Tu non sai la vita che mi ha fatto

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"Oh, finalmente sei arrivato."

Sandro si sposta dalla porta, facendo entrare Lauro con fretta, che si guarda attorno:

"Dov'è? Dove cazzo sta?" Sbotta nervoso cercando attorno a sé:

"In camera tua, ha detto che rimaneva lì aspettandoti."

"Bene." Conclude freddo passandosi una mano tra i capelli: "Spero non mi abbia chiamato qua per una puttanata o mi sente, le prende, ne prende tante."

"Oh...Oh! Lauré, t'apposto?"

"Mi hanno mandato a puttane degli arrivi e degli scambi, non so come recuperarli e non posso distrarmi per stronzate, quindi spero siano cose importanti."

Sandro gli fa cenno con il viso verso la sua stanza e Lauro non aspetta altro, andandoci subito e aprendola di colpo, entrando in fretta, pronto ad urlarle contro, ma bloccandosi quando una scena gli si pone davanti.

Samantha è addormentata sul suo cuscino, stringendo la federa tra le sue dita, con il viso immerso completamente e la testa nel mondo dei sogni:

"Che scena patetica..." Commenta, alzando gli occhi al cielo e afferrando un cuscino, pronto a tirarlo addosso con violenza a Samantha per svegliarla, sedendosi a bordo letto.

"Oh..." Le appoggia una mano sulla spalla: "Dai Sam, svegliati" La spinge un po', ma nota solo movimenti nel sonno, nessun risveglio: "Che palle!" Sbuffa, sdraiandosi a fianco a lei, accarezzandosi i capelli biondi e sbadigliando stanco, coccolato da quelle coperte e dal loro profumo.

Samantha si muove nel sonno, girandosi verso di lui, ma sempre dormendo. Lauro allunga un braccio oltre lei, proteggendola e sentendola muoversi verso di lui che le permette di appoggiarsi a lui, iniziando ad accarezzarle i fianchi e guardandola dormirgli addosso, sistemandosi anche lui sul cuscino e restando a guardare il soffitto, in attesa che si svegli.

Dopo dieci minuti sente la ragazza muoversi, tentando di liberarsi dalla sua presa, per poi svegliarsi e fare forza sulle braccia per alzarsi. Sbadiglia e si stropiccia gli occhi aprendoli piano e trovando il biondo a pochi centimetri da lei, guardandolo senza stupirsi:

"Siamo finiti di nuovo a letto insieme?"

Lauro si lascia andare ad un sorriso dolce:

"Mi piacerebbe dirti di sì, ma purtroppo no, stavi già dormendo di tuo, mi cercavi? Che vuoi?" Ritorna serio alla fine della frase e Samantha realizza, sistemandosi meglio sul letto, in ginocchio, mentre Lauro si mette a sedere, pronto ad ascoltarla:

"Ho bisogno che mi metti in contatto con qualche tuo amico medico."

"Stai male? Hai preso qualche botta?"

Si allarma di colpo Lauro, contraendo i muscoli in piena agitazione:

"No, no, ma mi sono un attimo informata e sono in ritardo per alcune visite praticamente obbligatorie per vedere se tutto va bene e ho bisogno di farle, riusciresti a farmelo incontrare il prima possibile?"

"Sì, penso non ci siano problemi, appena torno a casa lo contatto, ora ho alcuni problemi con gli arrivi e devo andare a vedere come risolvere il tutto, hai bisogno di altro?"

"No, non penso, vado a casa a dormire."

Decide, sbadigliando ancora e passandosi la mano su un occhio, sbattendolo per cercare di mantenersi sveglia:

"Hai fatto notte?"

"Hanno tenuto aperto fino a tardi e stamattina lavoravano vicino a casa mia e non sono riuscita a riprendere sonno" Gli spiega, mentre Lauro annuisce, alzandosi dal letto:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now