Sotto lune pallide

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Samantha apre la porta quando sente suonare al campanello:

"Ciao?" Saluta interrogativamente Lauro che la fissa con uno zainetto sulle spalle, chiedendole con lo sguardo di entrare: "Che vuoi?"

Domanda, spostandosi dalla porta e seguendolo in soggiorno dove lui appoggia lo zaino sul divano, aprendolo e estraendone un paio di pantaloncini:

"Ho bisogno di un posto dove dormire stanotte, so che hai casa libera."

Le spiega tranquillamente, togliendosi le scarpe, sotto lo sguardo di dissenso di lei:

"Sì, ma non puoi restare, non ha senso. Non ti ho dato il permesso di poter stare qua, rimetti via tutto e vattene."

"Ti prego Sam, solo una notte, dormo sul divano, ma ho bisogno di un tetto."

"Hai litigato con tuo fratello?"

Lauro annuisce: "Anche con Julia, quindi non posso neanche stare da lei. Al capannone fa troppo freddo per dormirci e la villa non l'abbiamo in affitto."

"In macchina?" Il biondo la guarda freddamente, scuotendo la testa senza rispondere: "Un mese e mezzo che state insieme e già avete litigato?"

"Possiamo non parlarne?" Si innervosisce Lauro, facendo un gran sorso d'acqua dalla sua bottiglia per distrarsi:

"Causa sua o tua?"

"Sua. È assillante, troppo gentile, mi fa innervosire, non la sopporto." E gli tremano le mani, che chiude automaticamente a pugno, facendole sprofondare in un cuscino: "È noiosa, ma so che lo fa perché mi ama, ma ha rotto il cazzo con la sua bontà. Eppure sono gesti d'amore che fa, quelli mi annoiano, le attenzioni che mi dà mi spiazzano, nessuno me le ha mai riservate con il cuore e quindi mi sembra tutto così anormale."

"Ti ci devi abituare."

"Lo so, ma non riesco e ciò mi causa solo un forte senso di nervoso e di incapacità di vivere. Come sempre, mi sento così sbagliato, così fuoriluogo, finirò per farla soffrire come sempre"

Si lamenta, sedendosi sul divano e portandosi le mani tra i capelli, con il viso basso e triste. Samantha non sa che dirgli, si limita a sedergli vicino e ad accarezzargli al gamba, per tranquillizzarlo:

"È inevitabile che tu la faccia soffrire, come in ogni relazione, ma devi pensare prima di tutto a farla sta bene, lei lo fa con te, no?"

"Lei ne è capace, io no."

"Puoi sempre imparare."

"Tu pensi si possa imparare ad amare? Cioè tu pensi io possa farlo?"

Samantha sorride, alzandosi, venendo seguita dallo sguardo di lui:

"Lauro non sei un coglione, perché non dovresti impararlo? Tutti impariamo a fare qualcosa, se lo vogliamo. Prova a prendere esempio da chi sa farlo, magari da lei, cerca di replicare il suo amore e poi fai le stesse cose e piano piano verrà da sé. Lo so che ti ho detto che non meriti amore, ma sono sicura tu lo possa dare, chiunque lo merita alla fine, specie se lo si sa donare." Gli spiega, venendo ascoltata attentamente, per poi sorridere: "Comunque stasera puoi restare, basta che sia davvero solo per una sera, domani mattina Lisa torna e tu devi essere sparito."

Lauro annuisce, rilassando i muscoli e tirando un sospiro di sollievo, appoggiando la testa contro il divano e osservando il soffitto:

"Grazie mille."

"Nulla, ma che non si ripeta questa storia, casa mia non è un albergo."

Il biondo sorride, addolcito dalla finta antipatia provata da Samantha nei suoi confronti:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now