Destini rovinati che si intrecciano per sempre

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Scusate il ritardo, ma non ho più il senso del tempo.

Però essendo un capitolo importante, so che mi perdonerete :)

Buona lettura


"Piano..."

Sussurra Samantha, prendendo il polso di Lauro e facendolo uscire dall'armadio.
Lui si lascia guidare, incantato dalla mano di lei e butta uno sguardo veloce a Lisa, addormentata nel letto a fianco a Samantha:

"Sei in macchina?"

Lauro annuisce, senza dire una parola, semplicemente alzandosi il cappuccio della felpa sui capelli e stringendosi meglio in questa quando escono di casa, cercando di non fare rumore:

"Dai, aprila."

Lo invita Samantha, legandosi i capelli in una coda alta e Lauro la guarda, malizioso davanti a quel gesto, ma lei sbuffa, facendo un cenno verso l'auto. Il biondo ride leggermente, prendendo le chiavi e facendo scattare le aperture, permettendo a Samantha di mettersi nel posto del passeggero, aspettando che Lauro si metta alla guida:

"Dove andiamo?"

"Dove vuoi, Lauro, basta che non restiamo qua."

Il piede del ragazzo preme sull'acceleratore, uscendo dalla via di quella casa e immettendosi in una strada più grande, fino a raggiungere l'autostrada:

"Dove mi stai portando?"

"Lasciami fare. Ti piacerà."

Le sorride, stringendo meglio tra le mani il volante e mantenendo l'attenzione sulla strada che, a quell'ora, è quasi completamente vuota.
La mano di Lauro va ad accarezzare una gamba di Samantha, sorridendo sincero, senza fissarla. La ragazza appoggia le sue dita su quelle di lui, massaggiandole poco, osservando e percependo la loro morbidezza, alle spalle di tutto ciò che fa:

"Mi tieni compagnia nel viaggio?"

"Ma quanto dura? Dove mi stai portando?"

Chiede lei, ridendo, anche un po' preoccupata per quella domanda:

"Guiderò per una cinquantina di minuti, ma credimi che ne varrà la pena."

"Mi preoccupi."

Lo avvisa ironica lei:

"No, te lo assicuro."

Conclude lui, lasciandole la coscia e riprendendo a guidare con attenzione, osservando i cartelli e aumentando la velocità per superare più auto possibili:

"Wow..."

È l'unica cosa che riesce a dire quando l'auto di Lauro si ferma di fronte al mare romano:

"Sei serio?"

"L'ultima volta che ci siamo venuti c'era davvero troppa gente e non siamo potuti restare un po' assieme. So che ti piace, quindi voglio fartelo godere quasi in solitudine, sempre che tu mi voglia con te, ovviamente."

Samantha non gli risponde, è ipnotizzata dal mare e fa qualche passo verso la spiaggia, mentre Lauro la osserva, senza dire nulla, ammirandola con un'emozione simile a quella che prova lei:

"Possiamo andare?"

Domanda lei, girandosi a guardarlo, mentre scrolla le spalle con fare ovvio:

"Certamente, perché non potremmo?

"Magari è spiaggia privata."

"Sai quanto me ne fregherebbe, comunque no, è libera, puoi andare dove vuoi."

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now