Non so che abbia assunto, potrebbe fare qualcosa contro la sua volontà e potresti esserne vittima. Non ti muovere."

"Aiutatelo..." Sussurra, mordendosi le labbra: "Aiutatelo e fatelo uscire da questa situazione."

Daniele le sorride dolcemente, addolcito da quella tenerezza della ragazza: "Tranquilla, non è la prima volta che accade, non è solo e siamo qua con lui."

Mentre dice questa frase, il corpo di Lauro freme e i due, pronti, lo prendono dalle spalle, facendolo girare, tenendogli i capelli e stringendogli i vestiti sulla schiena, per evitare che, vomitando, rischi di sporcarsi.

Samantha si porta una mano sugli occhi, per evitare di assistere quella scena, sentendo ugualmente Lauro vomitare anche l'anima in quei secondi, che diventano poi minuti.

Le sembra tutto un film, una scena spaventosa e disturbante, seppur non è la prima volta, ma è proprio vedere e sentire il biondo in quelle condizioni che la destabilizza.

Si susseguono dei minuti di silenzio, dove Lauro si limita a tossire e a sputare fuori ciò che gli è rimasto in bocca di tutto quello schifo:

"Ti senti meglio?" Domanda Daniele, continuando a tenergli i capelli tra le mani, mentre il biondo annuisce piano, guardando il nulla: "Restiamo ancora un attimo, per sicurezza."

Lauro si passa una mano sulla fronte, per poi guardarla, osservandosi le gocce di sudore e sospirando, pensando a come si sia ridotto:

"Tra poco risaliamo in macchina e vieni a casa mia a dormire." Gli spiega Daniele e Lauro biascica qualcosa: "Cosa?" Domanda l'uomo, cercando di capire meglio: 

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now